94132039 2679722305598124 1976572953533349888 oLa seduta odierna dell’Assemblea legislativa dell’Umbria è stata dedicata all'emergenza coronavirus. Dopo gli interventi della presidente Tesei, dell’assessore Coletto e del portavoce delle opposizioni Paparelli (https://tinyurl.com/y8oy6qcg (link is external)) si è sviluppato il confronto tra i consiglieri, scaturito nella votazione della risoluzione proposta dai gruppi di maggioranza (12 sì di Lega, FI, Fratelli d’Italia, Tesei per l’Umbria e 5 no di PD, 3 astenuti di Misto, M5S e Patto civico per l’Umbria) che approva l’operato e le linee illustrate dall’Esecutivo nell’affrontare l’emergenza sul piano sanitario, e le proposte di rilancio del sistema regionale nella cosiddetta Fase 2 . Non sono state invece approvate le quattro proposte di risoluzione presentate unitariamente dai gruppi di opposizione che indicavano come punti centrali rispettivamente: interventi sul sistema del welfare, istruzione e formazione; sostenibilità ambientale; misure sanitarie e riorganizzazione dei servizi; interventi urgenti a sostegno dell'Economia e del Lavoro.

(UNWEB) Perugia,   - La seduta odierna in videoconferenza dell’Assemblea legislativa dell’Umbria è stata dedicata all'emergenza coronavirus. Dopo gli interventi della presidente Tesei, dell’assessore Coletto e del portavoce delle opposizioni Paparelli (https://tinyurl.com/y8oy6qcg (link is external)) si è sviluppato il confronto tra i consiglieri, scaturito nella votazione della risoluzione proposta dai gruppi di maggioranza (12 sì di Lega, FI, Fratelli d’Italia, Tesei per l’Umbria e 5 no di PD, 3 astenuti di Misto, M5S e Patto civico per l’Umbria) che approva l’operato e le linee illustrate dall’Esecutivo nell’affrontare l’emergenza sul piano sanitario, e le proposte di rilancio del sistema regionale nella cosiddetta Fase 2 .

Non sono state invece approvate le quattro proposte di risoluzione presentate unitariamente dai gruppi di opposizione che indicavano come punti centrali rispettivamente: interventi sul sistema del welfare, istruzione e formazione; sostenibilità ambientale; misure sanitarie e riorganizzazione dei servizi; interventi urgenti a sostegno dell'Economia e del Lavoro.

Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Pace (FdI), Fora (Patto civico per l’Umbria), De Luca (M5S), Bori (PD), Bianconi (MIsto), Pastorelli (Lega), Porzi (PD), Nicchi (Lega), Bettarelli (PD), Rondini (Lega), Meloni (PD).

INTERVENTI
Eleonora PACE (FDI), ha illustrato la Risoluzione firmata dai capigruppo della maggioranza (Pace-FdI, Pastorelli-Lega, Morroni-FI, Agabiti Urbani-Tesei presidente): ad inizio intervento la capogruppo Pace ha puntato il dito su un precedente intervento di Fabio Paparelli (Pd) a causa, ha detto, di “passaggi calunniosi e mistificazione della realtà. Da terra degli scandali, con la precedente maggioranza, oggi – ha detto Pace - siamo tornati ad essere un modello sanitario grazie alle misure di contenimento attuate dalla Giunta regionale. Un ringraziamento va a tutti gli operatori sanitari in prima linea, al personale medico e paramedico. Un plauso a chi ha assicurato i servizi essenziali, alle Forze dell’ordine, al mondo del volontariato. Grazie a tutti coloro che hanno fatto funzionare la macchina regionale. Bisogna proseguire nel prezioso lavoro già iniziato in collaborazione con l’Università di Perugia e con il supporto del Comitato scientifico per la diffusione dello screening su larga scala, premendo sul Governo per ottenere un’adeguata copertura economica. Questi sono passaggi importanti per i luoghi di lavoro soprattutto nel primo e delicato step di riapertura controllata. ALLA GIUNTA CHIEDIAMO DI CONTINUARE NELLA VALORIZZAZIONE DEL PROGETTO DI SANITÀ INTEGRATA FRA AZIENDE OSPEDALIERE E ASL TERRITORIALI; proseguire, se necessario, nel reclutamento di operatori sanitari per le strutture ospedaliere e territoriali in maggiore carenza prevedendo, al contempo e dove possibile, modalità di cura e sorveglianza domiciliare. Continuare ad assicurare l’approvvigionamento e la distribuzione di dispositivi di protezione individuale, pretendendo dal Governo l’adeguata dotazione; proseguire con le azioni già intraprese per le famiglie indigenti e le categorie più fragili fra cui anziani, disabili e persone affette da patologie psichiche e comportamentali; perpetrare le azioni di grande incisività intraprese dalla Presidente Tesei all’interno della Conferenza Stato-Regioni; sostenere, nelle more delle risorse che il Governo permetterà di liberare, le imprese del territorio; individuare fondi per quelle aziende intente alla riconversione dell’attività; prevedere misure integrative a sostegno delle Patite Iva e autonomi; supportare ed implementare processi di digitalizzazione delle imprese; sostenere la ripresa del turismo promuovendo strumenti di supporto e promozione del territorio; puntare al consolidamento del settore agricolo sostenendo l’accelerazione dei pagamenti di tutte le misure del Psr ed implementando le misure finanziarie del Governo; sostenere il rilancio e la competitività del comparto agricolo ed agro alimentare puntando su digitalizzazione, qualità, aggregazione e semplificazione burocratica; proseguire in una gestione del ciclo dei rifiuti che in tutte le sue fasi deve sempre tutelare la salute dei cittadini; sostenere le associazioni culturali e dello spettacolo, il circuito museale e le imprese creative in sofferenza. Un forte attenzione va rivolta a tutte le categorie più fragili”.

