pdf(UNWEB) "Nonostante le posizioni ufficiali, sottotraccia, i partiti del Centrodestra sono tutti convinti che la riduzione del numero dei parlamentari sarà una ferita tremenda per tutta la democrazia rappresentativa e soprattutto per l'Umbria che vedrà ridotti da 16 a 9 gli eletti nelle nostre circoscrizioni. Chiediamo agli elettori ed ai dirigenti del Cdx uno scatto di orgoglio ed un appello al NO deciso, netto e senza equilibrismi per cadere in piedi con qualsiasi esito delle urne", ha dichiarato Marco Sciamanna Presidente del Popolo della Famiglia Umbria.


"Alle teorie farlocche del Meno parlamentari = Meno corrotti, o Meno parlamentari = Più governabilità, rispondiamo con decisione che la classe dirigente di un paese si rinnova, non si riduce per renderla più efficiente", ha continuato Sciamanna ricordando anche i ridicoli risparmi che una tale riforma porterebbe al bilancio dello Stato (meno di 1€/anno per ciascun abitante).
"L'Italia ha già bocciato la riforma Renzi che voleva abolire il Senato, ora ci riprovano. L'Umbria respinga questo attacco alla Costituzione e ciascuno moltiplichi gli appelli a votare NO al referendum, è l'unico modo per non allontanare i cittadini dalla democrazia", ha concluso il Presidente del PdF Umbria auspicando che nessuno sottovaluti la posta in gioco del 20 e 21 settembre.