116213164 2763994283837592 7411566963741613131 oApprovato all’unanimità il programma di lavoro della Commissione per le Riforme statutarie e regolamentari presieduta da Daniele Carissimi. Sarà un’attività con una doppia modalità e tempistica quella che sarà sviluppata dalla Commissione: apportare le modifiche che risultano urgenti, indispensabili e utili al buon funzionamento dell’Assemblea legislativa; lavorare all’attuazione delle riforme regolamentari e statutarie maggiormente incisive e che richiedono scelte politiche di ampio respiro.

 

(UNWEB) Perugia,  Apportare le modifiche che risultano urgenti, indispensabili e utili al buon funzionamento dell’Assemblea legislativa, e lavorare all’attuazione delle riforme regolamentari e statutarie maggiormente incisive e che richiedono scelte politiche di ampio respiro. Sarà un’attività con una doppia modalità e tempistica quella che sarà sviluppata dalla Commissione per le riforme statutarie e regolamentari che nella riunione di martedì 28 luglio ha approvato all’unanimità il programma di lavoro da avviare subito dopo la pausa estiva. Il presidente, Daniele Carissimi ha illustrato l’iter operativo dell’organismo cui spetta il compito di aggiornare la carta normativa fondamentale della Regione Umbria.

“Con il contributo di tutti i colleghi che hanno condiviso e integrato il programma di lavoro – ha spiegato Carissimi – approviamo un consistente e organico pacchetto di proposte di riforma statutaria e regolamentare che si pone l’ambizioso, ma necessario, obiettivo di rendere l’azione dell’Assemblea legislativa più moderna, efficace, efficiente e più aderente alle esigenze di una comunità regionale complessa e articolata. Un lavoro che porteremo avanti anche attraverso un attento confronto con la comunità regionale istituzionale, sociale ed economica” .

Primo impegno sarà quindi quello rivolto alla discussione e deliberazione delle modifiche allo Statuto e al Regolamento che risultano “urgenti, indispensabili e utili al buon funzionamento dell’Assemblea Legislativa”, con l’obiettivo di ridurre i tempi negli interventi e nelle decisioni dell’Aula e per una maggiore efficienza dei meccanismi decisionali. Si interverrà quindi su istituti, procedimenti e attività con l’intento di renderli più funzionali e produttivi.

Il secondo, più articolato e complesso lavoro della Commissione, riguarderà l’attuazione di tutte quelle riforme regolamentari e statutarie che richiedono “scelte politiche di ampio respiro e quindi la ponderazione comparativa di diversi interessi”. Questa seconda fase vedrà il coinvolgimento e la partecipazione dei soggetti sociali, dei portatori di interesse e dei rappresentanti istituzionali dei vari territori.

Il filo rosso che legherà l’attività dell’organismo sarà la verifica dell’effettiva aderenza alla realtà delle norme statutarie, dopo l’ultima corposa riforma del 2005. Si verificherà quindi la funzionalità e, soprattutto, l'efficacia e l'efficienza degli strumenti e delle prerogative stabiliti dallo Statuto e dal Regolamento.

Le questioni principali inserite nell’agenda di lavoro della Commissione: inserimento tra i principi fondamentali dello Statuto, del diritto di ciascuno a vivere in un ambiente salubre; riferimento nello Statuto ai Santi umbri quale parte dell'identità regionale; istituzione della figura dei consiglieri delegati cui potrebbero essere affidate temporaneamente alcune funzioni proprie dell’Esecutivo; previsione della figura del consigliere supplente che potrebbe sostituire temporaneamente un collega di lista nominato assessore; introduzione della figura del sottosegretario scelto tra i consiglieri eletti, quale organo di supporto al Presidente della Regione, ai singoli Assessori, e figura di raccordo tra il Presidente, l’Assemblea e la struttura regionale, e tra le istituzioni e gli organismi pubblici e privati.

Altra questione di rilievo, in agenda, sarà il cosiddetto ‘regionalismo differenziato’, che consenta l’adozione di ulteriori poteri e particolari forme di autonomia in capo alla Regione. Sempre nel rispetto dei criteri previsti dall’articolo 116 comma 3 della Costituzione, che ne circoscrive l’ambito applicativo, in linea con le delibere già assunte dalla Regione Umbria nel 2018 e prevedendo il referendum per far esprimere i cittadini umbri nel provvedimento.
Ed ancora, grande attenzione e rilancio degli istituti di partecipazione, rendere effettivo il diritto di accesso dei cittadini agli atti e la trasparenza del complesso delle attività della pubblica amministrazione. Saranno previsti confronti con Commissioni analoghe delle altre Regioni.

La Commissione verificherà infine lo stato di attuazione dello Statuto per valutare eventuali modifiche per migliorare la funzionalità dei testi legislativi, e analizzerà la normativa elettorale regionale riservandosi di elaborare nuove proposte in materia.