In una breve replica all’intervento di Pace, Fabio PAPARELLI (Pd) ha risposto di aver espresso valutazioni politiche e nello specifico “due opinioni: la prima che i test rapidi non servono a nulla e che l’acquisto è stato sbagliato; la seconda, è un dato oggettivo che le aziende committenti ne siano state felici così come i loro amministratori; terzo che le simpatie degli amministratori sono documentate e documentabili. Quindi le presunte calunnie ed allusioni vengono rispedite al mittente”.

Andrea FORA illustra risoluzione firmata da Fora (Patto civico per l’Umbria); Porzi, Bettarelli, Bori, Meloni, Paparelli-Pd; Bianconi-Misto; De Luca-M5S). “Sarebbe stato necessario, in questo periodo un aggiornamento più costante della situazione da parte della Giunta. SERVIVA UN LAVORO PIÙ PARTECIPATO E PIÙ STRATEGICO CHE AVREBBE FAVORITO UNA MAGGIORE COESIONE. Quello sui cui tutti saremo misurati saranno i risultati raggiunti, molti dei quali già arrivati, e di questo ne siamo lieti, che hanno portato a conquistare il primato nazionale rispetto all’uscita dalla fase 1 dell’emergenza. Un primato, tuttavia, da valutare con prudenza. Un grande ringraziamento va a tutto il personale sanitario, al volontariato, alla Protezione civile e a tutti i soggetti in prima linea nell’emergenza. Compito della politica è ottemperare e tenere in equilibrio tutte le istanze provenienti dai vari territori e dai vari ambiti. Oggi ci sono priorità che riguardano il settore economico e sociale. Le misure economiche presentate vanno nella giusta direzione, ma bisogna pensare approfonditamente anche all’emergenza sociale ed educativa. In Umbria si registra una crescita della povertà assoluta dalla quale emerge una situazione di alta vulnerabilità. CHIEDIAMO PERTANTO ALLA GIUNTA REGIONALE DI ADOTTARE UN PIANO DI INTERVENTO SULL’EMERGENZA WELFARE, individuando nelle unità degli ambiti territoriali sociali definiti dal Piano sociale la sede della programmazione delle misure da attuare, tramite la costituzione di una task force territoriali, costituendo un fondo specifico per finanziare le misure previste, ad integrazione delle risorse nazionali, anche tramite la riprogrammazione di alcune misure e relative risorse del Fondo Sociale Europeo. Importante è potenziare interventi a favore degli studenti e delle famiglie per sostenere l’acquisto di strumenti utili per favorire l’accesso alla didattica a distanza; prevedere un apposito fondo, attualizzato all’emergenza in atto, che vedrà la scuola coinvolta per molto tempo, che faciliti lo sviluppo delle tecnologie multimediali e dell’alfabetizzazione nelle tecnologie informatiche; prevedere un piano regionale di interventi per il potenziamento di servizi di assistenza psicologica all’interno delle scuole; sostenere i percorsi professionali attuati dai Centri di formazione professionale; prevedere un apposito fondo per la concessione di contributi una tantum in favore di inquilini in difficoltà economiche a causa del Coronavirus; prevedere, nella riprogrammazione dei residui dei Fondi strutturali ed in particolare del Fse, risorse in ambito di occupazione sostenibile, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione formazione professionale e formazione permanente”.

Thomas DE LUCA ha illustrato la risoluzione firmata da De Luca (M5S); Porzi, Bettarelli, Bori, Meloni, Paparelli-Pd; Bianconi-Misto; Fora-Patto civico per l’Umbria)
: “Come presidente del Comitato di controllo ritengo sia DOVEROSO INDAGARE SULL’OSPEDALE DA CAMPO. Test sierologici hanno la loro funzione ma il governo ha chiesto specificità del 95 per cento e attendibilità del 90. Da quello che è emerso in Terza commissione nell’audizione del direttore della Sanità umbra, sono stati acquistati test per 292mila euro, 15mila pezzi a 16 euro senza alcun bando. Il nostro ordinamento prevede che in situazioni di urgenza queste tipologia di affidamento diretto possa essere fatta solo ed esclusivamente per un’opera d’arte, in caso di totale ed esclusiva proprietà intellettuale o per assenza di concorrenza su quel prodotto. La Toscana e altri hanno proceduto in maniera diversa. Verificheremo se c’era solo un produttore, perché è stata fatta una sola richiesta di preventivo. Occorre fare luce su questi temi. L’Ospedale da campo ha 24 posti. I costi sono imparagonabili con investimenti da fare su strutture chiuse.
Per quanto riguarda la nostra risoluzione (De Luca-Bettarelli-Bianconi-Bori-Fora-Meloni-Paparelli-Porzi) essa è incentrata sulla questione ambientale, che è preponderante per il territorio ternano. Numerosi studi, ultimo quello dell’università di Harvard, hanno verificato come l’esposizione prolungata alle polveri sottili incida fino all’aumento del 15 per cento dei decessi per coronavirus. Occorre ritenere come PARADIGMA INDISPENSABILE DELLA FASE 2 UNA CONVERSIONE ECOLOGICA DELL’ECONOMIA A PARTIRE DA UN RADICALE MUTAMENTO NELLA PRODUZIONE E NEGLI USI DELL’ENERGIA e da un ‘Green new deal’ in grado di coniugare traguardi di sviluppo sostenibile e di giustizia sociale, senza pregiudicare i cicli naturali di cui gli esseri umani sono parte integrante; attivarsi immediatamente per la DICHIARAZIONE DELLO STATO DI EMERGENZA CLIMATICA E AMBIENTALE come fatto da Liguria e Toscana; dare massima priorità al contrasto al cambiamento climatico nell’agenda dell’amministrazione regionale; sostenere tra i settori riguardanti la riapertura anticipata a sostegno delle filiere essenziali nell’ambito di discrezionalità territoriale prevista dai vari decreti d’emergenza le ATTIVITÀ CONCERNENTI IL RICICLO”.

