SimonaMeloni PDIl consigliere regionale del Pd Simona Meloni denuncia che “non sono state ancora espletate le procedure per l’attivazione dei laboratori mobili per l’aumento della capacità di screening sulla pandemia in tutto il territorio”. Per Meloni “si tratta di un ritardo incomprensibile data l’emergenza, che rischia di vanificare gli sforzi messi in campo”.

 

(UNWEB) Perugia,  – “Spiace constatare che a distanza di oltre due settimane dall’accordo siglato tra la Regione Umbria e il Comitato Unico di Coordinamento Servizi Sanitari Umbria (Cuss Umbria), non siano state ancora espletate le procedure per l’attivazione dei laboratori mobili e dei servizi connessi ai fini dell’aumento della capacità di screening sulla pandemia in tutto il territorio”. È quanto dichiara il consigliere regionale del Partito democratico Simona Meloni (vice presidente dell’Assemblea legislativa).

“Si tratta – spiega Meloni - di un ritardo incomprensibile data l’emergenza, che rischia di vanificare gli sforzi messi in campo per realizzare questo importante progetto di sussidiarietà orizzontale reso possibile grazie al contributo fondamentale di tre storiche associazioni del volontariato regionale. Pur comprendendo le difficoltà del momento, la burocrazia deve essere messa nelle condizioni di stabilire delle priorità, e di velocizzare la propria capacità di reazione, tanto più quando si ha a che fare con la salute dei cittadini”. 

“A quanto risulta ad oggi - sottolinea Meloni -  Anpas Umbria, Croce rossa italiana e il Coordinamento Misericordie stanno ancora attendono la firma del protocollo d’intesa ai sensi della delibera di Giunta approvata lo scorso primo aprile, rimanendo sostanzialmente a disposizione delle Asl e dei 92 Comuni umbri, con mezzi già attrezzati, ma senza possibilità di attivare servizi. Auspico pertanto che questa situazione si risolva quanto prima - conclude - perché il tema dell’estensione dei tamponi al maggior numero di persone e il supporto ai servizi territoriali connessi alla prevenzione e al contenimento del virus, sono quanto mai urgenti per uscire dall’emergenza”.