131210293 2884834648420221 7702547009202864713 nIl consigliere regionale Valerio Mancini (Lega) annuncia la presentazione di una mozione “per consentire ai cacciatori di uscire dal proprio comune a Santo Stefano”. Per Mancini la norma attuale “penalizza ulteriormente anche i cacciatori, che già negli ultimi mesi hanno subito pesanti restrizioni”.

 

(UNWEB) Perugia,  – “Consentire ai cacciatori di uscire dal proprio comune a Santo Stefano”. È quanto dichiara il consigliere regionale Valerio Mancini (Lega) annunciando la presentazione di una mozione “sottoscritta anche dai colleghi della Lega Stefano Pastorelli, Daniele Carissimi, Paola Fioroni, Daniele Nicchi e Francesca Peppucci”.

“Le recenti disposizioni governative contenute nel decreto legge 158 del 2 dicembre 2020 – spiega Mancini - stabiliscono il divieto di uscire dal proprio comune di residenza nelle giornate di venerdì 25, sabato 26 dicembre 2020 e venerdì 1 gennaio 2021. Una decisione che penalizza ulteriormente anche i cacciatori, che già negli ultimi mesi hanno subito pesanti restrizioni. Per questo ho depositato una mozione che impegna la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo nazionale al fine di consentire l’esercizio venatorio all’interno di tutto il territorio dell’Atc di competenza e non soltanto entro i confini del proprio comune di residenza, nel giorno di sabato 26 dicembre 2020”.

“Nelle giornate di venerdì – prosegue Mancini - si osserva il silenzio venatorio, che impone di non praticare la caccia nell’intero territorio nazionale. Pertanto si tratterebbe di effettuare una deroga esclusivamente per il giorno di Santo Stefano. Nel mese in cui l’Umbria è stata classificata come zona arancione, l’attività venatoria è stata sottoposta a misure restrittive che in molti casi ne hanno totalmente impedito la pratica. È opportuno – conclude - che questo Governo mostri buonsenso e consenta ai cacciatori, che svolgono un’attività all’aria aperta e lontano da ogni possibilità di assembramenti e contagio, di uscire dal proprio comune, poiché l’obiettivo primario rimane sempre quello di arginare gli ingenti danni alle culture provocate dalla fauna selvatica”.