89437396 2641674562736232 573226912512475136 oIl consigliere regionale Michele Bettarelli (Pd) ha presentato una interrogazione per “scongiurare la chiusura delle strutture dedicate all'infanzia”. Nell’atto Bettarelli chiede alla Giunta “quali misure intenda adottare per sollevare i servizi educativi per l'infanzia dalle difficoltà economiche che sta causando il mancato introito delle rette dovute da parte delle famiglie”.

UNWEB) Perugia,  – “Asili nido comunali e privati, scuole dell'infanzia paritarie e private: la Regione Umbria, anche se in ritardo rispetto ad altre regioni, scongiuri la chiusura delle strutture dedicate all'infanzia”. Così il consigliere regionale del Partito democratico Michele Bettarelli che ha presentato una interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta “quali misure intenda adottare per sollevare i servizi educativi per l'infanzia delle strutture pubbliche e private della fascia 0-6 anni dalle difficoltà economiche causate dal mancato introito delle rette dovute da parte delle famiglie”.

“È passato un mese – spiega Bettarelli - dalla sospensione di tutte le attività scolastiche disposta dal Governo e per asili nido e scuole materne ad essa è corrisposta l’interruzione del pagamento delle rette da parte dei genitori. Purtroppo però per tantissimi asili nido comunali e privati, così come per le scuole dell'infanzia private e paritarie, continuano ad esserci gli affitti da dover pagare e le spese fisse da sostenere. Un mondo, quello dei servizi all’infanzia, che già da giorni lancia grida di allarme per il futuro di lavoratori e strutture che rischiano di non riaprire i battenti alla fine dell'emergenza”.

“È necessario – prosegue Bettarelli - sostenere economicamente il sistema per i servizi all’infanzia 0-6, perché queste strutture sono un presidio educativo fondamentale oltre che parte integrante dell’economia regionale. Di questo si sta occupando la maggioranza di Governo così come altre Regioni italiane. I senatori Iori-Verducci del Pd hanno presentato un emendamento al decreto ‘Cura Italia’ con cui si è chiesto di prevedere il rimborso delle rette per chi gestisce, nel pubblico e nel privato, asili nido e scuole materne attraverso un contributo forfettario mensile per ogni bambino. Altre Regioni italiane hanno individuato la portata del problema e adottato provvedimenti: 15 sono i milioni di euro stanziati a marzo dal Piemonte, un'iniezione di liquidità per la sopravvivenza di questo settore. Dalla Regione Umbria però ad oggi per queste strutture solo l’annuncio di un contributo di poco superiore ai 200mila euro” .

“La Regione – conclude Bettarelli - in questo momento non può dimenticarsi delle tante agenzie educative che si occupano della crescita e dello sviluppo dei nostri ragazzi, oltre a supportare tantissimi genitori. Ha il dovere così come stanno facendo altre Amministrazioni regionali, di adottare provvedimenti concreti per far sì che una volta superato questo difficile momento tutti i servizi per l’infanzia in Umbria, possano ripartire”.