sede uffici Usl Umbria 1 8(UNWEB) Perugia,   In relazione agli articoli apparsi sulla stampa locale, è doveroso chiarire che l'impegno della Usl Umbria 1 per il recupero delle liste di attesa non si esaurisce nel ricorso al privato accreditato. Al contrario, la strategia messa in campo è ampia, strutturata e multilivello e già sta producendo risultati importanti, grazie al lavoro dei professionisti e alla riorganizzazione interna.

Il + 7% di produzione complessiva nei primi sette mesi del 2025 – pari a oltre 12.000 prestazioni aggiuntive tra diagnostica e visite delle prestazioni traccianti – è il frutto esclusivo delle azioni interne della Usl Umbria 1, senza il coinvolgimento del privato. Si tratta di un dato che certifica l'efficacia delle scelte organizzative e l'impegno del personale aziendale, che ha saputo coniugare efficienza e qualità.

Quattro sono state le azioni strategiche messe in campo dall'azienda sanitaria per il recupero delle liste di attesa. La prima prevede l'efficientamento e la riorganizzazione interna, grazie, per esempio, ad una rimodulazione delle agende ambulatoriali sui controlli e all'efficientamento delle agende di alcune prestazioni, che hanno garantito la massima occupazione delle agende disponibile e la trasformazione di agende da prestazioni meno critiche (come ad esempio le Radiografie) a più critiche (come le Risonanze magnetiche).

La seconda azione si poggia sull'accordo con i medici specialisti ambulatoriali interni, sottoscritto con il Sumai (Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana). La collaborazione con i professionisti del Sumai ha già prodotto prestazioni aggiuntive e punta a sviluppare ulteriormente l'offerta, fino a oltre 2.000 attività in più. Il valore aggiunto è duplice: ridurre i tempi di attesa e migliorare la presa in carico dei pazienti cronici, anche attraverso la telemedicina e il confronto clinico diretto con i medici di medicina generale.

Il terzo pilastro prevede il coinvolgimento del privato accreditato. Rappresenta un'integrazione necessaria per alcune prestazioni particolarmente delicate (come, ad esempio, risonanze magnetiche, ecografie, prime visite dermatologiche). Non è però la misura principale, bensì uno degli strumenti previsti, finalizzato a dare risposte rapide dove la domanda è più elevata.

La quarta azione si poggia sull'accordo con l'Azienda ospedaliera di Perugia, la cui integrazione consente di ampliare l'offerta di prestazioni - in particolare per i cittadini del distretto di Perugia - e prevede migliaia di esami aggiuntivi già programmati.

Il piano aziendale in questi primi sette mesi del 2025 ha già prodotto, come dichiarato, dei risultati concreti e significativi, a partire dal + 7% di produzione complessiva (oltre 12.000 prestazioni in più, tutte garantite dall'organizzazione interna). C'è stata una riduzione di quasi 12.000 Pdt (Percorsi di tutela), grazie al recupero mirato delle agende e all'aumento della produttività aziendale: da 45.000 del 16 giugno alle 33.881 del 22 settembre, si tratta di un numero consistente ma che ha subito un decremento visibile in pochi mesi. In merito alle visite fuori dai tempi di attesa, i cosiddetti Rao (Raggruppamenti di attesa omogenea), il numero è pari a 13.000 visite, anche se quelle che guarda il Ministero sono pari a 8.500. Tra gli obiettivi fissati e centrati c'è stato anche di recuperare, entro giugno 2025, le 8.000 prestazioni residue del 2024. Netta anche la riduzione delle ricette Rao scadute nel 2025 che sono passate da 3.500 a 1.300: risultato che dimostra la capacità di risposta immediata ai bisogni reali dei cittadini. Non ci sono criticità per quanto riguarda le visite urgenti da effettuare entro i 3 e 10 giorni. Questi dati confermano che la parte più consistente del lavoro è stata svolta dall'interno.

Il ricorso al privato, come previsto dalla normativa regionale, è solo una misura aggiuntiva e non sostitutiva. Il privato governato riveste un ruolo cruciale e importante ma mai sostitutivo. Rappresenta uno strumento utile per alleggerire le criticità più urgenti, ma non è l'asse portante del piano. La vera differenza l'hanno fatta e continueranno a farla le azioni organizzative interne, la sinergia con i medici ambulatoriali e con l'Azienda ospedaliera.