guardab3La cerimonia presso la via del centro storico intitolata al patriota perugino

(UNWEB) Perugia.  Nel pomeriggio di lunedì 20 giugno si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del restauro dell’epigrafe di Francesco Guardabassi, apposta in corrispondenza del civico n. 12 della via intitolata proprio al patriota e politico perugino, morte nel Capoluogo il 20 agosto del 1871.

Presenti alla cerimonia il sindaco Andrea Romizi, il vice sindaco Gianluca Tuteri, l’assessore Gabriele Giottoli, Carlo Dalla Chiesa della ditta finanziatrice del restauro Tlm ed Andrea Galli in rappresentanza della loggia F.Guardabassi del Grande oriente d’Italia.

Il restauro è stato eseguito tecnicamente dallo Studio Forme snc di Riveli & C.

“Siamo qui dopo tanti anni per celebrare nuovamente – ha spiegato l’assessore Gabriele Giottoli – uno dei personaggi più illustri della città a livello politico tanto che fu da molti definito “il babbo dei perugini”. Fu proprio Guardabassi, infatti, a donare gran parte dei sui averi al popolo dopo il terremoto del gennaio 1832 e, dopo la pacifica rivolta perugina del 14 giugno 1859, fu ancora lui a chiedere al legato pontificio di ridare alla città la libertà”.

Giottoli ha raccontato la genesi del restauro, riferendo che l’epigrafe risultava estremamente cancellata e nascosta alla vista; per questo si è lavorato per ripristinarla e per ridare lustro ad un personaggio che per tantissimi anni, in occasione del giorno della sua morte, ossia il 20 agosto, è stato ricordato dalla città e dalle Istituzioni con cerimonie ufficiali.

Oggi grazie alla Tlm ed alla collaborazione di altri è stato possibile far tornare l’epigrafe in ottimo stato.

Andrea Galli della loggia Guardabassi del grande oriente d’Italia, fondata nel 1881, ossia 10 anni dopo la morte del patriota perugino, ha spiegato che obiettivo dell’associazione è di contribuire al progresso ed al miglioramento dell’umanità, servendo ed aiutando la popolazione come seppe fare Guardabassi. Per Galli c’è un filo inscindibile che lega il 1859 ed i valori di Guardabassi all’oggi: ieri come adesso si lotta per la libertà, anche se in una forma diversa.

Il sindaco Andrea Romizi, a nome dell’intera città, ha voluto ringraziare innanzitutto l’assessore Giottoli per questa iniziativa e per aver colto, in sostanza, l’importanza dell’epigrafe, per troppo tempo dimenticata, e dei valori che essa veicola. “E’ nostro preciso dovere ricordare ed onorare la nostra storia e le persone, come Francesco Guardabassi, che quella storia l’hanno scritta e fatta in prima persona”.

Nell’esprimere soddisfazione per la presenza alla cerimonia dei discendenti di Guardabassi, , il sindaco ha voluto ringraziare Dalla Chiesa e la Tlm per aver scelto di finanziarie l’importante restauro dopo aver “firmato” quelli della Cattedrale e di palazzo dei Priori.

Infine il vice sindaco Gianluca Tuteri, ricordando anche la cerimonia organizzata dal grande oriente in notturna il 19 giugno presso il monumento ai caduti del 1859 al borgo Bello che conferma la vicinanza dell’Amministrazione a tutte le associazioni di “buona volontà”, ha citato la massima di Cicerone “pro aris et focis” (letteralmente per gli altari e per i focolari) secondo cui una guerra ha le sue motivazioni se è fatta per difendere la famiglia o la patria, ossia i due elementi cardine della società. Ebbene il XX giugno rappresenta uno di quegli esempi di una guerra “giusta” perché, quale extrema ratio, fu finalizzata a difendere la città e la libertà dei suoi abitanti. Tuteri ha poi spiegato che Guardabassi è stato, in quel contesto, per Perugia un autentico patriota perché seppe anteporre la patria agli amici ed alla famiglia, mettendo parte dei suoi averi al servizio della gente.

Ed ecco il testo dell’epigrafe: “negli ultimi 30 anni di lotta tra Perugia ed il papato fu un cittadino che corresse gli spiriti, guidò i moti, pose per la patria comodi, sostanze vita. Ei nacque e morì in queste case ed ebbe nome “Francesco Guardabassi”.

Nella giornata di ieri, come sopra accennato, le celebrazioni del XX giugno hanno avuto un’anteprima presso il monumento ai caduti del borgo Bello con la cerimonia, a cura del grande oriente d’Italia, in notturna presso il monumento ai caduti del 1859 ed apposizione della tradizionale corona d’alloro. Presenti il vice sindaco Gianluca Tuteri e l’assessore Gabriele Giottoli che ha spiegato come la città si apra a tutti gli eventi che hanno in animo di celebrare il 20 giugno.