Tommaso BORI ha illustrato la risoluzione firmata da Bori (PD) Fora-Patto civico per l’Umbria; Porzi, Bettarelli, Meloni, Paparelli-Pd; Bianconi-Misto; De Luca-M5S: “Abbiamo dato la nostra disponibilità a collaborare ma non c’è stato nessun contatto né con la presidente né con gli assessori, c’è stato solo il Consiglio regionale come momento di incontro. Noi abbiamo offerto una collaborazione leale con le proposte, ma non posso far finta di nulla. Come intendiamo stare insieme? Non è accettabile che un assessore dica che qualcuno eletto dai cittadini abbia detto ‘quasi quasi era meglio se le cose fossero andate male’. Inaccettabile anche che ci siano dipendenti di gruppi politici o membri di commissione che facciano attacchi violenti nei confronti dei colleghi. Perfino una pagina social in cui sono pubblicate minacce di morte a tutti i componenti del Partito democratico.
Per quanto attiene alla nostra risoluzione dobbiamo capire che fino a che non ci sarà un vaccino efficace e una campagna vaccinale estesa dovremo convivere con il virus e in questo gioca un ruolo fondamentale la diffusione di tamponi e screening organizzato, con test sierologici rapidi e validati. Grazie ai 12mila operatori sanitari e a tutti i cittadini umbri sono stati conseguiti grandi risultati. I DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE VANNO POTENZIATI, I CENTRI DI DIAGNOSTICA ANCHE, serve rapidità delle analisi per isolare i futuri contagi. Va fatto in modo serio ed efficace. Vanno sottoposti a test prioritariamente i lavoratori della sanità pubblica e privata, gli operatori sociali e gli ospiti delle residenze sanitarie. Poi i lavoratori impiegati nei servizi essenziali rimasti aperti e le forze dell’ordine, quindi tutta la popolazione, come avviene in Toscana o in Emilia. SONO STATI ACQUISTATI 15MILA TEST SIEROLOGICI CON L’OBIETTIVO DI UTILIZZARLI PER LA DIAGNOSTICA, PRIMA A 27 EURO, POI LI SI È ACQUISTATI A 16. ALTRE REGIONI SONO VICINE AD 8 EURO. QUESTO TEMA SARÀ PORTATO IN COMMISSIONE CONTROLLO E GARANZIA. I test non sono idonei allo scopo per cui sono stati acquistati. Chiediamo il RAFFORZAMENTO DEI PRESIDI DEL TERRITORIO, ASSUMERE PRECARI, AUMENTARE IL NUMERO DEGLI OPERATORI SANITARI TUTTI, COMPRESI TECNICI, BIOLOGI, FARMACISTI. Il bonus non è stato ancora erogato, eppure rientra negli 11 milioni 180mila euro previsti dal Curaitalia. LA GIUNTA RICONOSCA L’IMPEGNO DEI SANITARI TUTTI E CI METTA RISORSE PROPRIE. Ci sono cose assurde, come per gli operatori sanitari che vanno in malattia e gli viene sottratta l’indennità, ci sono medici esclusi, turnisti, e il caso degli operatori del 118 che hanno una indennità ridotta perché calcolata a giornata lavorativa anziché a ore. Male la contrattualizzazione dei medici specializzandi. L’assessore ha elencato medici che però non sono contrattualizzati. Il sistema lombardo si è dimostrato fragile per l’eccessiva privatizzazione mentre quello umbro era e si è dimostrato migliore. A Terni ci sono nuovi casi perché chi entra non viene testato. I contagi oggi sono familiari per le difficoltà di stare in isolamento, CHIEDIAMO STRUTTURE APPOSITE, PER REALIZZARE UN REALE ED EFFICACE DISTANZIAMENTO. I dispositivi di protezione individuale non vengono forniti a tutti, mancano ai medici di medicina generale e ai pediatri. LE LISTE D’ATTESA VANNO SMALTITE e serve una rete di ospedali covid free. LE UNITÀ DI CURA DOMICILIARE NON SONO ANCORA ATTIVE. L’assessore prevede il 60 per cento di queste unità con un 60 per cento di neo abilitati. Serve prudenza se no si apre nuova fase difficile”.

