(UNWEB) – Perugia- La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, in Umbria mostra un trend in aumento rispetto alle settimane precedenti, mentre l’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 9 dicembre è pari a 104: questi i dati del report elaborato dal Nucleo epidemiologico della Regione Umbria, aggiornato al 9 dicembre.

L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni aumenta attestandosi ad un valore di 1,56.

L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età conferma tassi superiori alla media regionale tra coloro che hanno età compresa tra 3-18 anni, con un trend in salita per i 6-13enni. I tassi si mantengono inferiori ai 50 casi per 100.000 abitanti solo tra gli ultra 64enni.

I Distretti sanitari dell’Umbria che hanno incidenza inferiore a 50 casi per 100.000 abitanti sono: Valnerina, Alto Chiascio e Media Valle del Tevere. Complessivamente si osserva un aumento in tutti i distretti.

Si conferma il lieve aumento nell’impegno ospedaliero regionale (all’ 8 dicembre i ricoveri sono 51 ricoveri di cui 7 in terapia intensiva), mentre si registrano nella settimana 29 novembre- 5 dicembre 9 decessi.

“Nella nostra regione – ha detto l’assessore alla Salute, Luca Coletto – complessivamente il contagio rimane al di sotto della media nazionale, ma certo l’aumento dei casi sul territorio umbro e in particolare in tutte le province limitrofe, ci porta ad alzare la guardia. Un dato confortante è che dai campioni dei tamponi sequenziati, non è emerso nessun caso di variante Omicron”.

“Comunque il Comitato tecnico scientifico nel corso della riunione di oggi ha evidenziato che la variante Omicron rispetto alla Delta è più trasmissibile, causa in alcune situazioni malattia più severa, è più probabile reinfettarsi”.

Per il Cts quindi, rimane fondamentale insistere sulla necessità delle vaccinazioni con prima e terza dose – ha proseguito Coletto – utilizzare la mascherina negli ambienti chiusi e possibilmente Fp2 se troppo affollati, mentre sarebbe consigliabile anche all’aperto soprattutto quando c’è concentrazione elevata. La ventilazione dei locali e il distanziamento sono anche questi fattori da non trascurare.

“Per quanto riguarda le vaccinazioni – ha detto Coletto – in Umbria la quota dei resistenti al vaccino si è leggermente ridotta e si attesta al 5,5 per cento della popolazione over 50. Su questa fascia bisogna ancora insistere per far sì che si riesca a far penetrare in tutti i cittadini il messaggio dell’importanza della vaccinazione come forma di protezione anche per i soggetti fragili”.

Dalla fine del mese in Umbria si avvierà la vaccinazione dei bambini dai 5 agli 11 anni: “Per organizzare al meglio la vaccinazione di questa fascia di età – spiega l’assessore Coletto - la Regione ha convocato per i primi giorni della prossima settimana, il comitato pediatrico. In Umbria l’arrivo dei vaccini per i bambini è previsto per il 22 di dicembre e si organizzeranno degli hub vaccinali pediatrici in modo da separare i luoghi in cui si vaccinano i bambini, dai punti vaccinali per adulti. La società italiana di pediatria – ha aggiunto – ha reso noto che i pediatri stanno vedendo crescere nei reparti forme di covid severo nei bambini, con il rischio di long covid. Non bisogna quindi, aver timore di vaccinare i propri figli, ma forse bisogna preoccuparsi per evitare che si possano infettare con un virus che può lasciare dei sintomi per lungo tempo. Non dimentichiamo comunque, che i bambini incominciano ad essere bersaglio del virus e che in Umbria complessivamente sinora si sono positivizzati 5.100 bambini tra i 5 e gli 11 anni”.

Concludendo l’assessore ha detto che il Cts nella seduta odierna ha focalizzato l’attenzione sul mondo della scuola dove si sta rilevando un incremento dei casi.

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