Cappella Aganoor1(UNWEB) Perugia. In occasione della festa dell’8 marzo, il progetto Memoria Digitale, che intende mantenere viva la memoria di concittadini sepolti al cimitero civico, si è arricchito con le biografie di quattro donne cui sono state dedicati altrettanti QRCode, posizionati a lato delle sepolture che permettono a tutti di conoscerne la storia.

Si tratta di cittadine, nate o immigrate a Perugia, che hanno sviluppato percorsi virtuosi culturali o sociali.

Maria Alinda Bonacci Brunamonti (Perugia, 1841-1903). Scrisse poesie a tema religioso (Canti, 1856), composizioni di carattere politico (Canti Nazionali, 1860) e idilli ed elegie di ispirazione leopardiana (Versi Campestri, 1876). Dedicò la sua vita alla scrittura fino a quando nel 1897 una grave malattia le impedì di continuare a scrivere.

Elettra Gonnelli (Lodi, 1909 – Perugia, 2009). Ha svolto opera di assistenza e solidarietà nella Croce Rossa Italiana per più di 50 anni, ricevendo numerosi riconoscimenti per il suo operato, tra cui la Medaglia d’oro al merito nel 1977.

Vittoria Aganoor Pompili (Padova, 1855 – Roma, 1910). Poetessa di origini armene si stabilì a Perugia dove intrecciò forti legami con gli intellettuali dell’epoca. Nel 1899 pubblicò la sua prima raccolta di poesie Leggenda eterna e nel 1908 il secondo volume Nuove liriche.

Elisabetta Rampielli (o Bettina Fuso. Bologna, 1898 – Perugia, 1985). Dopo un periodo di studi presso l’Accademia di Belle Arti dove fu allieva di Arturo Checchi, decise di dedicarsi alla pittura in maniera autonoma, concentrandosi su ritratti e paesaggi e ottenendo il plauso degli artisti dell’epoca. Decisivo il suo contributo nella realizzazione del Fuseum.