138023363 2909216332648719 9133215656483862328 o(UNWEB)Dopo le comunicazioni della presidente della Giunta, Donatella Tesei, sull’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covd-19 e l’intervento del portavoce delle opposizioni, Fabio Paparelli (Pd) (https://tinyurl.com/y3r67yh7 (link is external) ), nell’Aula di Palazzo Cesaroni sono state illustrate quattro proposte di risoluzione, una a firma dei capigruppo di maggioranza ed altre tre da consiglieri della minoranza. Il dibattito ed il voto sui documenti presentati avverrà alla ripresa dei lavori dell’Aula prevista per ore 14.

PROPOSTE DI RISOLUZIONE ‘MINORANZA’

Nella prima proposta, illustrata dal capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori e firmata insieme a Thomas De Luca (M5S), Andrea Fora (Patto civico), Vincenzo Bianconi (Gruppo misto), Michele Bettarelli, Simona Meloni, Fabio Paparelli e Donatella Porzi (Pd), si chiede alla Giunta regionale, “la convocazione, entro il 23 gennaio, di una seduta dell’Assemblea legislativa, prima della riapertura delle scuole secondarie di secondo grado, in cui l’Esecutivo presenti il Piano di rientro a scuola come fatto da altre Regioni; Discutere, nel corso della seduta, del Piano vaccinale ed il Piano assunzioni, nonché presentare un cronoprogramma rispetto all’approvazione del nuovo piano sanitario ed il nuovo piano pandemico; Convocare entro la prima decade di febbraio la Conferenza regionale dell’economia e del lavoro, dove sono rappresentate tutte le componenti produttive, sociali, sindacali, economiche, Università, oltre alle componenti istituzionali dell’Umbria per analizzare la grave situazione economica e le possibili soluzioni di rilancio nel medio e lungo termine; La trattazione delle proposte e dei progetti regionali da inserire nel Pnrr (Piano nazionale resilienza e rilancio).

La seconda proposta, firmata da Tommaso Bori (capogruppo Pd), riguarda la ‘Parificazione dei medici in formazione specialistica per il riconoscimento del bonus Covid 19 e per la vaccinazione’. Bori, nell’illustrazione ha rimarcato quanto queste figure siano state “importanti lavorando senza sosta, coprendo anche carenze del sistema sanitario in termini di organico e andando oltre rispetto a quanto richiesto da contratto”. Alla Giunta regionale viene chiesto di “Stanziare le necessarie risorse per prevedere una pianificazione del trattamento riguardante il ‘bonus Covid’ a qualsiasi altra figura professionale si sia adoperata durante i mesi di emergenza, inclusi i medici in formazione specialistica, impegnati a fronteggiare con dedizione e professionalità l’emergenza sanitaria per offrire la migliore assistenza possibile alla popolazione; Ricomprendere i medici in formazione specialistica tra le figure sanitarie che devono ricevere il vaccino contro il Covid in maniera prioritaria al pari dei loro colleghi che lavorano negli stessi servizi e reparti”.

La terza proposta di risoluzione, firmata da Thomas De Luca (M5S), Tommaso Bori (Pd), Fabio Paparelli (Pd), Vincenzo Bianconi (Pd), Andrea Fora (Patto civico), Simona Meloni (Pd), Michele Bettarelli (Pd), Donatella Porzi (Pd), illustrata da De Luca, prevede iniziative a sostegno di una campagna di sensibilizzazione per la vaccinazione in Umbria. Nello specifico mira a “Promuovere azioni volte alla sensibilizzazione e al sostegno di una campagna di comunicazione sui vaccini anti Covid che veda l’esposizione in prima persona, su base volontaria, oltre che dei rappresentanti dell’Assemblea legislativa, anche dei componenti della Giunta regionale, cercando anche il coinvolgimento dei maggiori rappresentanti nazionali dei rispettivi partiti, con azioni e iniziative mediatiche massicce che coinvolgano i social network, gli organi di informazione ed ogni tipo di pubblicità ritenuta utile”.

PROPOSTA RISOLUZIONE ‘MAGGIORANZA’

Il documento è stato illustrato da Eleonora Pace (capogruppo FdI), firmato anche dagli altri capigruppo Stefano Pastorelli (Lega), Roberto Morroni (FI) e Paola Agabiti (Lista Tesei). Impegna la Giunta “a rinnovare in maniera forte al Governo nazionale l’istanza di riconoscimento del bonus Covid agli specializzandi e in caso di ulteriori risposte negative ad avviare un percorso di ricognizione al di fuori del fondo sanitario regionale al fine di stanziare come Regione Umbria le risorse necessarie per il bonus covid”. Pace ha ricordato che l’atto nasce “da una audizione che si è svolta in Terza commissione, alla presenza dell’assessore Coletto e del direttore Dario, con i rappresentanti dell’associazione specializzandi dell’Università di Perugia. In quella occasione è emersa la necessità di estendere anche agli specializzandi la gratificazione economica corrisposta dalla Regione Umbria a tutti gli altri lavoratori della sanità che hanno affrontato il covid. Anche perché è stato fondamentale l’impegno fornito con dedizione e professionalità dai medici in formazione specialistica. Una scelta già fatta da alcune regioni. L’assessore Coletto si era già speso in Commissione al fine di sollecitare il Governo al riconoscimento su scala nazionale del bonus anche per gli specializzandi, non trovando però riscontro in merito. L’auspicio è che si possa convergere in una risoluzione unitaria”.