Pace2(UNWEB) Perugia. Nel corso della sessione di Question time della seduta di oggi dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, il consigliere Eleonora Pace (FdI) ha chiesto all’assessore Enrico Melasecche chiarimenti sulle “tempistiche per la eventuale riapertura della tratta ferroviaria Città di Castello-Sansepolcro, chiusa dal 12 settembre 2017”.

Illustrando l’atto in Aula Pace ha ricordato che “è necessario dare un ruolo centrale alla ex Fcu nel sistema dei trasporti regionale. La ex Ferrovia centrale umbra sta attraversando un’innegabile crisi strutturale, determinata dalle politiche poste in essere dalle precedenti amministrazioni regionali, a partire dalla costituzione dell’Azienda unica dei trasporti. La tratta Città di Castello-Sansepolcro ha storicamente servito pendolari, studenti e fasce deboli per trasferimenti all'interno dell'Alta valle del Tevere e per il Capoluogo regionale. Da oltre due anni si sono succeduti annunci di riapertura e numerosi atti di sindacato ispettivo da parte di rappresentanti degli enti locali interessati. Pur a velocità ridotta è stata invece riaperta la tratta da Umbertide a Ponte San Giovanni. Il materiale destinato al ripristino della linea è ammassato nel piazzale antistante la stazione di Trestina e sarà presto spostato per il ripristino della linea tra Ponte San Giovanni e Terni. Un consigliere della Regione Toscana ha di recente pubblicamente dichiarato di avere contattato la Regione Umbria, che avrebbe assicurato il massimo impegno per una celere riapertura della tratta. Le comunità interessate hanno il diritto di avere risposte ed impegni trasparenti da parte del nuovo Governo e della nuova maggioranza regionale”. 

L’assessore Enrico Melasecche ha spiegato che “L’accordo di programma sottoscritto nel 2017 tra Regione Umbria, Umbria tpl mobilità e Rfi prevedi interventi necessari al potenziamento e ammodernamento della ex Fcu a valere sui fondi di sviluppo e coesione 2014 – 2020. Nel 2018 la Giunta ha adottato lo schema di convezione tra ministero delle Infrastrutture, Regione Umbria, Umbria tpl e Rfi che individuava interventi riguardanti la tratta nord (Perugia – Città di Castello) e la tratta sud (Perugia – Terni). Il decreto del ministero Infrastrutture e Trasporti, di concerto con ministero dell’Economia e finanze, del 16 aprile 2018 ha individuato il primo elenco delle linee ferroviarie regionali che assumono rilevanze per la rete ferroviaria nazionale e possono ricevere finanziamenti dello Stato per investimenti sulle linee. Tra queste è riportata la linea ferroviaria Perugia-Terni, la cui infrastruttura è in concessione a Rfi, subentrata a Umbria tpl. In seguito è stato proposto al ministero delle Infrastrutture di inserire nell’elenco anche la tratta nord, Città di Castello – Perugia. È stata inviata al Ministero una richiesta di 240milioni di euro per la Perugia-Terni, di 46milioni 500mila per la tratta Città di Castello-San Sepolcro e di altri 46milioni circa per la velocizzazione della tratta Perugia-Città di Castello. Abbiamo però appreso che i fondi per le ferrovie in concessione nazionale, per l’intero centro nord del Paese, ammontano a 260milioni totali, mentre ne servirebbero oltre 300 solo per adeguare e mettere in sicurezza la sola ex Fcu: il quadro è dunque preoccupante. Solleciteremo la Giunta ad attivarsi sul Governo affinché dalle parole si passi ai fatti e vengano stanziate risorse adeguate per far ripartire in pochi anni la ferrovia regionale umbra. Entro due anni si concluderà il collegamento Perugia S.Anna – Ponte San Giovanni e tenteremo dei blitz per mettere in funzione la metropolitana di superficie Terni-Cesi. Entro un mese o due contiamo di stilare il nuovo contratto di programma, dato che l’attuale è un libro dei sogni che non consentirà di dare risposte agli Umbri”.

Eleonora Pace ha replicato ringraziando “l’assessore per la chiarezza e per i dati forniti. Gli investimenti nazionali per le infrastrutture ferroviarie risultano al momento insufficienti sarà quindi importante agire sul Governo nazionale affinché questi vengano adeguati”.