StiratiUn contributo di 52mila euro grazie al quale si potrà portare a termine il progetto che prevede l’installazione di 340 bandiere
Il sindaco Stirati: “Risorse che ci permetteranno di realizzare un piano di grande spessore estetico e culturale”.

(UNWEB) GUBBIO – E’ arrivato dal Ministero per i Beni e le attività culturali un importante riconoscimento per il Comune di Gubbio, che vede ancor più consolidarsi la sua immagine nei contesti di prestigio culturale e storico: grazie a un contributo di 52mila euro, si potrà portare a termine l’attività di imbandieramento della città. Si tratta di un progetto che il Comune ha fortemente voluto e finanziato, accogliendo un'idea dell’Associazione Maggio Eugubino di concerto con i quattro quartieri cittadini e con la Società dei Balestrieri. Il progetto prevede, nel dettaglio, l’installazione per le vie del centro storico di 340 portabandiere, sede dei vessilli che verranno realizzati. Tale piano permetterà di dare ancor più solidità e spessore culturale a Gubbio, alle sue antiche tradizioni e ai saperi, conferendo alla città quel ruolo da protagonista che la storia stessa documenta.
“Abbiamo fortemente creduto in questo progetto, nonché investito risorse per portarlo a termine - spiega il sindaco Stirati - a partire da un’attenta analisi delle fonti e dall’approfondita ricerca storica svolta da parte di un valente comitato scientifico per delineare l’architettura di quello che poi verrà concretamente realizzato. Si tratta di un piano di grande profilo estetico e storico, capace di guardare in prospettiva anche alla capacità di attrazione culturale che una città come Gubbio può fornire. Grazie al nostro Servizio Cultura ancora una volta siamo riusciti a ottenere finanziamenti importanti e a reperire risorse che ci permettono di realizzare progetti a lungo termine e di grande spessore”.
Ai cittadini le cui abitazioni saranno interessate dal progetto di imbandieramento verrà chiesto esplicito consenso per l’installazione dei manufatti metallici porta bandiera sulle facciate.