DSC 9262(ASI) Perugia. Si è tenuto nel pomeriggio di mercoledì 22 Giugno, nella suggestiva cornice dell’Auditorium di San Francesco al Prato, l’evento durante il quale sono stati presentati tutti i beni che l’Amministrazione comunale ha individuato per gli interventi dell’Art Bonus 2016, l’agevolazione fiscale (credito d’imposta) prevista dallo Stato per le erogazioni liberali a sostegno della cultura.


Durante la serata è stata presentata la nuova campagna di comunicazione di Artbonus 2016 progettata grazie alla creatività degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Perugia coordinati dal prof. Marco Tortoioli, che ha preso spunto dalla T-Shirt progettata dagli studenti stessi sia nei colori che nel layout grafico e poi successivamente declinata con la collaborazione dell’ufficio Comunicazione dei Comune.
La parte relativa ai beni e agli interventi oggetto di Artbonus 2016 è stata illustrata dal Dott. Paolo Martani e dall’Arch. Maria Cristina Timpani, i quali hanno fatto anche un resoconto di quanto fatto con Artbonus 2015.
E’ stato proiettato anche il video del regista Maurizio Salomoni in pubblicazione sui canali social del Comune Youtube, Facebook e sul sito del Comune dedicato all’Artbonus: artbonus.comune.perugia.it
A rendere ancora più ricco l’appuntamento la presenza della cantautrice americana Ariel O’Ryan, musicista folk pop e danzatrice, “dalla voce angelica” come è stata più volte definita dalla critica. A Perugia per alcune collaborazioni con la società Eve costruttori di Eventi, l’artista ha voluto omaggiare la città con alcuni suoi pezzi cantati in italiano, insieme ad una cover dei Beatles.

I BENI ART BONUS 2016 - Sono in tutto 12 i monumenti cittadini per i quali si conta di ottenere fondi da destinare ad interventi di restauro e recupero:
- Porta Conca (importo complessivo dell’intervento di restauro 300.000,00 euro + 18.500,00 per l’intervento di apertura della porta del bastione)
- Arco della Mandorla (importo complessivo dell’intervento di restauro 206.000,00 euro)
- Fonte Lomellina (25.000,00 euro)
- Pozzo del Castellano (16.000,00 euro)
- Edicola di Piazza Monteluce (6.000,00 euro)
- Monumento ai caduti di Ponte San Giovanni (11.500,00 euro)
- Porta San Girolamo (40.000,00 euro)
- Chiesa di Sant’Angelo in Ponte Felcino (20.400,00 euro)
- Acquedotto di Via Appia (500.000,00 euro)
- Fontana del Piscinello (18.400,00 euro)
- Monumento al Perugino (68.000,00 euro)
- Porta di san Pietro o di Duccio (600.000,00 euro)
Si tratta di beni di proprietà comunale che la Giunta ha individuato non solo in base all’importanza e alle esigenze di riqualificazione del bene stesso, nonché alla fattibilità dell’intervento, ma anche tenendo conto delle segnalazioni degli stessi cittadini, desiderosi di veder recuperati monumenti significativi per la città. Un primo elenco dei suddetti beni era stato, infatti, deliberato dalla stessa Giunta lo scorso 6 aprile, considerandolo però “aperto”, ovvero suscettibile di ulteriori integrazioni che non si sono fatte attendere e che sono state poi inserite nella successiva delibera di Giunta dello scorso 15 giugno.
Per conoscere più da vicino i beni di Art Bonus 2016 il Comune di Perugia, in collaborazione con la Rete Promozione Salute della USL Umbria 1 ha anche organizzato, per Martedì 28, a partire dalle ore 20,30, un Piedibus del Benessere Edizione Speciale “Camminiamo insieme alla scoperta dei beni Art bonus 2016”. L’appuntamento è dalla Piazza di Monteluce per una passeggiata culturale e divertente nel centro storico della città che toccherà tutti i 12 monumenti individuati.

