Lepace220720(UNWEB) PERUGIA - In molti in questo periodo si saranno chiesti: "Si tornerà a giocare? Quando? Ma soprattutto, con quali modalità?". E' proprio quest'ultimo l'interrogativo più dibattuto, che in qualche modo frena l'istituzione di una data di ripartenza dei vari campionati dilettantistici e giovanili.

Se ne è discusso stamani in occasione della presentazione della stagione 2020/21, primo vero atto ufficiale, avvenuta presso l'aula magna della sede del Comitato Regionale Umbro. A tenere la conferenza stampa, davanti a dirigenti di società ed organi di stampa (rigorosamente in mascherine e distanziati) è il presidente Luigi Repace, che ha espresso non poche perplessità specie sulle modalità che contrassegneranno il riavvio dei tornei, dopo la lunga e forzata sospensione dello scorso marzo. Di certo si conoscono le scadenze delle iscrizioni, i cui costi sono stati notevolmente ribassati: il 18 agosto 2020 per quanto riguarda l'Eccellenza e la Promozione, il 20 invece dalla prima categoria a tutti i campionati giovanili. Questo è quanto per ora: la sensazione però è che servirà ancora parecchio tempo prima che la sfera torni a rotolare sui campi della nostra regione.

UN CALCIO MESSAGGERO DI SPERANZA - Repace ha aperto così la mattinata: "Finalmente si torna a parlare di calcio e ad incontrarci. Abbiamo lavorato tanto dietro le quinte e cercato di stare vicino il più possibile a tutte le società. Non avremmo mai pensato di poterci trovare in situazioni del genere". Il numero uno del calcio umbro ha poi sottolineato l'importanza di questo sport soprattutto in un periodo storico come questo: "Il calcio sarà uno dei mezzi più importanti per tornare ad una certa normalità. Non c'è vita senza sport. Per ora andremo avanti con delle norme da cui nessuno può discostarsi. Mi auguro che lo stato dell'arte migliori nel più breve tempo possibile".

DATA D'INIZIO, UNA STRADA ANCORA TORTUOSA - In molti parlano indicativamente del 20 di settembre, ma come detto Repace non ne è del tutto sicuro: "L'auspicio è che tutti possano tornare a giocare e divertirsi. Non c'è una data certa di inizio, anche se l'avremmo voluta dare. Attualmente il protocollo dei professionisti non è applicabile per il nostro mondo e la vita di ogni singola persona va salvaguardata. La speranza è che ci siano linee guida uguali per tutti".

COSA CAMBIA IN SINTESI - Saranno campionati diversi, per forza di cose, rispetto agli altri anni: "Chi era prima è stata promossa - spiega Repace - mentre sono state bloccate le retrocessioni. Questo comporta che la prima categoria sia a 18 o 20 squadre, mentre l'eccellenza debba giocare a volte il mercoledì per avere le seconde classificate in data utile per poter effettuare gli spareggi nazionali. Dall'anno successivo, se non in due, l'obbiettivo è far tornare eccellenza e promozione a 16 squadre". Si è parlato anche di fuoriquota, che il cui numero obbligatorio scenderà, e di ripescaggi, che verranno definiti esclusivamente in base al merito sportivo.

PARTICOLARE ATTENZIONE PER I GIOVANI - Repace ha concluso annunciando di "aver richiesto un incontro con Regione e Comune per evitare che ci siano mancate iscrizioni, il che consentirebbe ai giovani di stare lontano dalle strade. Lo faremo in modo costruttivo".

Enrico Fanelli - Agenzia Stampa Italia