camicia(UNWEB) Perugia - "Ieri il  Tar del Lazio ha rinviato al 13 ottobre 2020 la discussione è la conclusione del ricorso proposta dagli iscritti al suddetto Sindacato contro il Ministero della Salute.

Si ricorda che nel 2018 con una legge numero 245 toglieva il titolo di Massofisioterapisti a migliaia di professionisti in quanto lo stesso decreto prevedeva l'obbligo di confluire in un ordine professionale (TSRM ) ed i requisiti previsti per l’iscrizione erano di aver esercitato almeno da 3 anni la professione. 

La legge era retroattiva in quanto tutto coloro i quali si erano iscritti al corso di MFT dall’anno  2014,  pur avendo acquisito il diploma non potevano più esercitare la professione. Il Sindacato ha proposto ricorso contro quella legge, incostituzionale, ottenendo la sospensione degli effetti. Il tar ieri ha rinviato la trattazione, confermando la sospensiva sino al 13/10/020. Quindi sino a quella data i Massofisioterapisti non avranno l’obbligo d’iscriversi all’ordine professionale. 

Grande soddisfazione viene espressa dal Sindacato, in quanto confermando la sospensiva il Tar conferma le perplessità sulla legittimità della legge, che con una matita cancellava migliaia di professionisti.
Si ricorda che nel 2018 il sottosegretario al Ministero della salute era l’attuale Assessore alla Sanità della Regione dell'Umbria Luca Coletto , responsabile di quella legge illegittima che cancellava migliaia di lavoratori che si erano formati nella scuola del capoluogo Umbro." Così dichiara in una nota il responsabile Nazionale Confsal Fesica MFT , Carmine Camicia.