magione2Visita dell'ex capo di Stato Nambar alla patria di Frà Giovanni da Pian di Carpine. Sindaco Lagetti: "Per noi un momento storico"

(UNWEB) – Magione,   – Magione e la Mongolia gettano le basi per un futuro all'insegna della collaborazione e di più stretti rapporti nel nome di Frà Giovanni da Pian di Carpine.

Per la cittadina lacustre quella di oggi è una data storica. Nella Sala del Consiglio comunale, sotto il celebre affresco di Gerardo Dottori, l'Amministrazione comunale ha ricevuto, su sua stessa richiesta, la visita dell'ex Presidente della Mongolia, Enkhbayar Nambar, oggi presidente del progetto di rinascita della storica città di KharKhorin.

L'appuntamento di oggi in Umbria è stato preceduto da un altro importante momento per Magione. Quello di ieri pomeriggio, quando nella cornice di Villa Madama a Roma a margine del Forum imprenditoriale Italia-Mongolia, e alla presenza del ministro degli Esteri Antonio Tajani, il sindaco Massimo Lagetti, insieme al Vicesindaco Vanni Ruggeri e al Presidente del Consiglio Comunale Andrea Baldassarri, ha incontrato il governatore della provincia di Uvurkhangai. In questa sede è stata sottoscritta una lettera di intenti nella volontà di proseguire i proficui rapporti di amicizia che da decenni legano il Comune alla Repubblica di Mongolia.

La giornata di ieri si inserisce nel contesto della visita ufficiale del presidente della Mongolia in Italia, per festeggiare i cinquantacinque anni di relazioni diplomatiche e commerciali tra i due stati.

Ed oggi come detto l'incontro ufficiale a Magione, alla presenza dei membri del Consiglio comunale, dei rappresentanti delle forze dell'ordine e degli ex sindaci Bruno Ceppitelli, Massimo Alunni Proietti e Giacomo Chiodini.

Magione e la Mongolia condividono una storia importante. Ben prima del viaggio in Asia di Marco Polo, fu infatti "Fra Giovanni da Pian di Carpine", fondatore di Magione, nel 1245 a compiere la grande impresa di raggiungere l'Oriente, inviato in Mongolia da Papa Innocenzo IV con una missiva da consegnare al Gran Khan. Un viaggio estremanente significativo, lungo diecimila chilometri e durato due anni, le cui testimonianze rimangono negli appunti dello stesso Frà Giovanni.

E proprio a questi preziosi appunti, che raccontano di una capitale scomparsa per mano dei Cinesi, Kharkhorin, oggi guarda con estremo interesse Enkhbayar Nambar, nel suo ruolo di presidente del progetto di rinascita della città.

Da qui la visita a Magione, "possibilità unica – come da lui stesso affermato - di visitare il luogo dove è nato il frate. Con i suoi appunti ha lasciato traccia del rapporto tra i due popoli, e noi siamo qui per proseguirli. In essi si ritrovano riferimenti preziosi all'antica capitale. Dopo otto secoli ogni parola è preziosa. Una fonte molto importante per noi per riscoprire come era questa città e come eravamo noi. Sono sicuro che troveremo tante forme di collaborazione".

L'incontro di oggi è stato introdotto dal presidente del Consiglio Baldassarri che ha espresso l'onore di ricevere questa personalità e ha ringraziato tutti coloro che nel tempo si sono adoperati per rafforzare i rapporti Magione-Mongolia.

"Abbiamo una storia importante – sono state le parole del sindaco Lagetti – che ci legherà per sempre alla Mongolia. E quello che si è vissuto tra ieri e oggi è un momento di grande significato istituzionale e simbolico, che segna il punto di avvio di un percorso diplomatico, formalizzato dai rispettivi ministeri competenti, in vista della costruzione di un vero e proprio gemellaggio nel solco di fra Giovanni da Pian di Carpine".

Di incontro storico tra oriente e occidente ha parlato il vicesindaco Ruggeri nel consegnare all'illustre ospite una riproduzione dell'affresco di Dottori conservato nella Sala consiliare in cui è raffigurato Frà Giovanni nell'atto di consegnare la lettera papale al Gran Khan. "Incontro – ha detto – che assume un significato ancora più forte e maggiore in una epoca in cui le differenze entrano prepotentemente nelle agende politiche e all'indomani della visita di Papa Francesco in Mongolia. Questa raffigurazione è una icona di amicizia, dialogo e pace".

A tracciare il profilo di Frà Giovanni e a ripercorrere le principali tappe del sodalizio tra il Comune di Magione e la Mongolia, che si è costruito nel tempo attraverso anche pubblicazioni, e numerosi eventi culturali e artistici, è stato l'ex bibliotecario comunale Francesco Girolmoni.