138551728 2909186219318397 44805880098385365 oL’Assemblea legislativa dell’Umbria ha rinviato in Commissione la mozione proposta dal consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) per la “riperimetrazione dell’area Parco Monte Cucco” con cui chiedeva l’impegno della Giunta regionale ad “attivare tutte le procedure ancora necessarie per riuscire a dare seguito alle richieste unanimemente avanzate negli anni dalle quattro amministrazioni locali interessate dall’area del Parco”.

 

(UNWEB) Perugia, – L’Assemblea legislativa dell’Umbria, su proposta del capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli, che ha trovato l’assenso dello stesso promotore della mozione, Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) ha rinviato in Seconda Commissione l’atto concernente la ‘riperimetrazione dell’area Parco Monte Cucco’ che mirava ad impegnare la Giunta regionale ad “attivare tutte le procedure ancora necessarie per riuscire a dare seguito, entro i primi mesi del 2021, alle richieste unanimemente avanzate negli anni dalle quattro amministrazioni locali interessate dall’area del Parco del Monte Cucco che, pur salvaguardando pienamente e con determinazione la ricchezza naturalistica del territorio, intendono farne anche elemento di valorizzazione e sviluppo delle comunità locali”.

Illustrando l’atto in Aula FORA dopo aver ricordato l’approvazione, della legge ‘11/2012’, di iniziativa bipartisan, circa la ‘Ridefinizione delle aree contigue alle Aree naturali protette’, che all’articolo 2 prevede il procedimento per la ridefinizione dell'area contigua all'Area naturale protetta Parco del Monte Cucco’, ha sottolineato come nel 2015 la Regione ha completato la procedura di Vas nell’ottobre di quell’anno. “Le Amministrazioni dei quattro Comuni della Fascia Appenninica hanno prodotto un documento unitario di proposta di modifica e miglioramento del Piano di Gestione del Parco regionale del Monte Cucco. Al primo punto vi è l'indicazione di rivedere i limiti dell'area parco e la modifica e/o eliminazione dell'attuale Area contigua. Tale richiesta fu accolta dalla Regione che ha invitato le Amministrazioni comunali a predisporre una proposta di ridefinizione della zonizzazione del Parco. Dopo diversi incontri informali è stata prodotta una proposta di modifica della zonizzazione del Parco e una eliminazione/riperimetrazione dell'Area contigua che soddisfa le necessità di tutti i soggetti coinvolti, perché è chiaro ed evidente che nessuno ha interesse a intaccare la straordinaria ricchezza naturalistica di quel territorio che anzi va pienamente valorizzata come elemento di attrazione turistica e di sviluppo economico. Ma in questi 8 anni, nonostante le amministrazioni locali abbiano approvato tutti gli atti consiliari necessari per procedere, la realtà dei fatti è che non si è riusciti ad approvare in via definitiva tale riperimetrazione e ridefinizione dell’area contigua. Un provvedimento molto atteso dalle comunità soprattutto per rilanciare lo sviluppo del territorio pienamente compatibile con l’area di pregio e il tesoro ambientale del parco, che può e deve diventare sempre più elemento strategico da valorizzare anche ai fini del ‘turismo dolce’ che è anche uno dei fattori su cui puntare certamente per il futuro della nostra regione. Sono necessarie politiche e strumenti che possano valorizzare uno sviluppo economico ambientale. Per alcune aree parco, negli anni, sono stati messi in campo più vincoli e che opportunità, limitazioni piuttosto che strumenti di sviluppo. Una delle aree più interessanti sia a livello paesaggistico che ambientale è indubbiamente quella del Monte Cucco, una realtà che negli anni ha mostrato potenzialità di sviluppo turistico e ambientale di rilievo”.

INTERVENTI:

Thomas DE LUCA (M5S): “Unitamente ad Andrea Fora (Patto civico), Vincenzo Bianconi (Misto) e Tommaso Bori (Pd), chiediamo di inserire un nuovo punto che andrebbe ad ampliare il dispositivo che mira a ‘rivedere il modello di governance dei parchi regionali promuovendo un nuovo paradigma per superare la paralisi amministrativa mettendo al centro le comunità locali ed i comuni in una programmazione chiara e definita per un alleggerimento dei procedimenti burocratici garantendo il contrasto alle logiche speculative a danno dell’ambiente’. I Parchi rappresentano, nel maggiore dei casi, scatole vuote che nel corso degli anni sono diventate, per chi ci vive, cavilli burocratici con il deserto per quanto concerne la promozione turistica e lo sviluppo economico in genere. Seppure in maniera embrionale, è importante quanto sta facendo in proposito il ministro Costa attraverso le Zea (Zone economiche ambientali)”.

Stefano PASTORELLI (Lega) “Si tratta di un argomento a noi caro. Rispetto al tema dei parchi e la loro valorizzazione, nel precedente Consiglio regionale abbiamo presentato un emendamento al Defr che mette l’accento sulla valorizzazione di questi temi. Per questo chiediamo che l’atto possa essere approfondito e partecipato in Commissione”.

Roberto MORRONI (Assessore regionale) “È un tema sul quale abbiamo rivolto uno sguardo attento e determinato. È importante l’avviamento di un processo di riforma per il sistema parchi dell’Umbria. Avendo superato i 20 anni di vita è il momento di sviluppare un bilancio per capire se sono stati centrati gli obiettivi. Si tratta di un bilancio insoddisfacente che permette di evidenziare lo scostamento tra finalità diverse, ma convergenti ed armonicamente unite: qualificare tratti di pregio della biodiversità, rendere questo elemento di attrazione turistica contribuendo a mettere in campo fattori per uno sviluppo economico più marcato. Nello scorso, mese di novembre abbiamo avviato incontri con gli Enti locali delle 7 aree parco dell’Umbria. Sono emerse evidenti criticità rispetto ai vincoli anche se talvolta essi hanno origini esterne. Il bilancio non è stato comunque positivo e quindi abbiamo dato il via ad un processo di riforma. A dicembre abbiamo dato luogo ad una riunione plenaria con i Comuni interessati arrivando alla condivisione dei seguenti obiettivi: riaffermare logica di visione di sistema parchi dell’Umbria; rivisitazione delle aree per capire la necessità di una riqualificazione; coinvolgimento strettissimo degli Enti locali quali protagonisti delle scelte; definizione della governance. A febbraio è prevista una nuova riunione plenaria in cui i Comuni presenteranno compilate schede di valutazione che l’assessorato provvederà a fare sintesi. L’obiettivo primario è quello di individuare criticità sulle quali concentrare lo sforzo riformatore per mettere in campo dinamiche per costruire percorso virtuoso. Entro i mesi di maggio/giugno arriveremo alla definizione di una proposta di riforma che approderà in questa sede per i passaggi previsti”.

D’accordo sulle linee tracciate dall’Assessore si è espresso Fora che ha anche accettato, dunque, di approfondire la sua proposta in Commissione. “Le aree parco – ha detto – rappresentano volàni importantissimi su cui ricostruire un pezzo di filiera dello sviluppo dell’Umbria. Necessario sarà un forte protagonismo delle comunità locali. Quello dell’area del Monte Cucco rimane comunque un tema che necessita di essere affrontato in tempi veloci, prima della riprogrammazione complessiva”.