Porzi031120Il consigliere Donatella Porzi (Pd) annuncia la presentazione di una mozione in cui chiede “misure urgenti a sostegno dei cittadini deboli e svantaggiati in questa pandemia”. Per Porzi è necessario “tenere in considerazione le esigenze dei pazienti non Covid più fragili nella predisposizione delle misure di contenimento al Coronavirus, assicurando loro continuità assistenziale e tutela del diritto alla salute”.

(UNWEB) Perugia, –“Tenere in considerazione le esigenze dei pazienti non Covid più fragili, come pazienti cronici e oncologici, nella predisposizione delle misure di contenimento al Coronavirus, assicurando loro continuità assistenziale e tutela del diritto alla salute”. È la richiesta della consigliera regionale del Partito democratico, Donatella Porzi, in una mozione relativa a “misure urgenti a sostegno dei cittadini deboli e svantaggiati in questa pandemia”.

“È evidente un progressivo peggioramento della pandemia, anche alla luce dell’indice RT dell’Umbria, attualmente pari a 1,67 – spiega Porzi – e tale situazione ha reso evidente la necessità di programmare e realizzare in modo efficace il rafforzamento del sistema sanitario regionale, sia sul versante dell’assistenza territoriale che sul versante dell’assistenza ospedaliera. Un obiettivo che è condiviso trasversalmente dalle forze politiche, richiesto dai sindacati e da tutte le categorie dei lavoratori della sanità. Serve dunque uno sforzo bipartisan affinché la progressione della pandemia e l’imminente applicazione di nuove misure non determinino ulteriori regressioni, discriminazioni o isolamenti di cittadini in condizioni di disabilità, fragili o portatori di patologie croniche”.

“È dunque opportuno adottare tutte le tecniche di telemedicina – prosegue Donatella Porzi – per assicurare un adeguato sostegno economico e assistenziale, anche a livello domiciliare, ai lavoratori fragili, alle persone con disabilità e ai rispettivi familiari e prevedere interventi mirati per non isolare ulteriormente bambini, ragazzi e persone con disabilità, potenziando l’assistenza sociosanitaria domiciliare nell’ottica di prevenire e assistere in sicurezza, consentendo anche a chi svolge attività domiciliare di usufruire di test rapidi a tutela sia della propria salute che di quella dell’utenza”.