copertina libro Le ceramiche di monteluceLa presentazione si terrà all'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci"

(UNWEB)  Perugia. Un approfondito e prezioso studio, a cura di Fedora Boco, che ricostruisce per la prima volta, in maniera dettagliata, la vicenda di una delle maggiori manifatture perugine: "Le maioliche di Monteluce". La prima fabbrica di ceramiche attiva a Perugia, nata nel cuore di uno dei quartieri storici della città negli anni Venti del secolo scorso, raccontata in un volume corredato di un ricco apparato fotografico. Un lavoro certosino che contribuisce dunque a ricostruire, e riscoprire, la storia di una manifattura perugina sconosciuta ai più, che ebbe un avvio veloce e un'attività frenetica (dieci anni, dal 1921 al 1931), richiamando artisti e maestri d'arte, dando vita a una maiolica molto apprezzata a Parigi, Londra, Bostone, New York e Rio de Janiero. Uno studio che restituisce l'intera vicenda con dovizia di particolari, che consente di conoscere non soltanto le attività produttive ed economiche dell'epoca, ma fornisce un prezioso spaccato della storia della vita perugina.
Fedora Boco, insigne studiosa che ha dedicato tutta la sua vita e professionalità alla valorizzazione della storia dell'Accademia Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia e del suo patrimonio, rendendolo noto tramite pubblicazioni, mostre e convegni, anche con questa sua ultima opera dà un contributo non solo allo studio dell'arte tutta, ma anche alla cultura. Un viaggio tra le maioliche del tempo in oltre cento pagine, stampato da Fabrizio Fabbri per conto dell'Accademia "Vannucci" (Abapress, 20 euro), con il patrocinio dell'Università degli Studi di Perugia e la Camera di Commercio.

La presentazione del volume si terrà domani, giovedì 31 marzo, alle ore 16, all'Accademia di Belle Arti di Perugia, Sala dell'Ercole Farnese, alla presenza dell'autrice. Per l'occasione interverranno: Mario Rampini, presidente Aba Perugia, Giovanni Manuali, conservatore dei beni Aba, Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio, Michele Toniaccini, sindaco di Deruta, Franco Cocchi, ceramologo, Maurizio Tittarelli Rubboli, ceramista e conservatore del Museo Rubboli. L'ingresso è consentito con green pass e mascherina.