LogoBlu(UNWEB) Perugia. Apprendiamo notizie sempre più allarmanti riguardo la situazione in cui versano le infrastrutture strategiche dell’Umbria. Quell'isolamento che per anni ci ha penalizzato e che, a fatica e grazie al grande lavoro che noi di Blu abbiamo portato avanti, eravamo riusciti a mitigare almeno in parte, ora rischia di far precipitare la già provata economia della nostra regione. Come possiamo pensare di ripartire senza garantire la raggiungibilità dei nostri territori? Ecco perché chiediamo un impegno ufficiale alla Regione e al Comune perché il Frecciarossa per Milano venga ripristinato quanto prima e i voli dell’aeroporto San Francesco d’Assisi siano garantiti”. Ad intervenire sul tema dei collegamenti regionali è Adriana Galgano, presidente di Blu-Bella Libera Umbria che continua la battaglia sui collegamenti regionali portata avanti insieme alla consigliera comunale del gruppo, Francesca Renda che annuncia la presentazione di un apposito ordine del giorno.

“Abbiamo presentato un ordine del giorno al Comune di Perugia sullo scalo umbro – spiega appunto Renda – per chiedere al sindaco e alla Giunta di comprendere quale è la strategia della Sase per fronteggiare la grave crisi economica causata dalla pandemia sanitaria Covid-19, farsi promotori con la Regione presso le strutture competenti per trovare fondi adeguati per arginare le perdite dovute dalla contrazione dei voli e sollecitare la Regione ad investire sull'aeroporto promuovendo anche un adeguato piano di marketing territoriale. Riguardo il Frecciarossa, invece, siamo convinti che non solo vada ripresa quanto prima la trattativa con Trenitalia per ripristinarne le corse ma vogliamo che ce ne siano altre che ci permettano di raggiungere anche il Sud Italia”.

“La partita dei collegamenti infrastrutturali – chiude Galgano – rischia di essere un boomerang che affonda definitivamente qualsiasi possibilità di ripartenza. La nostra regione è sicura, dal punto di vista sanitario, e mai come ora questa sicurezza unita alla facile raggiungibilità dei nostri territori può diventare una carta vincente per far tornare turisti e per renderci appetibili dal punto di vista degli investitori. Perdere questa partita significherebbe affossare il futuro della nostra bellissima Umbria”.