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Il serafico, luogo della misericordia concreta

(ASI) Assisi. L’anno della Misericordia indetto da Papa Francesco trova nell’Istituto Serafico di Assisi un luogo emblematico: perché qui la misericordia è la vita quotidiana. I ragazzi con disabilità gravi, gli operatori che lavorano al loro fianco, i medici, i volontari e tutto il personale hanno storie che meritano di essere conosciute perché rappresentano tutte e quattordici le opere di misericordia sulle quali il Papa, nella Bolla di indizione di questo Giubileo straordinario, ha scritto: “È mio vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta sulle opere di misericordia corporale e spirituale”.


Per questa ragione il Vescovo di Assisi, mons. Sorrentino, che conosce da vicino la realtà del Serafico ha voluto che diventasse l’Atrio simbolico della Porta Santa. “Qui, sulle orme di un francescano santo, Ludovico da Casoria, si accolgono le esistenze provate ma piene di vita e di gioia: i nostri ragazzi disabili” – ha detto – “l’Istituto di propone di essere per loro una vera famiglia in cui non si offre solo assistenza, ma relazioni di amore”.
Oggi alle 15.30 accompagnato da un gruppo di ragazzi, sulle note dell’Inno della GMG, il Vescovo ha aperto così la Porta della chiesa dell’Istituto Serafico, con le parole “Aprite le porte della Giustizia, entreremo a rendere grazie al Signore. È questa la Porta del Signore, per essa entriamo per ottenere Misericordia e perdono”.
Il Serafico si è preparato lungamente dal giorno in cui il Giubileo è stato annunciando stilando un programma, che offre, a chiunque voglia intraprendere un percorso di misericordia. Rivolgendosi ai pellegrini il Papa ha detto: “La misericordia è una meta da raggiungere e richiede impegno e sacrificio”, il Serafico si offre dunque come una tappa di questo pellegrinaggio, in cui si possono conoscere l’amore, l’accoglienza, la dignità dei più fragili, la pienezza della vita .
La Presidente, Francesca Di Maolo, ha detto: “Quando il Vescovo ha proposto il Serafico come atrio della Misericordia, è stata grande emozione e gioia, e, per tutti noi, è stato evidente che il ruolo del Serafico in questo Giubileo non sarebbe stato solo quello di rappresentare una delle 14 opere di misericordia, quella legata al mondo della malattia e della sofferenza, ma tutte e 14 le opere, cercando di arrivare al cuore dei pellegrini e far riscoprire il segno concreto della Misericordia.”
Alle 16 è previsto l’inizio della processione dalla piazza del Comune di Assisi, che porterà alle 16.30 all’apertura della Porta Santa di San Rufino.

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