BoriIl capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori, annuncia di aver inviato una lettera alla presidente della Terza Commissione, Eleonora Pace, per “avviare subito la trattazione della legge sui disturbi del neurosviluppo”. Per Bori “basta ritardi, l’Umbria aspetta una norma del genere”.

 

(UNWEB) Perugia,  “Avviare subito, alla prima seduta utile della Terza Commissione, la trattazione della proposta di legge a firma Bori–Bettarelli, relativa ai ‘Disturbi del neurosviluppo: normativa a sostegno dei pazienti e degli operatori sanitari’. Per questo ho inviato una lettera alla presidente della Commissione, Eleonora Pace”. È quanto dichiara il capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori, aggiungendo che “l’Umbria aspetta una legge del genere, la aspettano le associazioni, la aspettano i pazienti affetti da questo tipo di disturbi, la aspettano gli operatori sanitari coinvolti”. 

“La legge è stata depositata il 9 marzo – spiega Bori – ed è diventata urgente la sua approvazione. Il tema è decisamente sentito: lo testimonia anche l’appello lanciato dai genitori dell’orvietano riguardo alla non esigibilità del servizio di Neuropsichiatria infantile. L’ennesima dimostrazione della necessità di una legge regionale che si occupi di una tematica così importante, che vada a tutelare le fragilità di tantissime famiglie, dotando la regione di strutture e procedure idonee”. 

“Quello che chiediamo – prosegue Bori – è l’avvio della trattazione nella prossima seduta utile della Commissione, per riattivare il percorso di discussione attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori che possano rappresentare le istanze dei pazienti e dare un contributo affinché la Regione riesca a dotarsi di una legge partecipata e specifica. L’auspicio è che i ritardi non riguardino invece la volontà di ostracismo verso un provvedimento che non porta la firma della maggioranza. Sul bene degli umbri – conclude - non esiste maggioranza e minoranza, occorre superare gli steccati e la nostra volontà di andare in questa direzione è stata più volte dimostrata”.