Vincenzo BIANCONI ha illustrato la risoluzione firmata da Bianconi (Misto) Fora (Patto civico per l’Umbria); Porzi, Bettarelli, Bori, Meloni, Paparelli-Pd; ; De Luca-M5S): “L’impatto economico dell’emergenza e delle misure di contenimento sta emergendo in tutta la sua gravità. Siamo alla paralisi economica. Serviranno anni per trovare un nuovo equilibrio quindi occorre che la politica abbia un approccio pragmatico e un progetto strategico, che non sia divisione di pane e pesci. CHIEDIAMO PROVVEDIMENTI CHE SIANO CONCERTATI IN UN APPOSITO TAVOLO REGIONALE, AL QUALE SIEDANO TUTTI I RAPPRESENTANTI DELLE VARIE CATEGORIE E ANCHE I CAPIGRUPPO POLITICI DI QUESTA ASSEMBLEA. SERVE ANCHE IL CONFRONTO CON IL SISTEMA DEL CREDITO. Necessario condividere con i capigruppo la definizione delle risorse, dei codici Ateco, definire entro maggio le misure per i lavoratori più colpiti, risorse umane che non riusciranno a reimpiegarsi nel lavoro.
La nostra risoluzione (Bianconi-Meloni-Bettarelli-Bori-De Luca-Fora-Paparelli-Porzi) chiede di attivare INTERVENTI A FONDO PERDUTO IN CONTO INTERESSI per i settori che vengono definiti più colpiti dalla crisi nel medio periodo, con contributo fino a un massimo del 2 per cento per muti concessi dalle banche a 6 anni; aumentare il numero di addetti ai pagamenti della Regione; SBLOCCARE TUTTI GLI INVESTIMENTI PUBBLICI SUL TERRITORIO REGIONALE come quelli legati alla mobilità sostenibile, al risparmio energetico, alla sicurezza sismica, agricoltura e sociale, sostegno alle partite Iva, cultura, associazionismo sportivo di base. Avviare subito nuovi investimenti per la sanità pubblica valorizzando chi ci lavora con uno specifico contributo. RIDURRE TEMPORANEAMENTE L’IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E POI BOLLI E TASSE REGIONALI A BENEFICIO DELLE CATEGORIE PIÙ COLPITE. Realizzare un FONDO DI EMERGENZA LIQUIDITÀ PER LE PICCOLE IMPRESE da destinare all’abbattimento dei costi per l’accesso al credito. ATTIVARE IL GRANDE INDOTTO ECONOMICO DEL SETTORE DELL’EDILIZIA, investendo nella struttura tecnica che possa velocizzare i processi autorizzativi, di concessione dei contributi e dei pagamenti collegati alla ricostruzione pubblica e privata post-sisma 2016, un’azione che che creerebbe un moltiplicatore di oltre 100 volte nell’edilizia e un indotto ineguagliabile nel contesto economico come quello del Covid19. Infine, attivare immediatamente un ‘CONTRIBUTO PER IL LAVORO’ per quelle aziende che avranno il coraggio di riaprire in settori che saranno stravolti dal Covid19, sostenendo così i lavoratori, non disperdendo il loro sapere e sostenendo il tessuto sociale”.

Stefano PASTORELLI (LEGA): “Ringrazio la presidente Tesei per come si è imposta a Roma, col fine di far prevalere gli interessi dei cittadini umbri, che sono stati esemplari nell’affrontare l’emergenza sanitaria. Grazie anche all’assessore Coletto per il lavoro che ha svolto. Per attaccarci sulla sanità, da parte dell’opposizione, ci vuole una bella faccia tosta. La nostra gestione dell’emergenza potrebbe farci diventare la prima regione Covid free. Esprimo la mia vicinanza a tutte le famiglia che hanno perso dei cari a causa del Coronavirus. Positiva la scelta dell’ospedale da campo, che potrà essere utile per ogni scenario e calamità naturali. LA FASE 2 SARÀ MOLTO DELICATA, DOVREMO RIAPRIRE MA FACENDO RISPETTARE LE REGOLE, DANDO IL BUON ESEMPIO PER NON VANIFICARE GLI SFORZI FATTI FINO AD ORA. C’è un sistema economico regionale da salvare, ci sono famiglie bisognose e categorie fragili di cui prendersi cura. Sarebbe importante procedere alla demateralizzazione delle ricette mediche. Individueremo sistemi per immettere liquidità immediata. Faremo uno sforzo per sostenere le attività ristorative e il turismo. Daremo supporto al commercio su area pubblica, agli ambulanti, che già erano in difficoltà prima della pandemia: necessari interventi per riaprire, in sicurezza, i mercati”.

Donatella PORZI (PD): “Servirebbe un confronto più costante e continuo tra i consiglieri regionali e la Giunta. Quando abbiamo approvato il Bilancio, nel mio intervento, chiesi attenzione per il mondo della scuola, evidenziando la necessità di fornire strumenti a quelle famiglie che ne avevano bisogno. Pochi giorni dopo l’assessore Agabiti ha distribuito i disposizioni tecnologici alle scuole ed io ho espresso il mio plauso per questa iniziativa. SE LA SCUOLA RIPARTIRÀ A SETTEMBRE, LA PROGRAMMAZIONE DEVE PARTIRE ORA. NON POSSIAMO ASPETTARE LE INIZIATIVE DEL GOVERNO IN FAVORE DELLA SCUOLA. Per le famiglie povere la didattica a distanza non rappresenta una soluzione. Ci troveremo ad affrontare problemi legati all’edilizia scolastica, alla densità delle aule (troppo affollate per garantire le distanze di sicurezza), serviranno turnazioni e più personale, trasporti rimodulati, dispositivi di sicurezza adatti ai bambini, pulizie più approfondite. Una mole di lavoro notevole. E ci saranno anche gli insegnanti a dover affrontare una serie di criticità. Se i genitori dei bambini torneranno a lavorare nascerà il tema della loro gestione: i nonni non dovrebbero tenerli, i campi scuola forse non saranno in grado di assicurare ai bambini più piccoli le distanze di sicurezza. Non possiamo dimenticare il contagio emotivo di alcuni bambini: non molti vivono la quarantena in una grande casa con il giardino e la connessione a internet mentre tante famiglie l’hanno trascorsa in spazi adeguati che hanno aggravato la situazione di disagio. Non meno problematica è la situazione degli universitari fuori sede”.

