Bianconi Coletto(UNWEB) Perugia. Nella sessione riservata al Question time della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, i consiglieri Vincenzo Bianconi (Misto), Tommaso Bori (Pd) e Thomas De Luca (M5S) hanno presentato un’interrogazione all’assessore alla Sanità, Luca Coletto, per sapere quando la GIunta “emanerà il nuovo Piano sanitario regionale da sottoporre a discussione e approvazione definitiva in Assemblea legislativa”.

Illustrando l’atto in Aula, Bianconi ha evidenziato di “aver ascoltato le parole dei lavoratori della sanità e dei sindacati, riuniti in Piazza Italia questa mattina. Occorre che non ci sia un’Umbria di serie B per quanto riguarda la sanità. Gli interventi, anche quelli del primo soccorso, devono essere garantiti anche nelle zone più remote. Alla luce dell’emergenza Covid-19 appare imprescindibile una profonda revisione dei presupposti, priorità, obiettivi, azioni contenuti nel Piano. I principi di efficienza e economicità che guidano l’azione delle aziende sanitarie non dovrebbero essere anteposti alla garanzia di efficacia del servizio sanitario pubblico, non giustificando tagli o carenze di servizi essenziali in aree poco popolate o difficilmente raggiungibili. La progressiva riduzione degli stanziamenti alla sanità pubblica rischierebbe di precludere l’accesso ai servizi sanitari ad una fascia sempre maggiore di popolazione costringendoli a rivolgersi a operatori privati a pagamento. L’assessore Coletto ha un grande opportunità: avere a disposizione risorse incredibili per riformare il sistema sanitario. I lavoratori che sono qui fuori e i cittadini chiedono un Piano di riorganizzazione del sistema sanitario, per un’Umbria che guarda al futuro. Vorremmo capire se c’è stato o ci sarà il confronto con i soggetti che operano nella sanità. Sarà importante capire la filosofia strategica per ricostruire una nuova offerta sanitaria per l'Umbria, per poi ragionare sulle singole sedi ospedaliere”.

L’assessore Luca Coletto ha replicato spiegando che “si stanno verificando  condizioni e strutture della sanità umbra per poi incontrare i portatori di interessi e cercare di raccogliere le indicazioni emerse. Dal 2011, quando è stata riformata la sanità umbra, molte cose sono cambiate. C’è stata una evoluzione nella gestione degli interventi, molti dei quali non richiedono più il ricovero. Le logiche di bilancio in realtà sono obbligate perché ci sono parametri nazionali che non possiamo ignorare, altrimenti saremmo sottoposti ad un piano di rientro ed all’introduzione della addizionale Irpef. Ho incontrato i lavoratori di Umbria salute che si trovano qui fuori. Cercheremo di trovare una soluzione, nel rispetto delle norme e della pianificazione. Non abbiamo intenzione di privatizzare la sanità e quello che è stato fatto in Veneto lo dimostra. Nei primi mesi del 2021 potremmo preadottare il nuovo Piano socio sanitario”.

Vincenzo Bianconi ha replicato chiedendo che “venga ridata dignità agli eroi della sanità, senza puntare sulle privatizzazioni. Spero che tra i soggetti che verranno incontrati ci saranno anche i rappresentanti della minoranza in questa Aula”.