Pepucci Melasecche(UNWEB) Discussa, durante la seduta odierna di question time dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, l’interrogazione a risposta immediata presentata dai consiglieri Francesca Peppucci e Daniele Carissimi (Lega) relativamente ai “Centri per la revisione delle bombole a metano in fibra di carbonio tipologia cng-4”.

L’atto ispettivo, illustrato da Francesca Peppucci, chiede all’Esecutivo di Palazzo Donini di “spiegare le ragioni per le quali i collaudi non sono garantiti nella Regione Umbria, costringendo molti cittadini a recarsi altrove, fuori dal territorio regionale umbro, come Marche e Toscana. Le bombole in fibra di carbonio devono essere sostituite dopo 20 anni di esercizio e la prima revisione viene effettuata dopo 4 anni dalla data di immatricolazione, mentre le successive ogni 2 anni. Le officine di installazione, che già eseguono il controllo degli altri tipi di bombole, non possono eseguire la revisione delle bombole in fibra di carbonio classificate come bombole di Tipo 4 e in Umbria non è prevista la possibilità di effettuare revisioni per questa tipologia di bombole. I cittadini sono così costretti a recarsi fuori regione per eseguire i controlli, con spese elevatissime e perdita di tempo, situazione che penalizza l’Umbria nell'utilizzo del metano come carburante ecologico”.

L’assessore Enrico Melasecche ha risposto che “il problema purtroppo esiste, in molte auto si è passati dall’acciaio alla fibra di carbonio, con bombole che pesano molto meno, ma la normativa prevede la revisione ogni due anni dopo i primi quattro. Chi opta per carburante non inquinante invece di essere favorito deve recarsi in altre regioni, con costi molto elevati solo per la revisione delle bombole. Stiamo interessando il Ministero dei trasporti affinché gli umbri paghino solo il bollettino previsto dalla normativa. Abbiamo scritto a Motorizzazione e Ministero, appena avremo la risposta gliela comunicherò”.