117050336 2767357276834626 923306474745771016 oIl gruppo consiliare regionale del Partito democratico “smentisce la Lega sui conti in sanità: il presunto buco di bilancio da 10 milioni si è trasformato in un avanzo da 233mila euro”. I consiglieri regionali Pd rivendicano che “il modello di organizzazione del sistema sanitario che la Lega vuole mettere in discussione ha consentito negli anni all’Umbria di raggiungere livelli di eccellenza e stare sul podio nazionale per ben 7 anni consecutivi”. 

(UNWEB) Perugia,  – “Dal buco di bilancio di 10 milioni ad un avanzo positivo di 233mila euro. I numeri si fanno carico di smentire la Lega sui conti in sanità: prendiamo atto che il presunto buco di bilancio per oltre 10milioni, annunciato settimane fa dal senatore della Lega Briziarelli e ribadito dall’assessore regionale Luca Coletto, ha cambiato natura, portando il segno più davanti ai conti della Sanità umbra”. Lo evidenzia una nota del gruppo regionale del Partito democratico, che invita “la maggioranza a smettere di celare le proprie vere intenzioni in campo sanitario e di nascondere le proprie incapacità dietro presunte colpe del passato. Quel modello di organizzazione del sistema sanitario regionale che la Lega vuole mettere in discussione  - rivendicano i consiglieri Dem - ha consentito negli anni all’Umbria di raggiungere livelli di eccellenza, di stare sul podio nazionale per ben 7 anni consecutivi e di reggere gli effetti della pandemia nonostante l’assenza di indirizzi unitari”.

“Attribuire ogni responsabilità alle precedenti gestioni – proseguono Tommaso Bori, Michele Bettarelli, Simona Meloni, Fabio Paparelli e Donatella Porzi - non solo è un atteggiamento che i cittadini umbri hanno ormai imparato a conoscere a valutare bene, ma sembra essere l’alibi per smantellare un modello pubblico di eccellenza per favorire una maggiore privatizzazione dello stesso. Il sistema sanitario umbro non si migliora di certo attuando il piano di svuotamento e chiusura delle strutture e dei servizi sociosanitari, funzionale solo alla sanità privata. Nell’ultima settimana abbiamo appreso, non senza preoccupazione e sdegno, della prossima serrata notturna del punto di Primo soccorso e della radiologia di Città della Pieve, oltre che di numerosi punti di guardia medica che lavoreranno a turni ridotti e sotto organico, oppure che chiuderanno direttamente come a Scheggia-Pascelupo. Soltanto gli ultimi casi - continuano - in ordine di tempo che vanno a sommarsi ai tanti disagi vissuti quotidianamente dai cittadini umbri, a causa di un sistema sanitario regionale che non è ancora stato messo nelle condizioni di riprendere a pieno ritmo la propria attività dopo lo shock dell'emergenza dei mesi scorsi”. 

Il gruppo del Pd si dice “convinto che tutti questi ritardi ed inefficienze non siano casuali, ma frutto di una precisa scelta di campo, con la quale si punta ad indebolire la sanità pubblica per agevolare quella privata.  Il tema non è soltanto la riduzione della mobilità attiva, ma anche l'aumento della mobilità passiva con i pazienti che scelgono di curarsi altrove: serve tornare ad essere attrattivi anche fuori regione ma prima di tutto tra gli umbri, e soprattutto competitivi, grazie a servizi di qualità e punte di eccellenze che - concludono - potrebbero tornare ad essere parte essenziale di un’offerta sanitaria pubblica nazionale di cui andare fieri. Ma servono investimenti adeguati e attività di promozione mirate e qualificate che non vediamo all’orizzonte. Questo ci preoccupa molto e sarà oggetto della nostra battaglia politica dei prossimi mesi”.