(UNWEB) “Il Comune di Cannara è stato escluso dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2022–2027 in maniera arbitraria, nonostante la recente chiusura di importanti realtà industriali, con la conseguente ripercussione in termini occupazionali e di impoverimento del tessuto sociale ed economico”. Così la consigliera regionale del Partito democratico, Donatella Porzi, che ha presentato una interrogazione “per conoscere il motivo dell’esclusione di Cannara da questo tipo di aiuti”.

“Il Trattato dell’Unione europea, all’articolo 107, considera – spiega Porzi – gli aiuti concessi dagli Stati incompatibili con il mercato comune, in quanto falsano la concorrenza favorendo talune imprese o talune produzioni a scapito di altre. Lo stesso articolo prevede deroghe a questa norma, in materia di aiuti destinati a favorire lo sviluppo economico delle regioni ove il tenore di vita sia anormalmente basso, oppure si abbia una grave forma di sottoccupazione. Altra deroga è quella di aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività e regioni economiche, sempre che non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse. La Commissione europea, per il periodo di programmazione 2022-2027, ha adottato il 19 aprile 2021 gli Orientamenti in materia di aiuti di Stato. Per l’individuazione delle aree ammissibili alla deroga di cui all’art. 107.3, le cosiddette ‘zone c non predefinite’, il Dipartimento per le politiche di coesione della presidenza del Consiglio dei Ministri, ha trasmesso nel mese di giugno 2021 al coordinamento tecnico interregionale ‘Aiuti di Stato’ la proposta tecnica di riparto del massimale di copertura assegnato all’Italia (9,99% della popolazione italiana), quale base di confronto e discussione con le Regioni e Province Autonome. Per l’Umbria, la Conferenza delle Regioni ha approvato la ripartizione del plafond totale, confermando l’ammontare per l’Umbria di 405mila abitanti”.

“Le decisioni dell’Umbria – prosegue Porzi – sono di comuni contigui purché costituiscano bolle di 100mila abitanti, come deciso dalla Giunta regionale. Proprio l’Esecutivo, dunque, ha individuato i comuni meritevoli di questi aiuti: Bastia Umbra, Bettona, Campello sul Clitunno, Cascia, Castel Ritaldi, Cerreto di Spoleto, Citerna, Città di Castello, Collazzone, Deruta, Foligno, Fossato di Vico, Gualdo Cattaneo, Gualdo Tadino, Gubbio, Marsciano, Montefalco, Monteleone di Spoleto, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Nocera Umbra, Norcia, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Piegaro, Poggiodomo, Preci, Sant'Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Spoleto, Trevi, Umbertide, Vallo di Nera, Narni, San Gemini, Terni (per parte del territorio, individuata come aggregazione continua di sezioni di censimento della popolazione, Istat 2011)”.

“Tra i criteri adottati per l’individuazione delle zone – conclude la consigliera Porzi - si sono presi in esame le Aree di crisi industriale complessa, l’Area di crisi della ex Merloni; l’Area di crisi Terni – Narni, le Aree di crisi non complessa, l’Area Cratere del terremoto 2016, le Aree ex siti Enel presenti in Umbria. Appare dunque incomprensibile che il Comune di Cannara, a differenza dei Comuni con esso confinanti e contigui, non sia stato ricompreso nelle zone meritevoli di beneficiare di tali contributi considerata anche la recente chiusura di importanti realtà industriali con la conseguente ripercussione in termini occupazionali e di impoverimento del tessuto sociale ed economico”.