274551435 262164699430343 8277099818212172693 n(UNWEB) La Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini, dopo aver deliberato nella precedente riunione, con il sì dei commissari di maggioranza e la non partecipazione al voto da parte di quelli di minoranza, l’articolato della proposta di legge promossa dal gruppo Lega (prima firmataria Paola Fioroni), ha dato il via libera, oggi, completo anche della norma finanziaria, all’atto che prevede modificazioni ed integrazioni alla legge regionale 10/2014 ‘Testo unico in materia di commercio’.

Sostanzialmente, l’iniziativa legislativa, come la stessa prima firmataria Paola Fioroni ha spiegato, se approvata dall’Aula, consentirà ai Comuni di contemperare il libero commercio con motivi imperativi di interesse generale quali le ragioni di salute pubblica, la tutela dei consumatori e la protezione dell'ambiente urbano per garantire l’autonomia territoriale nella definizione dell’assetto di regolamentazione nel commercio. Le modifiche mirano sostanzialmente ad inserire disposizioni più puntuali ed incisive nella normativa vigente a livello regionale, in ordine all’attuazione di quanto previsto in materia di commercio dalla Direttiva Bolkestein. Sulla proposta di legge si era espresso positivamente, in Commissione, anche l’assessore Michele Fioroni sottolineando, tra l’altro che, come principio, la norma è sostenibile poiché l’obiettivo è quello di intervenire in maniera chirurgica sulle cosiddette aree sensibili.

Nel corso di precedenti sedute erano stati approvati due emendamenti, uno di Paola Fioroni che riguarda la possibilità di prevedere per gli esercizi commerciali di vicinato, nelle aree considerate sensibili, un controllo preventivo e seguente da parte dell’Amministrazione comunale; l’altro di Stefano Pastorelli secondo il quale i Comuni possono procedere all’affidamento anche in favore di società specializzate in fiere e mercati in base al codice dei contratti pubblici, mediante valutazione comparativa per assicurare la migliore valorizzazione di mercati e fiere.

Bocciati invece due emendamenti di Thomas de Luca: il primo prevedeva che gli oneri aggiuntivi che i Comuni possono attualmente applicare rispetto agli oneri di urbanizzazione primaria sulle grandi aree commerciali, venissero destinati per i progetti vincolati alla riqualificazione delle aree marginali e dei centri minori; l’altro emendamento si riferiva direttamente alle aree marginali e ai centri minori e prevedeva che le risorse provenienti dagli oneri fossero prioritariamente spese per: il completamento della connessione banda larga, presidi sanitari di emergenza/urgenza (defibrillatori) per aree particolarmente distanti da strutture ospedaliere, indipendenza energetica (energie rinnovabili), dissesto idrogeologico.

Relatore unico, in Assemblea legislativa sarà il consigliere, capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli.

SCHEDA SINTETICA: Il progetto di legge mira ad integrare i principi e gli obiettivi della programmazione regionale in materia di commercio, inserendo un esplicito riferimento ai motivi imperativi di interesse generale e prevedendo dunque che il regolamento adottato dalla Giunta regionale avente ad oggetto la definizione dei criteri e delle modalità per l'attuazione di tali obiettivi debba essere adeguato anche nel rispetto dei motivi medesimi. Conseguentemente, viene integrata anche la disposizione che prevede la programmazione comunale, mediante l'inserimento di un esplicito riferimento ai motivi di interesse generale. Poiché la programmazione comunale deve essere attuata anche nel rispetto di quanto disposto dal regolamento regionale, viene stabilito che la programmazione comunale, secondo i nuovi principi inseriti, debba essere adottata successivamente all'adeguamento da parte della Giunta regionale del regolamento regionale. Le modifiche proposte si limitano a richiamare i principi dettati dalla normativa statale in materia di commercio e, conseguentemente, a prevedere il relativo adeguamento ai principi medesimi da parte della programmazione regionale e comunale in materia. Vengono così inserite disposizioni di mera natura ordinatoria che non determinano alcun tipo di impatto finanziario nel bilancio regionale.