b73c6f0b beca ee18 0bf7 64c3560d64e9Giovedì 7 Aprile, ore 20  Biblioteca de Catalunya Barcellona (Spagna)

(UNWEB) Ci sono circostanze che appaiono del tutto casuali e senza alcuna reciproca connessione. Uno sguardo prospettico, a distanza di anni, ne rivela invece il disegno sottile che si cela nelle trame della Storia e che, una volta evidenziato, offre una prospettiva nuova alla nostra lettura e interpretazione degli eventi. Quando il tempo corre con tanta (rovinosa) rapidità oggi come corre, mezzo secolo è un tempo sufficiente per vedere con distanza prospettica certe connessioni.

Era il 1973, e due compositori italiani che avevano orientato la propria creatività secondo un indirizzo prioritario – il Cinema, l’uno; l’Opera lirica, l’altro - davano alla luce pagine cameristiche di grande valore e bellezza. I compositori erano Nino Rota, inossidabile partner di Federico Fellini nella maggior parte dei suoi successi cinematografici, e Giancarlo Menotti, compositore, librettista e organizzatore musicale. Ben noto fondatore e direttore artistico per lunghi anni del Festival dei Due Mondi, Giancarlo Menotti è stato un buon operista, avendo composto ben ventotto Opere liriche. Eppure, sono le sue pagine cameristiche che interpretano al meglio la sua poetica musicale: la sua Trio Suite, composta nel 1973 proprio per debuttare a Spoleto, secondo Crutchfield, critico musicale del The New York Times, testimonia una raffinatezza d’ispirazione insieme ad abilità tecnica e cura del dettaglio che le Opere liriche non raggiungono.

In quel 1973, dunque, Nino Rota - geniale compositore che con Menotti condivideva non solo l’anno di nascita, ma anche diversi anni di studio in Italia e negli Stati Uniti – scriveva il suo Trio con Pianoforte. Partitura frizzante ed ironica, lieve e stralunata come il ritratto onirico di personaggi a metà tra realtà e fantasia; figure cui il Cinema di Fellini ha dato vita sempre sulla Musica di Nino Rota. Tra Opera lirica e Cinema, si rivelano le trame di un Novecento musicale estremamente vitale, connesso con la tradizione e proiettato verso il futuro, a dispetto delle crisi annunciate.

Con due Concerti, Domenica 3 a Catania e Giovedì 7 Aprile a Barcellona, in Spagna, UmbriaEnsemble (Ketty Teriaca, Pianoforte, Luca Ranieri, Viola; M. Cecilia Berioli, Violoncello) porta in scena non solo partiture di grande fascino e forza espressiva, ma anche una lettura del Novecento musicale. Ed è nell’orizzonte del sogno del Cinema che il programma di Concerto si conclude, con le Musiche di Ennio Morricone, Maestro insuperato di quell’eleganza di stile tutta italiana che salda nella stessa cifra espressiva l’Opera al Cinema.