(UNWEB) L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso oggi, nella seduta di Question time, l’interrogazione a risposta immediata con cui Paola Fioroni e Stefano Pastorelli (Lega) chiedevano chiarimenti alla Giunta circa le “misure adottate dalla Regione a sostegno della cultura, dei beni culturali e del turismo a seguito dell’emergenza Covid 19”.
Illustrando l’atto ispettivo, Paola Fioroni ha evidenziato che “il settore culturale e turistico, secondo gli indirizzi del Mibact, comprende la cura, la gestione e la fruizione dei beni culturali, storici, artistici, architettonici e archeologici ben presenti nella nostra Regione, ma anche la gestione di teatri, cinema, la promozione turistica del territorio, del sistema degli agriturismi, agenzie di viaggio e tour operator. A causa dell’effetto dei Dpcm emanati molte famiglie, società, associazioni e aziende di questi settori versano in gravi difficoltà economiche. L’Umbria è la regione italiana con la maggior diffusione di musei sul territorio: se ne possono contare 175, praticamente uno ogni 5mila abitanti, con circa 1milione e 666 mila visitatori l’anno. Nonostante l’importante dotazione culturale, le politiche regionali sino ad oggi intraprese non hanno saputo tradurre questo grande potenziale in quel valore aggiunto di ricchezza economica per gli umbri. Basti pensare che secondo recenti stime, il sistema produttivo culturale e creativo (tutto il settore legato alle industrie culturali, alle imprese creative, al patrimonio storico artistico, allo spettacolo, agli eventi, alle arti visive) pesa in Umbria il 5,1 per cento sul totale dell’economia in termini di valore aggiunto (per un ammontare che sfiora il miliardo di euro) e per il 5,6 per cento in termini di occupazione, contando oltre 21mila addetti in 4mila imprese. Senza dimenticare l’indotto di grandi dimensioni che ha bisogno di ripartire al più presto. Questi sono dati sicuramente non trascurabili, ma ben lontani dal potenziale, per una regione che voglia davvero qualificare il proprio modello di sviluppo spingendo sulla leva della cultura”.
L’assessore Paola Agabiti ha risposto che “la valorizzazione dell’offerta turistica e culturale costituisce un asse strategico per alimentare un circolo virtuoso che ha un’oggettiva valenza economica e sociale. L’emergenza coronavirus ha messo in crisi la sopravvivenza delle imprese della cultura e del turismo con pesanti ripercussioni sull’occupazione. Già prima dell’emergenza la Giunta ha garantito maggiori risorse per questi settori. Le leggi a sostegno di musei, biblioteche, spettacolo, bandi e cori, e manifestazioni storiche sono passate da uno stanziamento di 646mila euro nel 2019, a 1milione 981mila euro nel 2020, più che triplicando lo stanziamento. Per la cultura abbiamo istituito un fondo di garanzia gestito da Gepafin di 400mila euro per le associazioni culturali e sportive, che hanno a disposizione anche un fondo conto interessi, con un limite massimo di 20mila euro ad associazione. Una seconda linea di intervento è legata alla riprogrammazione dei fondi europei. Per il Fesr abbiamo aumentato la dotazione finanziaria per cultura e turismo rafforzando le azioni di promozione turistica con 5 milioni di euro, e 4milioni per rendere fruibili i nostri attrattori culturali. Con l’Fse ci sono un milione 400mila euro per tirocini in cultura e turismo. Nei 98,6 milioni di euro dell’Fsc abbiamo destinato 12milioni per turismo e cultura, 2,4 milioni per ulteriori per tirocini e formazioni. Finanziamenti importanti che si aggiungono ai 5milioni di euro per la Flim commission che potranno avere significative ricadute sul comparto. La terza linea di intervento è con bandi e avvisi pubblici per sostenere l’offerta culturale e l’attrazione turistica: un avviso di 1,4 milioni per i comuni per valorizzare l’offerta territoriale e i servizi; per il sostegno al capitale circolante delle imprese ricettive c’è un bando per 8,6 milioni di euro. Il bando per l’area del cratere dà un milione e mezzo alle imprese del settore. Per le agenzie di viaggio è stato concesso un contributo a fondo perduto di mille e 700 euro, mentre per le guide turistiche il contributo è di mille e 500 euro. Inoltre la Regione è stata la prima a supportare il settore con una campagna di comunicazione sulle tv nazionali, web e radio. In settimana ci sarà un ulteriore strumento di sostegno per questi settori”.
Nella sua replica Paola Fioroni si è detta “soddisfatta della risposta dell’Assessore. Sono convinta che il processo innescato per sostenere questi settori potrà continuare a dare risposte alle esigenze del nostro tessuto economico”.