GruppoMinoranza2I consiglieri di minoranza Bori, Bettarelli, Meloni, Paparelli (Pd), De Luca (M5S), Fora (Patto civico), Bianconi (Misto) annunciano una “mozione di censura nei confronti dell’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto”. Nel sottolineare di sentire “calpestati i nostri diritti”, i consiglieri firmatari, dell’opposizione, sottolineano come “numerosi atti di sindacato ispettivo attendono ancora una risposta e tale comportamento viola lo Statuto regionale, il regolamento dell’Assemblea legislativa e le leggi nazionali”.

 

(UNWEB) Perugia, – “È inaccettabile il perpetuarsi di un atteggiamento arrogante e autoreferenziale che, calpestando tutte le regole democratiche e le prassi istituzionali, vede l’assessore alla Sanità rifiutarsi di rispondere all’Aula di Palazzo Cesaroni in merito all’operato di questi primi mesi di mandato, lasciando inevasi oltre trenta atti che le minoranze avevano presentato nella loro piena facoltà di sindacato ispettivo. Così i consiglieri di opposizione Tommaso Bori, Michele Bettarelli, Simona Meloni, Fabio Paparelli (Pd), Thomas De Luca (M5S), Andrea Fora (Patto civico), Vincenzo Bianconi (Misto) che scrivono di trovarsi “costretti, dopo il gesto eclatante dello scorso Consiglio regionale, a formulare una mozione di censura nei confronti dell’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, chiedendo all’Assemblea legislativa un atto di censura e alla governatrice Tesei la revoca del suo mandato”.

“Numerosi atti di sindacato ispettivo attendono ancora una risposta – scrivono i consiglieri – e tale comportamento viola lo Statuto regionale, il regolamento dell’Assemblea legislativa e le leggi nazionali. Abbiamo provveduto ad inviare una lettera di diffida alla Presidente della Giunta regionale in cui chiedevamo una risposta entro sette giorni agli atti inevasi. Non è cambiato nulla e anzi, il direttore regionale Dario ha inviato una missiva in cui affermava di non voler fornire riscontri nei tempi previsti dalla normativa vigente”.

Per i consiglieri firmatari dell’atto si tratta di “un atteggiamento gravemente lesivo dei diritti dei consiglieri di minoranza che, al pari di quelli della maggioranza, rappresentano i cittadini e quindi pienamente legittimati a svolgere il ruolo di controllo. È per questo – concludono - che auspichiamo un sussulto da parte dei colleghi consiglieri di maggioranza, dal presidente dell’Assemblea legislativa, Marco Squarta e dalla presidente della Giunta, Donatella Tesei, affinché mettano fine ad un precedente di gravità inaudita”.