tavolo conferenza caduceoOpere, documenti, grafiche, fotografie, arredi, espressioni musicali e curiosità selezionate dall’Associazione Caduceo, nata a Perugia nel 1965, ripercorrono per la prima volta la storia e il modello formativo dell’Opera Nazionale per l’Assistenza agli Orfani dei Sanitari Italiani. Anche l’attore Rodolfo Valentino in collegio nel capoluogo umbro agli inizi del Novecento. Il 5 settembre l’inaugurazione alla Rocca Paolina.

(ASI) PERUGIA  – Un’importante e inedita mostra di oltre duecento tra opere, documenti, grafiche, fotografie, arredi, espressioni musicali e curiosità, organizzata dall’Associazione nazionale Caduceo, racconta l’ONAOSI, l’Opera Nazionale per l'Assistenza agli Orfani dei Sanitari Italiani, con gli occhi degli ex studenti. La Caduceo è infatti espressione di grande parte degli ex Onaosini (circa 3mila), presenti in Italia e all’estero; cioè tutti quei convittori, collegiali, universitari, orfani o paganti figli di sanitari, che hanno risieduto e studiato presso le strutture della Fondazione ONAOSI che ha sede a Perugia.

Con questa esposizione intitolata “La Caduceo racconta l’ONAOSI”, che sarà inaugurata il 5 settembre nelle sale del CERP di Perugia (ore 17.30), e con il raduno nazionale degli “Ex” in programma nel capoluogo il 19 e 20 settembre, l’associazione celebra una ricorrenza speciale: i cinquanta anni dalla nascita, avvenuta il 19 settembre 1965, proprio a Perugia. «Un appuntamento che riafferma la vitalità dell’Associazione nazionale Caduceo e il senso di appartenenza a questo percorso comune di tutti gli ex studenti – spiega il presidente del sodalizio, Massimo Melelli Roia -ribadendo il ruolo che può giocare il sodalizio in questi anni difficili: portare avanti la missione dell’ONAOSI ed essere riferimento per gli assistiti anche dopo il conseguimento del titolo di studio, attraverso interventi di sostegno morale, economico e materiale».

Oggi si è tenuta la presentazione della mostra celebrativa nella sala Pagliacci della Provincia ed erano presenti: il presidente dell’Associazione nazionale Caduceo, Massimo Melelli Roia, il curatore Giuseppe Marino Nardelli, la responsabile del collegio ONAOSI di Perugia Angela Sancricca e Francesca Ciacci, funzionario della Soprintendenza archivistica dell’Umbria.

L’esposizione mette insieme, per la prima volta, circa duecento tra documenti, opere di 30 ex studenti, grafiche, fotografie, arredi, espressioni musicali e curiosità, e sarà ospitata dal 5 al 20 settembre nelle sale del CERP, Centro Espositivo della Rocca Paolina di Perugia.
«Con la mostra - spiega il curatore Giuseppe Marino Nardelli, consigliere della Caduceo - si vuole spiegare cos’è l’ONAOSI, raccontarne la storia, i meriti, le attività, le strutture attuali e antiche, indirettamente e intuitivamente la capacità di fornire occupazione e indotto. La mostra si sforzerà di delineare con documenti, immagini, ricordi e prodotti culturali e artistici degli “Ex”, le storie istituzionali di Fondazione ONAOSI e Associazione Nazionale “Caduceo”, ma soprattutto il modello formativo originario, che si è dimostrato vincente, pur nella consapevolezza che esso ha dovuto mutare ed adeguarsi ineluttabilmente per restare efficace ed al passo con i tempi. Ringrazio l’Associazione Caduceo, la Soprintendenza archivistica di Umbria e Marche, il personale dell'ONAOSI, tutti gli “ex” che hanno inviato le opere in mostra e la Provincia di Perugia».

Si tratta di un’opportunità unica per conoscere un’interessante, suggestiva e inedita raccolta di testimonianze, sullo sfondo di una suggestiva e affascinante Perugia. La città dove nasce ufficialmente l’Opera nel 1899 viene descritta attraverso una fitta rete di relazioni tra i collegi, l’ateneo e il territorio, e curiosità appassionanti su ex studenti celebri come il ballerino e attore Rodolfo Valentino, presente nel collegio-convitto umbro per tre anni, a partire dal 1906.