Daniele NICCHI (LEGA): “BENE L’EMERGENZA SANITARIA, ORA SERVE FAR RIPARTIRE L’ECONOMIA E I PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA VANNO IN QUESTA DIREZIONE. Oltre agli incentivi economici, le aziende devono essere messe nelle condizioni di accelerare nella ripresa della produttività, con politiche di sostegno al mondo del lavoro. Il senso di responsabilità collettiva degli umbri ha portato ad ottimi risultati sanitari. In Umbria la situazione dell’emergenza coronavirus è sotto controllo, in primis per la sanità di ottimo livello, poi per la prontezza degli operatori sanitari, ma anche per la qualità e la tempestività delle scelte adottate dalla Giunta. Un dato allarmante per la nostra economia è quello rilevato dalla Cna secondo cui con la chiusura le imprese umbre hanno perso quasi 3miliardi di euro, l’8 per cento del fatturato annuo. Emerge un quadro drammatico. I settori più colpiti sono rappresentati da alberghi, ristoranti, commercio, servizi alla persona, imprese di costruzioni e imprese manifatturiere. Noi come amministratori dobbiamo dare risposte per ovviare a queste perdite di esercizi commerciali e di aziende, perdite di posti di lavoro. CON LA FASE 2 SERVE ALZARE LA PRODUTTIVITÀ E FARE UN BALZO IN AVANTI. Le istituzioni devono favorire l’apertura degli esercizi commerciali con elasticità per quanto concerne gli orari; favorire la concertazione con le parti sociali per orari di lavoro più flessibili nelle aziende a vantaggio delle modificate esigenze del mercato. Aumentare la produzione senza aumentare i consumi non avrebbe senso. Favorire lo smart working, incentivare i pagamenti in via telematica, lo snellimento della burocrazia, servizi maggiori, penso a quelli che potrebbero fornire gli uffici comunali dei nostri 92 comuni. Tutto questo ovviamente senza vedere aumentare i vari tributi. La macchina per ripartire deve accelerare. E per farlo è necessario che tutti partecipino a questo processo di rinnovamento, utilizzando la digitalizzazione e l’assistenza alle persone che non sono in grado di farlo. Un grande plauso va alla presidente Tesei, al rettore dell'Università di Perugia Oliviero, al prefetto Sgaraglia, all'assessore Coletto e a tutta la Giunta che nei giorni scorsi, con grande sinergia, hanno lavorato alla Fase 2 per l’Umbria come modello e come laboratorio per tutta Italia. Federalberghi Umbra ha lanciato l’allarme sulla tenuta della circa 500 strutture ricettive. Ecco perché c’è bisogno di progetti, fondi adeguati per superare questa emergenza che rimodulerà la filiera del turismo. Dovremo spostare l’attenzione su un’accoglienza nei borghi, nelle campagne e in luoghi meno affollati. E l’Umbria può rappresentare una opportunità di sviluppo turistico e quindi economico per molti cittadini colpiti dalla crisi. IL SUCCESSO NELL’AFFRONTARE LA CRISI SANITARIA NON È NÉ DI DESTRA NÉ DI SINISTRA MA È DI TUTTI NOI UMBRI. Ci dobbiamo congratulare con gli oltre 12 mila operatori sanitari ma anche alla giunta regionale che ha sicuramente ed indubbiamente favorito il lavoro eccellente del settore sanitario. In questo momento così particolare per la nostra Regione mi sento di fare un appello alla Responsabilità di ognuno per il ruolo che rappresenta”.

