inaugurazione(UNWEB) Si è conclusa con un bilancio eccezionalmente positivo l'edizione 2025 del Festival delle Acque, che per la prima volta ha integrato il “Nera Fly Fishing Show”, tenutosi il 10, 11 e 12 ottobre a Cerreto di Spoleto, in Valnerina. L'evento ha richiamato l'attenzione di un vasto pubblico, di visitatori tra appassionati, esperti, curiosi, escursionisti e ciclisti, confermando la manifestazione come un punto di riferimento per la valorizzazione e la tutela degli ecosistemi acquatici e del territorio.

Grande partecipazione e collaborazione diffusa

L'iniziativa organizzata dal Comune di Cerreto di Spoleto con la collaborazione di Legambiente Umbria, si è distinta per l'ampia rete di collaborazioni che ne ha garantito la ricchezza e il successo. Il programma è stato realizzato grazie al contributo attivo di associazioni culturali del posto, associazioni di pesca sportiva e scuole di pesca a mosca, che hanno animato i due giorni con convegni, mostre, dimostrazioni pratiche e laboratori.

L'area espositiva dedicata alla pesca a mosca ha ospitato espositori del settore, costruttori di esche artificiali provenienti da tutta Italia e alcuni anche dagli Stati Uniti, dalla Svezia e dalla Francia. Le associazioni nazionali e locali e le principali scuole di pesca a mosca si sono alternate in dimostrazioni di lancio e di costruzione di canne e di esche artificiali e mini corsi di pesca. Un segnale forte della sinergia tra promozione territoriale e sviluppo economico sostenibile è venuto anche dal supporto di molte strutture turistico-ricettive locali.

Focus sulla tutela e la cultura del territorio

Il Festival delle Acque ha mantenuto fede alla sua missione di sensibilizzare sull'importanza delle acque sorgive, fluviali e termali della Valnerina.

“Siamo estremamente soddisfatti dell'affluenza e del livello di interesse dimostrato," ha commentato il Sindaco Giandomenico Montesi, "Il successo di questa edizione, con l'integrazione del Nera Fly Fishing Show, dimostra che la tutela ambientale e la promozione di pratiche sportive sostenibili, come la pesca a mosca no-kill, sono temi sentiti che possono fare da volano per il turismo di qualità e la crescita del nostro territorio. L'entusiasmo dei tanti visitatori che sono arrivati a Cerreto di Spoleto in questo fine settimana e la collaborazione di associazioni, aziende ed operatori turistici sono la migliore ricompensa e la base per le prossime edizioni."

Il momento centrale della manifestazione è stato il convegno di sabato 11 ottobre, dal titolo "La salvaguardia degli ecosistemi acquatici per la rinascita sostenibile del territorio", moderato da Martina Palmisano, Vicedirettrice Legambiente Umbria. L'incontro ha riunito esperti di Legambiente Umbria, della Regione Umbria, di Arpa Umbria e dell'Università degli Studi di Perugia e di Sassari per discutere di temi cruciali, tra cui il ruolo della pesca sportiva come strumento di conservazione e di sviluppo locale, i progetti per la conservazione della trota mediterranea e della biodiversità acquatica in Umbria, il monitoraggio delle microplastiche nelle acque superficiali, e le iniziative infrastrutturali come il progetto "Fognature della Valnerina" di VUS. Si è parlato anche dell'esperienza di successo del turismo che rigenera il territorio, come quella dei Bagni di Triponzo.

“Quest’anno abbiamo aggiunto al Festival delle Acque l’evento Nera fly fishing show dedicato alla pesca a mosca proprio per mettere in evidenzal'inscindibile legame tra la tutela degli ecosistemi acquatici e lo sviluppo sostenibile del territorio.– dichiara Marco Pippi Referente della Gestione Ecosistemi Acquatici di Legambiente Umbria - Attraverso la promozione di pratiche come la pesca a mosca No-Kill è possibile promuovere sviluppo locale di un territorio marginale come la Valnerina.


Ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuto e consentito di realizzare questo progetto: il successo straordinario di questa edizione - conclude Marco Pippi - non è semplicemente un dato numerico, ma è la prova che, quando la comunità, le imprese e il mondo associativo remano nella stessa direzione, l'acqua non è più solo una risorsa da tutelare, ma diventa il motore di una rinascita collettiva e sostenibile per tutta la Valnerina, trasformando un evento in una vera e propria celebrazione del territorio e della sua capacità di fare squadra."