116846762 2764027297167624 1613689799419971603 o(UNWEB) Il consigliere regionale del Gruppo Misto, Vincenzo Bianconi, annuncia di aver inviato una lettera aperta alla Giunta di Palazzo Donini “in merito alla odissea del polo chimico Treofan, che è molto più di una singola crisi aziendale, ma una battaglia sul futuro economico dell’Umbria che soltanto uniti possiamo vincere”.

Secondo Bianconi “la vicenda Treofan non riguarda infatti soltanto i circa 150 lavoratori dell’azienda e le loro famiglie, ma rappresenta anche il banco di prova di quella che sarà la reazione della politica e della società umbra per eventuali future crisi aziendali. Una battaglia fondamentale di tutta l’Umbria, per i diritti e il futuro di migliaia di lavoratori e imprenditori dell’indotto di grandi gruppi industriali. Apprezzo molto lo sforzo unitario che tutte le forze politiche stanno portando avanti in questi giorni difficili per cercare di risolvere tale crisi, superando finalmente miopi opportunismi politici e ipocrite logiche di partito. Gli incontri congiunti dei parlamentari umbri appartenenti a diverse forze politiche che si sono tenuti in questi giorni rappresentano un primo passo positivo”.

Vincenzo Bianconi si dice “convinto che in questa fase servano lealtà, maturità, responsabilità e unità da parte di tutti per combattere una fondamentale battaglia comune. Come rappresentante dell’opposizione ribadisco che mi impegno a continuare a sollecitare con forza il ministero dello Sviluppo economico e l’intero Governo affinché continui ad attenzionare tale vicenda, cercando di risolverla con decisione, utilizzando tutti i possibili mezzi legali di pressione per pretendere correttezza e responsabilità da parte della proprietà. Chiedo tuttavia che anche la Giunta regionale non si limiti a sollecitare un intervento del Mise ma si attivi immediatamente, per quanto di propria competenza, con tutte le iniziative ritenute utili nei confronti dell’azienda stessa, in modo complementare rispetto al Governo”.

Bianconi ritiene dunque necessario “il contributo di ogni consigliere comunale, regionale, assessore e parlamentare di maggioranza o di opposizione. Credo - conclude - che soltanto una costante e ampia pressione sulla proprietà aziendale, proveniente da differenti attori istituzionali, possa dimostrare che vi è compattezza e determinazione nella difesa dei legittimi interessi dell’Umbria”.