michele bettarelli pd 2Il consigliere Michele Bettarelli (Partito democratico) sollecita l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, a rispondere all’interrogazione, presentata a giugno, relativa all’accordo Umbria-Toscana sulla mobilità sanitaria. Per Bettarelli si tratta di “un silenzio singolare e preoccupante quello che circonda quest’atto che chiede nei fatti chiarezza sull’esistenza di un accordo in tema di sanità che riguarda milioni di euro ma su cui l’assessore pare non voler rispondere”.

 

(UNWEB) Perugia, “Un silenzio singolare e preoccupante, quello che circonda quest’atto, che chiede nei fatti chiarezza sull’esistenza di un accordo in tema di sanità che riguarda milioni di euro ma su cui l’assessore Coletto pare non voler rispondere”. Lo dichiara il consigliere Michele Bettarelli (Partito democratico), facendo riferimento all’accordo sulla mobilità sanitaria tra Umbria e Toscana e all’interrogazione da lui presentata nel giugno scorso.

“Le notizie di questi mesi – spiega Bettarelli - ci dicono di un numero importante di cittadini che, anche a seguito dello stop dei servizi di diagnostica non urgente praticato dal sistema sanitario regionale pubblico, si sono dovuti rivolgere a centri di diagnostica con sede in territori toscani confinanti. Per questo lo scorso 25 giugno ho presentato una interrogazione all’assessore alla Sanità, Luca Coletto, sullo stato dell’accordo in tema di mobilità sanitaria, fra Umbria e Toscana; un accordo in cui sono svariati i milioni di euro a ballare e che ad oggi sembrerebbe non esistere”.

“Ho chiesto – specifica il consigliere Pd - se l’assessore fosse a conoscenza di quanto sta accadendo; se fosse in corso o definito un nuovo accordo per la gestione della mobilità sanitaria tra Umbria e Toscana e se questa mobilità fosse a carico del servizio sanitario umbro e a quale titolo. Ho chiesto anche se non ritenesse utile potenziare le strutture esistenti nel nostro sistema regionale, sia di natura pubblica che privata, così da riuscire a soddisfare, in Umbria, le necessità dei nostri concittadini. Purtroppo a sei mesi dalla presentazione di questa interrogazione, dopo due lettere di sollecito inviate al presidente dell’Assemblea legislativa, Marco Squarta, che prontamente le ha trasmesse alla Giunta, ancora nessuna risposta è arrivata dalla Regione Umbria. Ad oggi quindi mi chiedo: in che modo i cittadini umbri potranno avere una risposta?”.