Puletti Morroni(UNWEB) L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata con cui i consiglieri regionali Manuela Puletti e Valerio Mancini (Lega) chiedevano chiarimenti sugli “Intendimenti della Giunta regionale riguardanti l'ambito territoriale di caccia n. 3 (Provincia di Terni)”.

Illustrando l’atto in Aula, Puletti ha chiesto di “fare sì che l’Atc 3 torni a svolgere, in un clima di fiducia e operosità, i compiti assegnati dalla normativa regionale, nel rispetto delle istituzioni e degli operatori del settore. La situazione che si è creata in quell’Ambito, anche alla luce della sentenza che ha respinto il ricorso di alcuni amministratori dell’Atc, volto ad evitare il risarcimento dei danni erariali causati dalla loro gestione, è complessa e inficia una corretta e trasparente gestione amministrativa dell’organismo e coinvolge anche la Regione, che nell’Ambito ha tre propri rappresentanti. Dalla sentenza emerge che gli amministratori dell’Atc non devono rendere conto solo ad alcune associazioni o categorie di come spendono soldi pubblici, ma a tutti i cittadini. Inoltre alcuni membri dell’Atc hanno ricevuto il loro incarico prima dell’insediamento di questa Giunta. Serve intervenire”.

L’assessore Roberto Morroni ha risposto che “la Regione attua un controllo sugli atti del comitato di gestione dell’Atc. Il dipartimento regionale a dicembre ha chiesto al presidente dell’Atc 3 di rimuovere la causa di incompatibilità mediante l’estinzione del debito individuato dalla sentenza. A gennaio il presidente ha comunicato di aver provveduto al pagamento mediante bonifico bancario degli oltre 2mila euro previsti dalla sentenza di condanna. Pertanto la causa di incompatibilità è stata rimossa con l’estinzione del debito. Inoltre è è emerso che l’Atc 3 ha agito nel rispetto delle norme e delle sue competenze”.

Nella replica Mancini ha detto che “c’è la legge e ci sono regolamenti. Però poi c’è l’aspetto politico. La sentenza della Cassazione ha stabilito la natura pubblicistica dei fondi Atc. Politicamente è venuto meno il rapporto di fiducia perché si è messa in imbarazzo la politica, l’assessorato e questo consiglio. I vertici dovevano dare le dimissioni. Il mondo venatorio non l’ha presa bene. La politica deve cercare di cambiare coloro che, al di là del rispetto delle norme, non hanno più un rapporto di fiducia con il mondo venatorio”.