16g1(UNWEB) Foligno. E’ stato ricordato oggi il 77° anniversario della liberazione di Foligno. Alla cerimonia - svoltasi in piazza Don Minzoni – è intervenuto il picchetto d’onore del centro di selezione e reclutamento dell’esercito. Erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, il comandante della caserma Gonzaga, gen. Daniele Tarantino, il presidente del Consiglio comunale, Lorenzo Schiarea, i consiglieri comunali Riccardo Polli, Daniela Flagiello e Ivano Ceccucci, i rapresentanti delle diverse associazioni. Dopo la deposizione della corona d’alloro al monumento, c’è stato il saluto del sindaco Zuccarini. Ecco il testo del suo intervento.


“Cari Concittadini, torno in piazza Don Minzoni al cospetto del Monumento alle Memorie della Città, con una particolare emozione. La Commemorazione del 16 Giugno è stata la prima cerimonia istituzionale che ho avuto l’onore di celebrare come sindaco di Foligno - due anni fa - poco dopo l’elezione. E lo scorso anno – proprio questa - fu la prima che potemmo riorganizzare dopo la cosiddetta ‘prima ondata pandemica’. Oggi, finalmente, questa piazza torna ad ospitare i rappresentanti delle Istituzioni, le Autorità Militari, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma ed i Cittadini. Ci ritroviamo di nuovo insieme: una Comunità unita, e con valori condivisi. Ci auguriamo che questo ciclo si chiuda definitivamente, per riaprirne un altro: all’insegna della rinascita, non solo per Foligno ma per l’Umanità intera. Ripartiamo, con forza di volontà e fiducia nel futuro: come abbiamo dimostrato di saper fare già 77 anni fa, in quel lontano 16 giugno del 1944 quando, dopo quattro anni di devastante guerra, e dopo aver subito qualcosa come 36 bombardamenti da parte degli alleati, giunse l’ora della liberazione dalla dittatura nazifascista. In quella giornata storica, gli alleati, col supporto delle forze partigiane, ebbero uno scontro all’altezza del Ponte di San Magno con le truppe tedesche ormai in ritirata che avrebbero voluto far ‘saltare’ il Ponte di Porta Firenze, già minato. E’ giusto e doveroso, oggi, rivolgere loro il meritato tributo e ringraziamento. Questa piazza si creò proprio a causa della distruzione del seicentesco Palazzo Rodati Buffetti, centrato in pieno da una bomba area sganciata dagli alleati, così come purtroppo accadde per tanti altri luoghi ed edifici della nostra Foligno. Rinnovo l'appello, sempre attuale, affinché tutti, anche coi propri comportamenti, si impegnino a costruire la pace, ripudiando sempre e convintamente ogni forma di guerra: i conflitti non aiutano mai a risolvere i problemi, ma si lasciano dietro nuovi morti, ed ulteriori lacerazioni. W la Libertà! W Foligno! W l'Italia!”.