Andrea FORA (Patto civico per l’Umbria): “SERVE ATTEGGIAMENTO DI LEALE COLLABORAZIONE, UN PROFILO PIÙ ISTITUZIONALE. ALLA PRESIDENTE TESEI CHIEDO DI PARLARE PIÙ CON NOI PER PROVARE A COSTRUIRE INSIEME RISPOSTE. A fronte dell’emergenza più grave di questo millennio qui ci lasciamo andare a grida e attacchi. Non mi sono mai sentito nemico e avversario di questa Giunta e maggioranza. In questi due mesi ho cercato di risolvere qualche problema senza mettere bandierine politiche per i risultati raggiunti. Mi piacerebbe TROVARE LUOGHI PER CONDIVIDERE SCELTE STRATEGICHE e l’analisi complessiva della situazione economica e sociale umbra, per condurre un percorso insieme. Le misure economiche messe in campo dall’assessore Fioroni non bastano, ma sono un buon inizio. In sanità abbiamo retto bene, merito del nostro sistema sanitario e di tutti gli operatori. La Fase 2 è ancora più importante della prima. Serve poter COSTRUIRE INSIEME LA PROGRAMMAZIONE complessiva per accompagnare questa regione, costruire insieme una visione. Dobbiamo RAFFORZARE E AMMODERNARE il SISTEMA SANITARIO pubblico e la medicina territoriale, puntando su strumenti tecnologici per migliorarne l’efficienza come la telemedicina e la teleassitenza. La sanità privata non può trovare spazio nel nostro contesto regionale. Non parlo della sanità convenzionata che ha messo a disposizione le proprie forze nell’emergenza. Poi dobbiamo rimettere al centro la QUESTIONE EDUCATIVA: senza scuola e educazione non c’è futuro. È fondamentale che le scuole riaprano il prima possibile. Nella fase 2 dovremo affrontare L’EMERGENZA SOCIALE. Ora è giunto il momento di riappropriarsi della rilevanza sociale delle nostre comunità. Poi c’è il tema dell’accesso ai DIRITTI fondamentali come sanità, trasporti pubblici, istruzione. Diritti su cui non possiamo lasciare indietro nessuno. Anche gli immigrati. Le disuguaglianze sociali sono sempre più forti. Costruiamo percorsi costruttivi insieme. Il sistema sociale di questa regione non regge più, ha bisogno di essere ammodernato. Vi invito a costruire insieme un pensiero che possa valorizzare tutto il capitale sociale che in questo tempo ha lavorato: il volontariato, la protezione civile, l’associazionismo, il terzo settore, sciale. L’emergenza sociale la si risolve con risorse economiche ma anche con comunità protagoniste. Apritevi al dialogo con le comunità, rimettete al centro politiche di inclusione sociale. Stiamo lasciando una comunità povera, con fortissime differenze sociali. Vi chiedo attenzione maggiore nei prossimi mesi. Serve rafforzare la struttura regionale del comparto welfare. Ci sono carenze di programmazione nel welfare. Io sono a disposizione nel rispetto dei ruoli”.

Michele BETTARELLI (Pd): “Nessuno dei consiglieri ha mai pensato di essere scontento degli ottimi risultati rispetto ai contagi registrati in Umbria. Chi pensa il contrario o è in malafede o sbaglia profondamente l’impostazione. La nostra è un attività politica di proposizione e purtroppo siamo stati costretti a scrivere, chiedere accesso agli atti e produrre interrogazioni perché non ci è stata data la possibilità di riunirci democraticamente in Consiglio e in Commissione. LA NOSTRA È STATA E SARÀ UN’ATTIVITÀ DI PROPOSTA E DI STIMOLO PER GARANTIRE IL MEGLIO ALL’UMBRIA E AGLI UMBRI. Personalmente ho chiesto il bonus affitti per gli universitari, il fatto che sia stato inserito da parte dell’assessore Agabiti Urbani in atti di Giunta mi fa particolarmente piacere. Ieri, in occasione della Giornata della Terra ho ritenuto positive le linee di indirizzo attente all’ambiente, alla tradizione, alla cultura. Le nostre proposte vengono fatte solo per il bene dei nostri concittadini umbri. Rispetto ai 15 mila test sierologici di cui ha parlato Paparelli, ci sarà modo di verificare ed approfondire la questione in maniera completa. Parlando di ripartenza economica ho letto che alcuni Sindaci della Strada della ceramica si sono riuniti ed hanno prodotto un comunicato per poter, insieme alla Regione all’associazione nazionale Città delle ceramiche affrontare l’argomento. Circa un mese fa ho depositato in proposito una mozione per valorizzare le Città della ceramiche attraverso il prodotto, la cultura, la tradizione. E su questo potrebbe essere sviluppato un progetto pilota. IL NOSTRO SPIRITO È COLLABORATIVO E PROPOSITIVO, CHIEDIAMO PERÒ DI ESSERE MESSI NELLA CONDIZIONE DI POTER SVOLGERE AL MEGLIO IL NOSTRO LAVORO”.

Eugenio RONDINI (Lega): “Innanzitutto esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Pasquale Urbani (dipendente Assemblea legislativa) e per tutte le vittime del coronavirus. In questo periodo storico e drammatico rivolgo un ringraziamento alla presidente Tesei per il lavoro svolto unitamente al Comitato tecnico-scientifico e al Rettore dell’Università di Perugia. La gestione di questa fase è stata condotta in maniera straordinaria. I dati relativi al contagio e ai guariti depongono chiaramente a favore delle politiche adottate. Non possiamo criticare le scelte di chi con responsabilità ha intrapreso azioni per il bene della comunità. LA POLITICA HA DATO IMPORTANTI RISPOSTE ALLE ESIGENZE DEI CITTADINI ANCHE SE A VOLTE NON SONO RISULTATE CONDIVISIBILI DA TUTTE LE FORZE POLITICHE. In Umbria, nel recente passato, la gestione sanitaria aveva prodotto criticità oggi gli operatori si sentono orgogliosi di farne parte. Bene l’operato dell’assessore Coletto, abbiamo apprezzato moltissimo le sue capacità. Importanti le linee messe in campo dall’assessore Morroni e le risposte date al mondo agricolo: meno burocrazia e maggiore sviluppo delle filiere. Ora entriamo nella fase 2 dell’emergenza dove è necessario aiutare il sistema produttivo. Sul turismo accolgo con favore le prime misure proposte dall’assessore Agabiti Urbani che mirano a stimolare i Comuni nella predisposizione di proposte e progetti. Saremo sicuramente pronti ad adeguarci alle nuove necessità normative ed igienico sanitarie richieste dal comparto turistico. La strada intrapresa è quella giusta anche rispetto al sostegno alle imprese e al potenziamento delle infrastrutture regionali su cui stanno bene lavorando gli assessori Fioroni e Melasecche. Come presidente della Commissione antimafia assicuro il massimo impegno per monitorare ed eventualmente combattere il fenomeno delle potenziali infiltrazioni criminali e malavitose. Lavorando insieme sapremo superare al meglio questo delicato momento”.

