104440813 2726529630917391 705097907311139543 nLa Seconda commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato all’unanimità una risoluzione sull’enoturismo e oleoturismo in ambito regionale. In seguito ha terminato l’esame del testo sulla ricostruzione post-sisma 2009 della Media Valle del Tevere ed ha ascoltato l’assessore Roberto Morroni sulle tematiche della gestione dei rifiuti. Fissata infine a una audizione sui danni del maltempo nell’area di Amelia, Avigliano, Montecastrilli, Acquasparta e Massa Martana.

 

(UNWEB) Perugia,  – La Seconda commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Valerio Mancini, si è riunita in videoconferenza e ha approvato all’unanimità una risoluzione che impegna la Giunta “ad adottare gli atti amministrativi necessari per disciplinare le attività di enoturismo e di oleoturismo in ambito regionale”. Inoltre la Commissione ha terminato l’esame del testo che modifica la legge regionale ‘8/2013’ sulla ricostruzione post-sisma 2009 della Media Valle del Tevere che, prima del voto finale, verrà trasmesso alla Giunta per la verifica di compatibilità della norma finanziaria con il bilancio regionale. Infine i commissari hanno ascoltato in audizione l’assessore Roberto Morroni sulle tematiche della gestione dei rifiuti ed hanno deciso, su richiesta del consigliere Nicchi (Lega), di ascoltare i rappresentanti istituzionali delle zone colpite dal maltempo nell’area di Amelia, Avigliano, Montecastrilli, Acquasparta, Massa Martana.

La RISOLUZIONE SULL’ENOTURISMO E L’OLEOTURISMO approvata all’unanimità e sottoscritta da tutti i membri della Commissione, arriva dopo l’audizione che si è tenuta a Marsciano la settimana scorsa (https://tinyurl.com/y76olzvl (link is external)) in cui era stato chiesto di recepire in Umbria, in maniera snella e veloce, la legge nazionale sull’enoturismo e l’oleoturismo. Per questo l’atto impegna la Giunta ad adottare gli atti necessari per disciplinare le attività in questi settori in ambito regionale, così come previsto dalle leggi nazionali ‘205/2017’ e ‘160/2019’ e dal decreto del ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo 12 marzo 2019 (Linee guida e indirizzi in merito ai requisiti e agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività enoturistica). Inoltre la risoluzione impegna l’Esecutivo a “a sostenere le attività di enoturismo e di oleoturismo, anche con interventi integrati dei settori regionali del turismo, dell’agricoltura e della cultura, al fine di superare la grave crisi economica che ha interessato il settore agricolo in conseguenza dell’emergenza epidemiologica COVID-19”. 

Il presidente Mancini ha spiegato che “è stata scelta la strada di una risoluzione piuttosto che un disegno di legge perché dal territorio è stata sollecitata l’urgenza di arrivare al recepimento della legge nazionale. In questo atto non si potevano replicare tutte le esigenze emerse in audizione che potremmo però inserire in una lettera di accompagnamento alla Giunta. Ci auguriamo che l’atto venga iscritto all’ordine del giorno dell’Assemblea legislativa il prima possibile”. Relatore in Aula sarà il presidente Mancini. 

Per quanto riguarda le integrazioni e modifiche alla legge sulla ricostruzione del SISMA 2009 DELLA MEDIA VALLE DEL TEVERE la Commissione ha chiuso la parte tecnica del testo e ha deciso di inviarlo alla Giunta, prima del voto finale, per la verifica di compatibilità della norma finanziaria con il bilancio regionale. Alla presenza del direttore Stefano Nodessi e degli uffici dell’Assemblea legislativa sono stati approvati all’unanimità diversi emendamenti, la maggior parte dei quali di natura tecnica e funzionale. Tra le modifiche più rilevanti l’emendamento che inserisce, pena la decadenza del contributo, la necessità di mantenere per 5 anni la residenza anagrafica, nuove attività produttive o l’ampliamento di attività esistenti negli edifici oggetto degli interventi. Questo per favorire la rivitalizzazione e il ripopolamento delle aree rurali colpite. Da segnalare anche l’emendamento che prevede un nuovo contributo, massimo per 6 mesi, per l’autonoma sistemazione nel caso in cui un nucleo familiare sia costretto a lasciare l’abitazione principale per i lavori da eseguire.

