f570dd5e 5092 42fa 95de 2c3a56451bdeDomenica 30 Agosto, ore 6.30, Convento di Monteripido, Perugia

(UNWEB) Perugia. Ci sono anni che si direbbero sbocciati sotto una buona stella. Tanto buona, certe volte, da aver dato fulgida vita ad un’intera costellazione di immortali talenti: ne è un eccellente esempio l’Anno del Signore 1770, giusto, dunque, duecentocinquant’anni fa.

Per non farsi mancare nulla, quell’anno quasi palindromo diede i natali a poeti del calibro di Friedrich Hölderlin e William Wordsworth; ai filosofi Pasquale Galluppi e Georg W. Friedrich Hegel; e, tra gli altri, a non pochi musicisti. Che sia stato frutto del caso, ovvero di una felice congiunzione astrale, resta il fatto che negli ultimi giorni del 1770 vide la luce anche il Titano della Musica, Ludwig van Beethoven, unanimemente considerato una delle figure centrali di tutta la Musica colta occidentale; compositore, pianista e direttore d’orchestra che non ha certo bisogno di presentazioni. Nello stesso 1770, ma all’inizio dell’anno, nasceva a Praga Antonìn Reicha, prolifico ed interessante compositore ceco sul quale, invece, conviene spendere qualche parola. Le biografie di Beetehoven e di Reicha, tra l’altro, almeno agli inizi si intrecciano, disegnando un contesto culturale di grande e vivace fertilità.

Reicha, infatti, ancora adolescente si trasferì a Bonn per interessamento dello zio Josef, Konzertmeister al Teatro di Bonn; e qui, come membro dell’Orchestra, conobbe e frequentò musicisti di valore, tra cui Ludwig van Beethoven che nella stessa Orchestra prestava servizio come violista. Le strade dei due, poi, si separarono: Beethoven, come si sa, andando a Vienna, all’epoca capitale musicale d’Europa; Reicha a Parigi dove, stimato didatta, ottenne la Cattedra di Armonia e Contrappunto al Conservatorio della capitale francese e dove, naturalizzato francese nel 1829, ricevette la definita consacrazione con l’elezione all’Institut de France. Se, probabilmente, ai più il nome di Reicha non suona particolarmente familiare, ben noti in ambito didattico sono invece i suoi fondamentali trattati di Composizione e, naturalmente, i suoi tanti allievi: da Liszt, a Berlioz, Vieuxtemps, Franck...

Domenica 30 Agosto, con inizio dalle ore 6.30, dalla scenografica visuale del Convento di Monteripido a Perugia, il Quartetto d’Archi di UmbriaEnsemble (Angelo Cicillini e Cecilia Rossi, Violini; Luca Ranieri, Viola; M. Cecilia Berioli, Violoncello) festeggerà al sorgere del sole il 250° compleanno dei due Maestri nel modo che essi avrebbero senz’altro maggiormente gradito: dando voce alle loro partiture che, anche dopo due secoli e mezzo, hanno ancora tanto da dirci.

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.