VINCENZO bianconi (MISTO): “Non ci è stata data la possibilità di mettere a disposizione dell’Umbria le nostre proposte. La Giunta avrebbe potuto tenerne conto ad accogliere il nostro contributo. Servirà un Piano strategico che metta insieme tutti i settori per programmare il rilancio anche oltre la Fase 2. SERVONO AZIONI PER SALVARE LE IMPRESE, EVITANDO UN GENERALE IMPOVERIMENTO DELLA SOCIETÀ. Ci sono settori che non termineranno le proprie difficoltà con la riapertura: trasporti, turismo, eventi, ristorazione. Molti preferiranno tenere chiuso e sfruttare la cassa integrazione per non rischiare di riaprire e non avere clienti. Sembra mancare una strategia di prospettiva. Bisogna capire quante sono le risorse a disposizione per poi avere il coraggio di decidere quali settori sostenere. Dobbiamo saper sfruttare lo sblocco dei fondi strutturali. Continuo a chiedere la COSTITUZIONE DI UN QUADRO STRATEGICO OPERATIVO PER CONSENTIRCI DI PARTECIPARE ALLE AZIONI PER IL BENE DELL’UMBRIA”.

Thomas DE LUCA (M5S): “Viviamo una situazione straordinaria. HO TENTATO DI DARE UN MIO CONTRIBUTO ALL’AZIONE DELLA GIUNTA CONTRO IL VIRUS, MA HO TROVATO CHIUSURE e risposte poco cordiali. Alcune questioni, come quelle dei ventilatori polmonari, hanno dimostrato che non c’era alcuna carenza e che si trattava di una campagna di propaganda. Si tratta però di un’arma a doppio taglio, soprattutto se viene descritta una realtà diversa da quella che viene vissuta. In questo momento, andando verso la Fase 2, bisogna agire con lucidità per evitare un ritorno del virus. Uno degli ambiti critici è quello dell’isolamento negli ambiti familiari, trovando strutture per accogliere i positivi al Covid. Ci siamo trovati di fronte a persone positive poste in isolamento insieme alla propria famiglia, creando dei micro focolai. Bene dunque l’attività di screening attraverso i test ma non capisco perché sia stato scelto un certo tipo di test a un certo prezzo e con certi risultati. Molte strutture sanitarie sono chiuse o sottoutilizzate, come Città della Pieve. E allora non capisco a cosa dovrebbe servire un ospedale da campo, allestito a Bastia, poco distante dall’ospedale di Assisi. TRE MILIONI DI EURO, DESTINATI ALL’OSPEDALE DA CAMPO, SAREBBERO POTUTI SERVIRE PER GLI OSPEDALI CHE SI TROVANO IN EDIFICI CHE NECESSITANO DI RISTRUTTURAZIONE”.

ELEONORA PACE (FDI): “In Commissione sanità abbiamo tenuto un comportamento di collaborazione fra maggioranza e minoranza ed è giusto fare altrettanto nelle riunioni d’Aula, nell’interesse degli umbri, evitando sterili polemiche politiche. Guardiamo ai fatti, importanti, concretizzati dalla Giunta. Il progetto di integrazione fra le due Asl è cominciato, Narni-Amelia tornerà alla piena operatività. Giuste le scelte fatte dalla Giunta anche relativamente a chiusure di presidi ospedalieri nel momento di massima diffusione del virus. I fatti dicono che sono state scelte adatte per limitare la circolazione del virus. Nessuno sta pensando di chiudere gli ospedali. Bene anche il sostegno alla piccola e media impresa, prestiti a fondo perduto in cambio di innovazione e digitalizzazione, incentivi all’acquisto di presidi di protezione individuale per la fase 2. La concretezza, la serietà e la maniera composta con cui questa maggioranza ha affrontato l’emergenza sono degne di un plauso. UN RINGRAZIAMENTO A CHI STA GUIDANDO LA REGIONE PER AVER FATTO TORNARE A PARLARE DI UMBRIA COME MODELLO IN ITALIA. SIAMO AGLI ULTIMI POSTI PER I CONTAGI A IN RAMPA DI LANCIO PER LA RIPARTENZA. Sono state date risposte non solo all’emergenza sanitaria ma anche per la fase due”.

