(UNWEB) Tra gli atti discussi oggi in Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini, anche l’aggiornamento del Piano regionale della qualità dell’aria, predisposto dalla Giunta regionale, che ha visto la presenza, in video conferenza, anche dell’assessore all’Ambiente, Roberto Morroni.

Rispetto al testo del Piano, che la Commissione dovrebbe votare nella prossima riunione, Morroni ha annunciato due emendamenti che attengono all’utilizzo di pellet certificato e alla limitazione della realizzazione di impianti di combustione nella Conca ternana. Visto l’allungamento dei tempi di approvazione dell’atto, rispetto al primo punto (obbligo di pellet certificato di classe A1) l’assessore propone lo spostamento del termine, previsto per lo scorso 31 dicembre, ad un anno dall’approvazione del Piano per dare modo alla rete commerciale di adattarsi al provvedimento. In merito alla situazione ambientale nella Conca ternana e al dare attuazione, senza ulteriori ritardi a misure che riducano l’emissione nel settore dell’industria, Morroni ha proposto di rendere immediata l’applicazione della misura che concerne le limitazioni alla realizzazione di impianti di combustione. Nel testo attuale del Piano era prevista una dilazione di un anno. Verrebbe comunque garantita una clausola di salvaguardia per gli impianti che hanno già attivato il procedimento autorizzativo.

L’Assessore ha fatto anche sapere che nei giorni scorso si è svolta una riunione con i rappresentanti della Commissione europea di tutte le zone interessate dalla Procedura di infrazione e che riguarda diverse regioni italiane, tra cui l’Umbria (questione Conca ternana) per fare il punto sulla questione della qualità dell’aria e valutare i risultati fin qui ottenuti e quali le prospettive. “In questo contesto – ha detto Morroni - è stata sottolineata la traiettoria positiva dell’Umbria, a differenza di altre Regioni che stentano a trovare vie d’uscita rispetto alle problematiche che hanno determinato la procedura. Questa traiettoria positiva – ha osservato -, seppure ci sono ancora importanti passi da fare, ha mostrato come la nostra regione abbia messo in campo misure che stanno contribuendo ad un miglioramento della situazione. Miglioramento – ha sottolineato - che vorremmo rafforzare. Le misure presenti nel Piano, che auspico possa essere esaminato con tempestività dalla Commissione, vanno urgentemente applicate e prevedono un ulteriore inasprimento rispetto a quelle utilizzate in passato. Siamo convinti che, grazie anche a questo contributo, il percorso positivo che si sta delineando possa ulteriormente consolidarsi”.

Particolarmente critico, rispetto al contenuto del Documento, Thomas De Luca (M5S) : “Se la Commissione, con il suo voto, dichiarerà che l’inquinamento a Terni deriva per l’80 per cento dai camini a legna – ha detto - distrugge qualsiasi possibilità di risanamento della Conca ternana, condannando Terni a non trovare risorse per la conversione del tessuto industriale e l’ambientalizzazione delle produzioni. È auspicabile e necessario prendere in considerazione quanto emerge dallo Studio Sentieri (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) in cui le malattie che vengono evidenziate sarebbero correlate con l’esposizione ambientale. Le attività di prevenzione secondaria – ha aggiunto - non sono state poste in essere poiché l’assunto fornito dice che a Terni l’inquinamento deriva dalla combustione di biomasse. Tutto questo è inaccettabile. All’interno del Piano, come ha già fatto la Regione Puglia, va preso in considerazione ed inserito lo Studio Sentieri”.

La proposta di posticipare il voto sull’atto di una settimana è stata del capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli, condivisa dallo stesso presidente Mancini e dagli altri commissari.

BREVE SCHEDA DEL DOCUMENTO: Il documento provvede all’aggiornamento e all’integrazione del Piano Regionale per la Qualità dell’Aria (approvato con D.C.R. n. 296 del 17 dicembre 2013) sulla base degli esiti della prima valutazione intermedia di VAS (approvata con DGR n. 87 del 1 febbraio 2016) e dei risultati prodotti dall’attività di monitoraggio delle concentrazioni degli inquinanti sul territorio regionale, con particolare riferimento ai valori di PM10 registrati nella Conca Ternana, anche alla luce degli specifici studi di caratterizzazione delle polveri elaborati da ARPA Umbria. La prima valutazione intermedia di VAS ha evidenziato il permanere di significative criticità nel raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano in materia di qualità dell’aria. Tali problematiche risultano confermate anche nelle relazioni di valutazione della qualità dell’aria predisposte da ARPA Umbria per gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018 dove si evidenzia il mancato rispetto dei valori limite per le concentrazioni di PM10 con il verificarsi di situazioni di particolare criticità nella Conca ternana. Nello stesso periodo, situazioni di superamento dei valori limite per le polveri hanno interessato anche il Comune di Narni, attualmente non incluso tra le “Aree di superamento” individuate dal Piano. In altri Comuni si sono inoltre evidenziati valori elevati delle concentrazioni di Benzo(a)pirene derivante dalla combustione delle biomasse e, nella Conca ternana, alte concentrazioni di metalli associate alle emissioni prodotte dalle attività industriali. Le azioni di risanamento mirano principalmente a ridurre le emissioni prodotte dal traffico veicolare e dai sistemi di riscaldamento domestico, con particolare riferimento all’utilizzo delle biomasse in caminetti e stufe. Tale obiettivo è perseguito sia mettendo in campo misure di incentivazione che di tipo prescrittivo. L’accordo prevede inoltre la realizzazione di importanti studi epidemiologici e di caratterizzazione delle polveri nonché campagne di comunicazione per informare sulle problematiche della qualità dell’aria e a sostegno delle modifiche dei comportamenti dei cittadini a seguito dell’attuazione delle misure prescrittive.