164565766 10158956291469000 4979474399072053186 n (UNWEB) Perugia. "Un quartiere ecosostenibile al posto dell’ecomostro. Demolire il simbolo dell’infiltrazione mafiosa in Umbria e di un fallimento della urbanistica eccessiva del passato, con un progetto innovativo di riqualificazione urbana e di valorizzazione in chiave di sostenibilità di un quartiere ricco di storia e testimonianze. Un progetto che mette insieme una importante partnership pubblico-privata e vede in primo piano il ruolo chiave dell’Università e di Ater.

Ringrazio il sindaco Romizi e l’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia e l’Amministrazione comunale che hanno fortemente voluto questo progetto. Sono certo che la Presidente Tesei saprà poi fare di questa iniziativa una bandiera per l’Umbria, simbolo della legalità nella nostra Regione, della rigenerazione e della sinergia dei tanti attori pubblici e privati impegnati nel progetto che rappresentano, anche plasticamente, un segno del cambiamento che gli umbri ci hanno chiesto". Cosi l’on. Emanuele Prisco, deputato umbro di Fratelli d’Italia, che aveva portato il tema anche in Parlamento già ad inizio legislatura, a margine della conferenza stampa del Comune di Perugia in cui sono state presentate le proposte di adesione al programma ministeriale innovativo per la qualità dell’abitare del Comune di Perugia, con due interventi sul quartiere di Ponte San Giovanni. L’investimento previsto è di oltre 30 milioni di euro. La prima proposta è incentrata sul recupero e la valorizzazione del complesso in abbandono ex Palazzetti Margaritelli e del sito dell’ipogeo dei Volumni, l’altra sulla rigenerazione urbana del centro dell’abitato, con interventi sul patrimonio immobiliare e sulle infrastrutture.