Umbertide(UNWEB) Umbertide. Dispiace ed avvilisce dover replicare in un momento complesso come quello che stiamo vivendo a comunicati stampa, come al solito, di pura propaganda elettorale ed inopportuni riguardo l’Istituto Prosperius che sta affrontando un momento molto complesso a causa della pandemia.


Le opposizioni dimostrano, come al solito, di cercare solo una strumentalizzazione politica, tanto che questa richiesta di audizione in I Commissione da loro avanzata, ci pare sia stata fatta solo per produrre l'ennesimo comunicato nel quale si attacca l'operato della squadra che è al governo della città.
Bisogna ricordargli che la problematica afferente i diritti reali è iniziata nel 2018, quando l'azienda ha aperto un contenzioso con la Usl Umbria 1 che a quel tempo era gestita da un direttore generale espressione dell'allora maggioranza di centrosinistra in Regione Umbria.
Vorremmo anche ricordare che, prima della presidenza di Giuseppe Barberi, espressione del Comune di Umbertide all'interno del Consiglio di amministrazione, il presidente di Prosperius era votato dall'assemblea dei soci nell'ambito pubblico ed era sempre stato espressione della Usl Umbria 1.
Visto che nel momento dell'elezione del nuovo presidente, era in corso lo tsunami Sanitopoli, l'Amministrazione Comunale di Umbertide ha ritenuto di non appoggiare un nome espresso da quel sistema e di avanzare una candidatura propria, che è stata votata a maggioranza anche dal socio privato.
Questa amministrazione sta lavorando non solo per difendere l'Istituto Prosperius Tiberino, ma soprattutto per potenziare la sua attività. Rinnovando, quindi, la nostra stima ed il nostro supporto al presidente Barberi e a tutti i lavoratori dell’Istituto, invitiamo le opposizioni a mettere da parte sterili polemiche, a mantenere alto il nome della città e di una delle massime espressioni sanitarie.
Ci dispiace anche notare che i consiglieri di Umbertide Cambia e del Movimento 5 Stelle, sempre molto critici nei confronti di Sanitopoli, nei riguardi del Pd a Umbertide non fanno i dovuti distinguo, operando insieme a chi la sanità pubblica in questa Regione l'ha gestita quasi esclusivamente a fini elettorali.

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