Il presidente Mancini ha sottolineato che “l’articolato è stato votato ma non ancora licenziato.  Dal punto di vista tecnico abbiamo incluso tutto quello che dovevamo. Noi stiamo lavorando per cercare di dare concretezza a richieste che aspettano da tempo. Ora serve collaborazione e condivisione politica per risolvere la questione della copertura finanziaria”.

Infine la Commissione, su richiesta del consigliere Michele Bettarelli (Pd), ha ascoltato L’ASSESSORE ROBERTO MORRONI SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI. Morroni ha spiegato che l’obiettivo della Giunta è arrivare ad un nuovo piano rifiuti regionale entro la prima metà del 2021. Per far questo verrà affiancato da un comitato tecnico scientifico che è in fase di costituzione e che sta per essere nominato. Per l’assessore l’Umbria sul tema rifiuti “deve ripartire e reimpostare questa delicata questione. Negli ultimi anni su questo fronte c’è stato un atteggiamento di eccessiva e colpevole latitanza, si è preferito galleggiare e dare continuità ad una situazione che oggi ci consegna un quadro grave, come testimoniato ad esempio dall’esaurimento prossimo delle discariche, ma anche di altre gracilità. Siamo consapevoli della delicatezza e complessità della situazione.  Il tema ha un carattere strategico. Per questo abbiamo definito un percorso per arrivare a definire un nuovo piano di rifiuti che guardi ai prossimi 15-20 anni. Gli obiettivi che vogliamo perseguire sono la chiusura del ciclo dei rifiuti e l’autosufficienza. Chiudere il ciclo vuol dire stare entro il limite sancito dall’Europa di non più del 10 per cento di materiale conferito in discarica. L’autosufficienza significa che non vogliamo, per responsabilità, chiudere il ciclo portando fuori regione i nostri rifiuti. Oggi i rifiuti vengono gestiti nella nostra regione. C’è una situazione dilaniata, però non si parte dall’anno zero. Oltre ai due obiettivi macro, puntiamo ad altri tre risultati in termini politici: tutela della salute, salvaguardia dell’ambiente e gestione economica del ciclo. Per sapere se andiamo a migliorare su questi tre versanti dobbiamo sapere da dove partiamo. Da qui l’idea di istituire un comitato tecnico scientifico per affiancarci, che nomineremo a breve. Un team di supporto composto da esponenti dell’Università, regionali, personale dell’Arpa e del Parco 3A che avrà due compiti: fotografare la situazione, il sistema di rifiuti che abbiamo oggi in Umbria; tirare fuori dati chiari e valutazioni con base scientifica capaci di dirci a che punto siamo; analizzare gli scenari verso i quali tendere, esaminando best practice del nostro paese e dell’Europa. Scenari da portare sul tavolo della decisione politica, che devono darci un miglioramento rispetto alla situazione attuale. La Giunta poi, entro la fine dell’anno, sceglierà quale strada seguire. Da qui inizierà una fase di massima partecipazione che sarà un’opportunità per la Regione di fare un balzo in avanti. Poi partirà la fase di confronto. Al momento non abbiamo una scelta che aprioristicamente guardiamo con più favore rispetto ad altre, perché vogliamo essere liberi nella valutazione del lavoro del comitato. Siamo rigidi solo sugli obiettivi che vogliamo perseguire: chiusura del ciclo, autosufficienza, miglioramento del sistema sotto il profilo della tutela della salute, della salvaguardia ambientale e della gestione economica del ciclo”.