Il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) annuncia di aver inviato una lettera alla presidente della Giunta, Tesei nella quale chiede di valutare “la ripresa degli allenamenti all'aperto per gli under 18”. Per Fora “l’attività sportiva all’aperto è certamente positiva per la salute e il benessere dei bambini e dei ragazzi”.
(UNWEB) Perugia, – “Ho inviato questa mattina una lettera alla presidente della Regione, Donatella Tesei, sollecitandola a rivedere insieme al Cts regionale l’ordinanza numero 77 del 4 dicembre 2020 in riferimento alla possibile ripresa dell’attività di base degli sport di contatto per bambini e ragazzi, relativamente allo svolgimento degli allenamenti all’aperto e in forma individuale, nel rispetto delle norme di distanziamento e delle altre misure di cautela”. È quanto dichiara il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria).
“L’ordinanza – spiega Fora - ad oggi prolunga fino ad almeno il 15 gennaio 2021 l’impossibilità dello svolgimento degli allenamenti all’aperto per gli sport di contatto. Una previsione molto restrittiva non prevista dalle normative nazionali ne per le regioni classificate come zone gialle ne per le regioni in zona rossa. Ho ricevuto tantissime sollecitazioni di famiglie ed associazioni sportive e mi sento di condividerle in considerazione della preoccupazione per il benessere psico fisico dei ragazzi. Ritengo che, per quanto di mia conoscenza, le associazioni sportive e i centri aggregativi della nostra regione, questa estate, hanno messo in opera tutte le indicazioni contenute nelle linee guida di settore per il contrasto all’emergenza covid19. E questo anche grazie ai provvedimenti nazionali e regionali”.
“L’attività sportiva all’aperto – prosegue Fora - è certamente positiva per la salute e il benessere dei bambini e dei ragazzi, aumenta le difese immunitarie e migliora anche il loro stato di salute psicofisica. Nelle lettera – conclude - invito la Presidente ad un ulteriore approfondimento con il Cts regionale per consentire la ripresa delle attività di allenamento. Eventualmente anche prescrivendo, se necessario, indicazioni più restrittive o di maggior tutela rispetto alle linee guida nazionali”.