20150410 114850Dall'Umbria a Udine, 12 scuole con 250 ragazzi, 16 Comuni della Provincia di Perugia partecipano all'iniziativa
(ASI) Perugia, – E' stato presentato oggi nel palazzo Provinciale il "Meeting di Pace nelle trincee della Grande Guerra" alla presenza di Nando Mismetti, Presidente della Provincia di Perugia, Padre Enzo Fortunato, del Sacro Convento d'Assisi e Flavio Lotti, Coordinatore del Comitato e organizzatore del Meeting e una delegazione studenti delle scuole 12 scuole umbre partecipanti.

Mentre Papa Francesco denuncia le stragi che insanguinano il mondo e il "silenzio complice" della comunità internazionale, l'Umbria torna a essere protagonista di una grande iniziativa di pace che porterà migliaia di giovani di ogni parte d'Italia a incontrarsi nelle trincee della prima guerra mondiale. Per la prima volta le trincee, che cento anni fa videro scorrere il sangue di tantissimi giovani umbri ed europei, diventeranno la sede di un inedito, originale, laboratorio di pace contro tutte le guerre, la violenza, il terrorismo e l'indifferenza che lo circonda. L'iniziativa "La Guerra è una follia", alla quale hanno aderito 16 Comuni della Provincia di Perugia, che era stata lanciata a conclusione della Marcia Perugia-Assisi dello scorso 19 ottobre, ora è realtà, grazie all'organizzazione del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i Diritti Umani, dalla Provincia di Perugia, Regione Umbria, Tavola della pace, Francescani del Sacro Convento d'Assisi. Ad Udine il 17 – 18 aprile 2015 oltre 3.000 giovani si daranno appuntamento nelle trincee della prima guerra mondiale per disegnare, fotografare e riprendere questi luoghi che 100 anni fa videro morire centinaia di persone. "Nello statuto della nuova Provincia – ha detto Mismetti - rimane l'impegno nella promozione della pace soprattutto tra le giovani generazioni. Obiettivo è quello di avere un rapporto diretto con le scuole dove si costruiscono gli uomini e le donne di domani. Purtroppo la parola indifferenza segna inesorabilmente i nostri, sembra che quello che accade al nostro vicino non ci riguardi. L'unica soluzione per arginare questa deriva è ripartire dai valori della pace e della solidarietà che riportano l'individuo al centro". Flavio lotti ha ricordato l'importanza dell'iniziativa che ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Senato della Repubblica e del Ministero dell'Istruzione ed è stata riconosciuta come la più grande iniziativa messa in opera per i 100 anni dalla prima guerra mondiale. Padre Fortunato ha spiegato che "San Francesco d'Assisi ogni volta che entrava in una casa diceva: 'Pace a voi' proprio ad indicare l'importanza di questa parola che impegna uomini e anime all'armonia. Il Papa ha ricordato come oggi ci sia bisogno di pace e non di un silenzio complice".