WhatsApp Image 2025 05 12 at 15.10.59Secondo incontro tra l’Agenzia Forestale Regionale e i rappresentanti dei tartufai umbri, insieme per un focus sulle problematiche del settore e sulle possibili soluzioni da adottare

(UNWEB) Prosegue il percorso avviato dall’Agenzia Forestale Regionale dell’Umbria per la tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio tartuficolo regionale, non solo sotto il profilo produttivo e ambientale, ma anche culturale. Ieri(lunedì 12 maggio), presso la sede perugina di AFoR si è svolto infatti il secondo incontro ufficiale con le Associazioni dei tartufai umbri.

Presenti all’incontroAndrea Canuti(presidente Associazione Tartufai Altotevere), Gianfranco Napoli(presidente Associazione Tartufai Il Perugino), Marino Capoccia(segretario Associazione Tartufai dell’Orvietano), Fabrizio Antonini(consigliere Associazione Tartufai Orvieto-Todi) e Francesco Mirti(presidente Associazione TuberTerrae). Per AFoR hanno partecipato l’amministratore unico Ottavio Anastasie Alessandro Varallo, dirigente Servizio Agricoltura / Tutela Territorio e Risorse Naturali.

L’incontro ha rappresentato un ulteriore passo verso una collaborazione concreta e strutturata tra l’Agenzia e le realtà associative del comparto tartuficolo. Tra i punti centrali discussi ci sono state la programmazione condivisa di azioni e interventi per affrontare le crescenti problematiche di conservazione degli habitat e la conseguente produzione del tartufo umbro.

Al centro del confronto, le problematiche legate al calo della produzione e alla degradazione degli ambienti vocati, aggravati da fattori come i cambiamenti climatici, la pressione della fauna selvatica fuori controllo ela corretta manutenzione delle tartufaie naturali.

Per tentare di arginare tali criticità sono emerse varie proposte tra le quali merita sottolineare le seguenti: una maggiore formazione e informazione sulle corrette tecniche di ricerca e cavatura; focus su conoscenza ambientale e sostenibilità; incremento degli interventi di tutela nelle aree demaniali che favorisca la conservazione e lo sviluppo delle aree tartuficole; avvio di una mappatura delle aree tartufigene umbre utili per favorirne la tutela e conservazione; applicazione di buone pratiche gestionali sia in ambito agricolo che forestale. Non ultimo, verrà chiesto ai Comuni umbri, di piantumare un albero micorizzato per ogni nuovo nascituro, operazione che sarà realizzata sempre dall’Agenzia in collaborazione con le singole Associazioni.

Afor e tartufai si sono infine impegnati a proseguire su questa strada condivisa, con l’obiettivo di tutelare un patrimonio prezioso e simbolico per l’Umbria, attraverso una gestione sostenibile e una crescente valorizzazione del tartufo umbro.