Simona MELONI (Pd): “NOI ABBIAMO PORTATO PROPOSTE E CHIESTO UNA CABINA DI REGIA CHE NON C’È MAI STATA. LA COLLABORAZIONE L’ABBIAMO SEMPRE OFFERTA IN MANIERA RESPONSABILE E SERIA. Molti chiedono il rafforzamento della SANITÀ TERRITORIALE, ma serve farlo concretamente. Mi piace ricordare l’iniziativa degli otto sindaci del Trasimeno per una residenza destinata ad accogliere i positivi per non fargli fare la quarantena in casa con il rischio di contagi familiari. Ad oggi a questa richiesta non c’è stata alcuna risposta. Al di là delle polemiche si deve cercare di andare in questa direzione concretamente. Gli INCENTIVI ECONOMICI annunciati dalla Giunta sono apprezzabili. L’incentivo alla digitalizzazione è giusto e corretto. Rafforzarla è giusto, ma non può essere la quotidianità. Vorrei capire i meccanismi e le tempistiche per l’erogazione dei contributi, quindi con quali misure e tempi. Serve il coinvolgimento dell’Assemblea legislativa. Non serve fare solo enunciati ma studiare soluzioni organiche e veloci. Ci sono TEMI TRASVERSALI. Mi spiace quando vengono fuori polemiche sterili, inutili e dannose che sviliscono l’istituzione che noi rappresentiamo. Grazie a tutti gli operatori sanitari, agli amministratori locali che stanno in trincea, ma anche a tutti agli umbri”.

DICHIARAZIONI DI VOTO
Fabio PAPARELLI (Pd) “Questa modalità che non prevede interruzioni per un approfondimento dei documenti non aiuta certamente i lavori. La collaborazione, in sostanza, non c’è, quindi ciascuno si assuma le proprie responsabili. Sulla prima mozione della maggioranza se non ci fossero stati attacchi al Governo, per i contenuti poteva anche essere votata. Nella mozione di Fora ci sono importanti proposte senza attaccare nessuno. Come in quella di Bianconi, tra l’altro, in questo caso, le proposte oltre che arrivare da un candidato alla presidenza della Regione arrivano da un noto imprenditore umbro quale egli è. Quindi se c’è un briciolo di volontà di far svolgere all’Assemblea un minimo di ruolo andrebbero votate anche dalla maggioranza. Ma non ci prendiamo in giro con gli appelli all’unità”

Andrea FORA (Patto civico per l’Umbria): “Alla luce del voto la maggioranza sta ancora privilegiando il metodo ai contenuti. Le nostre mozioni, della minoranza, contengono molte proposte analoghe a quello della maggioranza. Auspico che un giorno sarà possibile valutare i documenti in base a quello che c’è scritto e non a chi le firma”.

Tommaso BORI (Capogruppo Pd): “Non è utile il gioco delle parti in una fase emergenziale come quella che stiamo vivendo. Abbiamo presentato una serie di proposte su temi sanitari. Quando l’Umbria è stata chiamata a rispondere a situazioni difficili è stata sempre all’altezza e lo ha fatto, in questa circostanza, grazie alla sanità pubblica. La nostra sanità sta curando anche pazienti provenienti dalle regioni del nord. Le nostre proposte sono largamente condivisibili e votare contro è un grave errore. Non tolleriamo di essere tacciati di mancanza di collaborazione, basta guardare il nostro comportamento in fase di approvazione del bilancio. Noi abbiamo prodotto proposte e chiesto aperture, ricambiati con accuse e attacchi sui social e con totale bocciatura in Aula di qualunque proposta per poi magari realizzarla autonomamente”.

Vincenzo BIANCONI (Misto). “Chiedo alla maggioranza coerenza tra quello che auspica e quello che fa. Alla luce quanto sta avvenendo è chiaro che sin dalla prossima volta non passerà nulla della minoranza. È auspicabile una maggiore chiarezza”.

Enrico MELASECCHE (Lega): “Credo che la politica dovrebbe essere una cosa alta, ma per esserlo serve un dialogo da entrambe le parti. Il risultato elettorale è stato chiarissimo, c’è una maggioranza che ha una grande responsabilità di governare con il massimo impegno ed è quello che sta facendo. Non si possono lanciare sassi in continuazione e poi lamentarsi che la maggioranza non accoglie proposte. Dopo il susseguirsi continuo di attacchi diventa difficile lanciare messaggi di accoglienza di proposte. Mi auguro che i prossimi mesi riservino un rapporto diverso”.

Thomas DE LUCA (M5s): “Ho aspettato a lungo per una dichiarazione della Giunta ma l’unico che ho sentito è stato l’assessore Melasecche poco fa. Mi sarei aspettato un atteggiamento molto più maturo da parte della maggioranza su questione come lavoro, sanità e ambiente, ma non c’è alcuna collaborazione e non c’è stato alcun incontro

Stefano PASTORELLI (LEGA): “Rimango basito dalle dichiarazioni dei colleghi della minoranza. Bori dice che grazie alla minoranza la regione ha un bilancio ma si dimentica che mentre collaboravano facevano anche comunicati contro

MICHELE BETTARELLI (PD): “Si parlava di vecchia politica e Melasecche contravviene anche all’ordine del capo del suo partito che voleva le dimissioni. Si parlava di un tavolo di lavoro e di confronto fra le forze politiche ma non c’è stato niente”.

Eleonora PACE (FDI): Sentir parlare del governo nazionale come modello di collaborazione fa sorridere, al di là dei due appuntamenti con l’opposizione che servivano per le televisioni non c’è stato nulla. Sento ripetere il ritornello dell’astensione sul bilancio per senso di responsabilità ma se le rinfacciate ogni volta si potrebbe anche pensare che lo avete fatto apposta”.

Donatella PORZI (PD): “Non siamo stati mai ascoltati, quella del Governo sarà stata una mossa o un contentino ma è pur qualcosa. Usciamo da questa gestione ragionieristica, con l’Aula che si riunisce una volta al mese. Dobbiamo essere più elastici e provare a non rinfacciarci le cose. Ci sono tante tematiche di cui discutere, facciamo un salto di qualità”.