«All’iniziativa di una mostra, organizzata dalla Caduceo, dedicata alla storia dell’ONAOSI e degli ex Onaosini, raccontata attraverso immagini, opere artistiche e documenti inediti, la Fondazione ha aderito con entusiasmo - afferma Serafino Zucchelli, presidente della Fondazione ONAOSI -. Un’appassionata opera di ricerca e catalogazione ha reso possibile la creazione di un percorso narrativo ed iconografico che consegna l’ONAOSI, la sua storia, il suo ruolo sociale, il suo modello formativo a questa comunità, a questa città e a quanti ancora la sostengono, con convinzione.»

L’importante raccolta di materiale messo a disposizione dall’Opera Nazionale per l’Assistenza agli Orfani dei Sanitari Italiani è stato raccolto dalla Soprintendenza archivistica dell’Umbria e dal curatore Giuseppe Marino Nardelli, con la collaborazione del personale dell’Opera.

La mostra, allestita con la collaborazione della Provincia di Perugia e il supporto tecnico di Eureka System e Italy Solution, si avvale del patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Perugia. E’ senza scopo di lucro, avrà ingresso gratuito e si è basata sul volontariato di chi l’ha organizzata con grande passione e sforzo. Il manifesto è stato realizzato da Lorenzo Fonda.

L’inaugurazione aperta al pubblico è in calendario sabato 5 settembre alle 17.30 (CERP, Rocca Paolina, Perugia). Orari di apertura della mostra dal 5 al 20 settembre: dalle 10 alle 13; dalle 16 alle 19 con ingresso libero.

 

 

 

UN PERCORSO ESPOSITIVO DI OLTRE 200 OPERE RESTITUISCE L’ESSENZA E LA MISSIONE DELL’ONAOSI

Il percorso espositivo

Il percorso di mostra esordirà con la storia istituzionale della Fondazione, «il “contenitore” formativo in cui è custodito il prezioso “materiale umano” – spiega il curatore Giuseppe Marino Nardelli -, per sgorgare come acqua fresca da una fontana nella storia istituzionale della “Caduceo” che rappresenta anche idealmente la vicenda di questo “materiale”, gli “Ex”. Dalle storie delle istituzioni si giungerà al frutto che basi formative comuni e solide hanno prodotto negli Onaosini, attraverso la esposizione ampia dei prodotti culturali e artistici che essi hanno restituito alla società nel corso di molte generazioni». In esposizione nelle sale del CERP ci saranno, quindi, le opere degli ex, una sezione dedicata ai libri antichi, una all’ONAOSI e la musica, la storia dell’Associazione e una parte speciale, ricca di aneddoti e curiosità, dedicata all’attore e ballerino Rodolfo Valentino, che rimasto prematuramente senza padre, il veterinario Giovanni Guglielmi, fu mandato a Perugia, presso il Collegio-convitto per gli orfani dei sanitari nel 1906. La mostra testimonia inoltre il legame dell’ONAOSI con l’artista perugino Gerardo Dottori.

«La mostra “La Caduceo racconta l’Onaosi” -prosegue Nardelli -è uno strumento culturale scelto dal Consiglio dell’Associazione nazionale “Caduceo” per raccontare in sostanza la essenza e la missione dell’ONAOSI e per spiegare in tutte le attività espositive e ad esse correlate, come la “Caduceo” vuole che Esso sia e per taluni aspetti rimanga. La “Caduceo” vuole difendere l’ONAOSI nella sua integrità, come ha fatto da quando è stata fondata nel lontano 1965. La Fondazione è un raro modello assistenziale che offre ai suoi assistiti un valido aiuto sia materiale che morale, permettendo agli ospiti dei propri Collegi di diventare adulti consapevoli e pronti ad affrontare la vita e le sue difficoltà. Questa rara e magica alchimia, ben documentata nella sezione iniziale dedicata alla storia istituzionale, e che dura da oltre 100 anni, è stata possibile grazie alla interazione, compenetrazione tra un più che valido modello educativo e una più che oculata amministrazione dei beni della Fondazione stessa. Il rinnovarsi continuo di modello educativo e gestione ha permesso di fornire sempre il meglio ai propri assistiti con attualità. La “Caduceo”, da sempre al fianco dell’ONAOSI, ha lottato per la sopravvivenza dell’Ente; come nel 1976, riuscendo ad impedirne l’abolizione come “ente inutile”».

