109235295 2748979795339041 2453820183334913613 oLa Prima commissione, presieduta da Daniele Nicchi, si è riunita per l’illustrazione del Rapporto sugli Affari europei, del Programma legislativo annuale 2020 della Commissione Europea, della Relazione sullo stato di conformità dell'ordinamento regionale agli atti normativi e di indirizzo emanati dall'Unione Europea, oltre che del Rendiconto generale dell'Amministrazione regionale per l'esercizio finanziario 2019.

 

(UNWEB) Perugia,   – La Prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Daniele Nicchi, si è riunita in videoconferenza per l’illustrazione del Rapporto sugli Affari europei, del Programma legislativo annuale 2020 della Commissione Europea, della Relazione sullo stato di conformità dell'ordinamento regionale agli atti normativi e di indirizzo emanati dall'Unione Europea, oltre che del Rendiconto generale dell'Amministrazione regionale per l'esercizio finanziario 2019.

Il funzionario dell’Assemblea legislativa Ugo Carlone ha illustrato il PROGRAMMA DI LAVORO 2020 DELLA COMMISSIONE EUROPEA adattato per l’emergenza coronavirus. La Commissione ha confermato tutti gli impegni previsti e ha rivisto la tempistica di alcune azioni. Durante l’emergenza la Commissione ha adottato 291 tra decisioni e altri atti, tra cui il piano europeo per la ripresa (il RECOVERY FOUND) che prevede di sfruttare il bilancio dell’Ue, pari a 1850 miliardi, con il Next generation (750 miliardi provenienti dai mercati finanziari) e l’utilizzo del quadro pluriennale rinforzato per il 2021-2027. La Commissione vuole realizzare tutte le principali iniziative nell’ambito delle sei TEMATICHE del programma 2020: un Green deal europeo, un’Europa pronta per l’era digitale, un’economia al servizio delle persone, un’Europa più forte nel mondo, promuovere lo stile di vita europeo, un nuovo slancio per la democrazia europea. Il motore centrale del programma 2020 sarà cogliere le opportunità offerte dalla duplice transizione ecologica e digitale in un’ottica di equità. L’asse portante del programma lavoro 2020 è il GREEN DEAL europeo, inteso come nuova strategia di crescita per creare nuovi posti lavoro e un’Europa più competitiva, garantendo la neutralità climatica entro il 2050 e l’istituzione di  un patto europeo per il clima. Il Green deal è già cominciato con una tabella di marcia precisa con azioni in tutti i settori dell’economia, ma c’è la necessità di finanziamenti, di equità e giustizia. Tra gli altri obiettivi della Commissione c’è quello di arrivare ad un’Europa pronta per l’ERA DIGITALE, traendo il vantaggio maggiore dalla trasformazione digitale, con l’Ue che può diventare leader digitale in tutti i settori, garantendo un approccio umano, etico e basato sui valori. Altro obiettivo è un'ECONOMIA AL SERVIZIO DELLE PERSONE, puntando a conciliare sociale e mercato nella duplice transizione, anche se preoccupano ancora disoccupazione e povertà, diseguaglianze presenti e disparità regionali. 

Il direttore regionale Carlo Cipiciani ha poi illustrato gli altri atti. Il RAPPORTO SUGLI AFFARI EUROPEI mostra che in Umbria complessivamente la programmazione 2014-2020 ha attivato quasi 1,7 miliardi di euro: 928milioni al Piano di sviluppo rurale (Psr);  412 milioni di euro al Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr), visto che ai 356 milioni euro iniziali se ne sono aggiunti 56 per fronteggiare il sisma 2016;  237,5 milioni al Fondo sociale europeo (Fse); circa 115 milioni ai Pon Fesr-Fse e Programma YEI per istruzione e occupazione giovanile. Per quanto riguarda l’ATTUAZIONE dei programmi: dei 412milioni del FESR la quota di impegni a marzo è di 160milioni, con un totale in pagamento di 105milioni, quote che non collocano l’Umbria in cima alla classifica delle regioni del centro nord, ma che hanno permesso di cogliere i target previsti. Tutte le azioni sono state attivate ad eccezione di una che è stata soppressa con la riprogrammazione Covid (smart greed). Sull’attuazione complessiva pesa l’asse ‘sisma-2016’, di recente costituzione, legato a opere pubbliche che hanno processi di spesa e tempi particolari. Per il FSE, rispetto ai 237milioni attivati, si sono registrati impegni pari a 120 milioni e una spesa liquidata poco sotto i 70milioni. In questo caso si scontano ritardi nella partenza delle politiche sociali e per i notevoli cambiamenti istituzionali nella gestione degli interventi per l’occupazione, ora in fase di normalizzazione. Per questo si spera in un avanzamento spedito della spesa nei prossimi due anni. Il PSR ha conseguito i target in anticipo rispetto alle scadenze. L’ammontare dei pagamenti a fine 2019 è di oltre 428milioni, circa il 46 per cento del Psr. Per l'emergenza Covid la Commissione ha ampliato le possibilità di intervento dei fondi strutturali. Opportunità che la Regione Umbria ha colto con due proposte di RIPROGRAMMAZIONE che hanno consentito di attivare 108milioni di euro quale aiuto diretto alle imprese e ai cittadini: circa 53milioni del Fse e oltre 55 del Fesr. La programmazione in corso vedrà la Regione impegnata almeno fino al 2022, con la rendicontazione che probabilmente arriverà al 2023. 

Cipiciani ha poi fatto una prima illustrazione tecnica del RENDICONTO generale dell'Amministrazione regionale per l'esercizio finanziario 2019, sottolineando che sono stati conseguiti tutti gli obiettivi di gestione. La legge di bilancio prevede un contributo significativo delle regioni ai saldi di finanza pubblica a cui si aggiunge l’accordo nella conferenza Stato-Regioni in cui è stato definito l’obbligo per le Regioni di realizzare investimenti aggiuntivi. Inoltre è stato ridotto il finanziamento statale per il Tpl, che l’Umbria ha dovuto integrare con 7,3 milioni di euro. Anche per il 2019 i vincoli e le regole del pareggio bilancio hanno impedito l’iscrizione delle quote vincolate dell’avanzo di amministrazione. Nonostante tutto questo la gestione 2019 ha rispettato i vincoli sia per il saldo sul pareggio che per gli investimenti. Al termine dell’esercizio 2019 tutti gli indicatori di gestione hanno conseguito un risultato positivo. La Regione non ha fatto ricorso ad anticipazioni di cassa e ha conseguito un elevato grado di realizzo complessivo delle entrate. La lotta all’evasione fiscale ha portato al recupero di 39milioni di euro, di cui 23 della tassa automobilistica. La media dei tempi di pagamento dei fornitori è di 18,5 giorni, in anticipo rispetto ai termini di legge. Complessivamente la gestione è riuscita a rispettare gli equilibri di bilancio con un miglioramento di 9 milioni di euro rispetto alle previsioni. C’è stata una gestione prudente in materia di accantonamenti che sono oltre 200mln di euro. La spesa sanitaria è pari a 1,76 miliardi e rappresenta il 76 per cento delle spese registrate nel 2019. Per la prima volta nel 2019 la Regione ha registrato un saldo negativo nella mobilità sanitaria extraregionale.