DSC 4425(ASI) Perugia. Altra tappa delle iniziative in occasione della giornata “contro la violenza sulle donne”.
Questo pomeriggio le associazioni Margot e Creattività hanno incontrato, presso la sala Rossa di palazzo dei Priori, il sindaco Andrea Romizi e gli assessori Dramane Wagué e Cristina Bertinelli, alla presenza del presidente del Consiglio regionale Donatella Porzi.


Lo scorso 12 ottobre alcuni rappresentanti dell’Associazione Margot, impegnata da tempo sulle problematiche relative alla violenza, e dell'Associazione di Promozione Sociale Creattività sono stati presenti in Comune, nel corso della seduta del Consiglio Comunale, allo scopo di sensibilizzare gli organi presenti e tutta la città sulle problematiche relative alla violenza di genere.
Proprio nell’ambito di questo dibattito, Margot ha realizzato delle margherite con l'uncinetto o con i ferri da maglia, che verranno messe in vendita per raccogliere offerte per un fondo di solidarietà riservato alle donne che vogliono ricominciare a vivere dopo aver subito violenza.
Questo pomeriggio le due presidenti delle Associazioni, Vanna Ugolini e Francesca Angelini, hanno donato alcune margherite al Sindaco Romizi, ai membri della Giunta comunale, nonché alla presidente del Consiglio Regionale Donatella Porzi.
Aprendo l’incontro di oggi Francesca Angelini ha sottolineato che dalla violenza, per quanto pesante, si può venire fuori; ne è un esempio Maria, una donna peruviana presente all’iniziativa.
Angelini ha confermato che l’iniziativa nasce per il desiderio di creare una rete per le donne e la città intera; i risultati raggiunti sono già straordinari grazie alla collaborazione di cittadini, associazioni ed Istituzioni.
L’esempio più virtuoso di questo percorso sono le margherite: oggetti che sprigionano amore e rappresentano un simbolo di rinascita.
Anche Vanna Ugolini di Margot ha sottolineato che in questa materia c’è tanta sofferenza, ma anche la consapevolezza che se ne può uscire. Le margherite, in tutto questo, sono oggetti simbolici, visto che alcune opere sono state realizzate anche da uomini. Ed è proprio questo l’obiettivo sociale comune: creare un’alleanza tra uomini e donne.
L’altra finalità, invece, è prettamente materiale: dalla vendita dei beni, veri tesori di speranza, si cercherà di creare un fondo finalizzato a concedere un prestito d’onore da dare alle donne che vogliono ricominciare.
La presidente Donatella Porzi ha sottolineato che questa “geometria” variabile di associazioni riesce a far emergere un fenomeno che ha assunto numeri impressionanti.
“La rete che si è costituita ha permesso a tante persone di reagire ed uscire da situazioni difficili, trovando un punto di ascolto. E’ bello che ogni persona porti un contributo ad una causa comune, così come accolgo con favore il fatto che tutte le Istituzioni (Regione, Provincia, Comune) abbiano voluto prestare ascolto alle associazioni per costruire insieme un percorso condiviso. Tutti insieme, infatti, possiamo fare molto”.
Anche il sindaco ha riconosciuto di essere rimasto colpito dall’alleanza tra le varie associazioni e dalla volontà condivisa di ragionare insieme su un progetto comune: “bisogna essere capaci – ha affermato – di fare rete per dare forza ai contributi di tutti, partendo dalle esperienze di ognuno”.
Secondo Romizi è fondamentale realizzare una raccolta fondi, perché chi subisce violenze spesso sconta anche una dipendenza economica.
Per questo dare aiuto a queste donne significa concedere loro un’altra chance, determinante per uscire dal tunnel e ripartire.
“Dobbiamo riuscire anche tramite iniziative come questa – ha concluso – a dare una certezza a coloro che hanno sofferto così tanto: ossia che c’è un’altra porta aperta per loro”.

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