Le collaborazioni

L’Associazione Caduceo ha trovato nella Fondazione ONAOSI il suo primo collaboratore in quanto l’Ente ha messo a disposizione buona parte dei materiali per la sua realizzazione e due altri
straordinari partner collaboratori che citiamo e ringraziamo parimenti all’ONAOSI stessa: la Soprintendenza archivistica dell’Umbria e delle Marche e la Provincia di Perugia. La esposizione è
organizzata con il Patrocinio della Regione Umbria e con il Patrocinio del Comune di Perugia che qui formalmente nominiamo e altrettanto parimenti ringraziamo. È stata resa possibile grazie all’appoggio di numerose figure e cariche che appaiono nell’elencazione del Comitato scientifico.
Ringrazio personalmente come curatore e a nome del Consiglio direttivo della Associazione Nazionale “Caduceo”, al suo 50° anno di vita, tutte le Autorità, le Istituzioni, i partner tecnici e operativi e in generale le persone coinvolte, che ci hanno sostenuto e che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto.

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L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE “CADUCEO” COMPIE 50 ANNI. INSIEME EXALUNNI DEI COLLEGI E BORSISTI


PERUGIA (1° settembre 2015) – L’Associazione nazionale “Caduceo” nasce ufficialmente nella sede del collegio maschile in via della Cupa a Perugia, il 19 settembre 1965. Lo scopo indicato nello statuto è di tenere vivo fra i soci lo spirito di fraterna amicizia, favorendo periodici incontri; promuovere vincoli di collaborazione nelle diverse attività espletate dai soci ed assicurare loro un vicendevole appoggio nelle diverse circostanze della vita; aiutare e favorire l’inserimento nella vita sociale di coloro che sono stati assistiti dall’ONAOSI; illustrare e divulgare presso i sanitari italiani e le loro organizzazioni la funzione dell’attività dell’Ente, affinché il loro apporto nei confronti dell’ONAOSI stessa sia sempre più consapevole e diretto.
L’Associazione, che riunisce circa 3mila tra convittori, collegiali, universitari, orfani o paganti figli di sanitari, che hanno risieduto e studiato presso le strutture della Fondazione ONAOSI, celebra il mezzo secolo con la grande mostra “La Caduceo racconta l’ONAOSI” curata da Giuseppe Marino Nardelli, in programma dal 5 al 20 settembre, e con il raduno nazionale annuale che si terrà il 19 e 20 settembre a Perugia, al quale sono già confermati 250 partecipanti da tutta Italia. Durante gli anni ’80 la “Caduceo” si impegnò con grande energia nell’azione di sostegno all’Ente, minacciata di soppressione, in quanto classificata tra gli enti inutili da porre in liquidazione in base al dpr n. 616 del 24 luglio 1977.


La storia della “Caduceo”
L’idea di costituire un’Associazione di ex assistiti ONAOSI si concretizzò nel 1965 a Milano, anche se, in precedenza, erano stati fatti altri tentativi in tal senso. In una prima riunione, alla quale parteciparono diciotto ex assistiti, che si tenne il 2 aprile 1965 presso il ristorante Teruggia a Milano, si stabilì di costituire un’Associazione nazionale di ex alunni e borsiti dell’ONAOSI.
In una seconda riunione, tenutasi il 29 successivo presso il medesimo luogo e alla quale convennero 105 ex assistiti provenienti da tutte le regioni (39 i presenti, i restanti per delega), venne eletto un comitato promotore costituito da Giuseppe Vedove, Giovanni e Gabriele Agnifili, Luigi Goglio, Benito Licheri, Renato Pisciotta, Giovanni Trivellato. Presidente fu nominato Carlo Giglio, ordinario di Storia coloniale presso l’Università di Pavia.
Il comitato promotore ottenne anche la collaborazione dell’allora direttore del Collegio maschile di Perugia, Luigi Palermo e del segretario dell’ONAOSI, Lamberto Orsoni, i quali dettero l’appoggio autorevole dell’ONAOSI stessa e fornirono gli elenchi nominativi di tutti i collegiali, maschi e femmine, che avevano frequentato l’istituto fin dalla sua origine.
I promotori redassero una bozza di statuto dell’Associazione “Caduceo” che inviarono con lettera circolare a tutti gli “ex”, ricevendo risposte entusiaste in merito all’iniziativa, commenti alla bozza stessa e alcuni contributi in denaro.
Il 19 settembre 1965, a Perugia, presso il Collegio maschile di via della Cupa, si incontrarono i partecipanti al terzo raduno nazionale degli ex alunni e borsisti dell’ONAOSI (219 partecipanti e 102 deleghe) e lo statuto dell’Associazione “Caduceo” venne approvato.