MicheleFioroni(UNWEB) – Perugia,  - "Fin dall'inizio della sua crisi – dichiara l'Assessore regionale Michele Fioroni - ho costantemente seguito le vicende che hanno riguardato la Saxa Gualdo Spa, storica azienda di Gualdo Tadino, con il chiaro intento di salvaguardare il suo valore produttivo, in primis attraverso la tutela di tutti i suoi lavoratori e di tutte le sue lavoratrici. Non è usuale per me rispondere a comunicati stampa che hanno dell'incredibile, ma questa volta va fatta chiarezza sulle parole del senatore Verini che, visto il ruolo che ricopre, dovrebbe essere più interessato ai lavoratori e non a speculazioni politiche. Ricordo inoltre che, per rispetto istituzionale, i tavoli di crisi vengono convocati presso l'Assessorato regionale competente o presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e non in altre sedi".

  "Da tempo l'Assessorato regionale allo Sviluppo Economico è in costante contatto con la proprietà della Saxa Gualdo, al fine di apprendere possibili sviluppi ed esiti di trattative in corso. Per quanto riguarda la Cassa Integrazione Straordinaria – continua l'Assessore – mi sono da tempo attivato in prima persona per verificare il rifinanziamento del fondo nazionale in scadenza al 31 dicembre 2023, cosa che si è poi tramutata nell'inserimento in legge di bilancio delle risorse necessarie a livello nazionale che permetteranno all'azienda di richiedere la proroga della Cassa fino a marzo 2024, nel momento in cui la Legge di Bilancio sarà definitivamente approvata. La task-force regionale delle crisi sta inoltre studiando possibili soluzioni che vadano oltre gli ammortizzatori sociali del marzo prossimo, ed ha avviato interlocuzioni anche con Invitalia al fine di capire gli strumenti a disposizione in merito ad eventuali investitori".

  "Il senatore Verini – conclude l'Assessore Fioroni - dichiara che 'i tavoli regionali sono risultati del tutto inefficaci e inadeguati', ignorando che una crisi multi-regionale, come quella del gruppo Saxa Gres, va affrontata a livello nazionale, come appunto già chiesto dalla Regione Umbria in data 20 agosto 2022 e successivamente sollecitato in considerazione della rilevanza occupazionale della vertenza che interessa l'area di crisi Merloni già duramente provata negli anni".