GLI INTERVENTI – Come si ricorderà, l’Art Bonus riconosce ai cittadini che intendano partecipare alla tutela e al recupero del patrimonio culturale, artistico e turistico della città, un credito d’imposta pari al 65% di quanto donato nell’anno di riferimento (la legge di stabilità 2016 ha innalzato l’agevolazione al 65% in via definitiva) per interventi di manutenzione, consolidamento e restauro di beni culturali pubblici (art. 1 del D.L. n.83/2014 convertito in legge n. 106/2014).
Questi gli interventi previsti per il recupero dei singoli beni sopra indicati:
Porta della Conca: denominata anche Porta della Palombetta o dell’Elce di Sotto, la Porta della Conca risulta costruita tra il 1327 e il 1342, anche se poi è stata più volte rimaneggiata nei secoli successivi. L’intervento previsto sarà di restauro e di pulitura del paramento murario per eliminare gli effetti del degrado. Si prevede anche di aprire un’apertura laterale sul bastione destro che consenta un attraversamento pedonale in sicurezza. La porta, infatti, è fiancheggiata da due torri quadrate con feritoie e piccole porte d’ingresso di epoca medievale.
Arco della Mandorla o Porta Eburnea: è una delle antiche porte della cinta muraria etrusca di Perugia, anche se oggi la vediamo come è stata modificata in epoca medievale. Anche in questo caso, l’intervento consisterà nel restauro e nella pulitura del paramento murario.
Fonte Lomellina: addossata al muraglione della Rocca Paolina, lungo Via Marzia, la fonte deve il suo nome al legato pontificio Lorenzo Lomellini che la fece costruire, contemporaneamente all’omonima Via. Restauro e ripulitura della fonte saranno i primi interventi, seguiti anche dall’ampliamento del sagrato esterno, davanti alla Fonte, per consentire una migliore visibilità della stessa.
Edicola di Monteluce: l’Edicola, situata in Via Eugubina, risale agli anni venti del 1800 e necessita di un intervento di ripulitura dagli effetti dello smog e del tempo.
Monumento ai Caduti di Ponte San Giovanni: il monumento, realizzato nel 1921 a perenne memoria dei caduti di Ponte San Giovanni e Pieve di Campo nel corso dei conflitti mondiali, è situato in una area verde, che, nel corso del tempo, ha subito molte modifiche. Grazie ad Art Bonus si prevede di restaurare e ripulire il monumento dagli effetti del degrado da smog.
Porta San Girolamo: chiamata così perché annessa all’omo­nimo convento dei padri amadeiti che vi assistevano gli appestati, la porta era chiamata anche porta Romana, in quanto fino al­l’Ottocento, si trattava della strada prin­cipale per raggiungere la Flaminia e Roma. L’intervento consisterà in un restauro minimale di pulitura e revisione cromatica del monumento.
Chiesa di Sant’Angelo in Ponte Felcino: costruita originariamente in aperta campagna, la chiesetta è ora inglobata nella zona industriale. Nei suoi pressi venivano sepolte le vittime delle pestilenze. L’intervento previsto è meramente conservativo, con la realizzazione di un’adeguata impermeabilizzazione della copertura e il ripristino di parti fatiscenti e tinteggio delle pareti.
Acquedotto di Via Appia: lungo cinque chilometri, venne edificato nel XIII secolo per condurre in città l’acqua da monte Pacciano e giungeva fino alla Fontana Maggiore.
A causa di continui problemi manutentivi, nel XIX secolo fu sostituito da un nuovo acquedotto, mentre l’ultimo tratto del vecchio, dalla via Appia (con imbocco da via Baldeschi) alla via Fabretti, fu trasformato in caratteristico percorso pedonale pensile sui grandi arconi medioevali. La situazione di degrado dell’acquedotto richiede un intervento di consolidamento e di restauro delle strutture delle arcate, con il ripristino della continuità sia strutturale che estetica dei paramenti murari esterni e dell’intradosso degli arconi, nonchè il rifacimento della pavimentazione e della rete di smaltimento delle acque piovane.
Fontana del Piscinello: situata nell’omonima via, è di poco posteriore alla Fontana Maggiore. Modesta rispetto ad altre fontane cittadine, è priva di decorazioni, con due semplici vasche di diversa grandezza. Sopra la fontana campeggia un’iscrizione seicentesca che invita al rispetto della pubblica utilità della fontana, proibendo di lavarci i panni.
Monumento al Perugino: situato nei centralissimi Giardini Carducci, il monumento al pittore Pietro Vannucci detto il Perugino fu inaugurato il 23 settembre 1923, ma la città decise la sua esecuzione quasi un secolo prima, nel 1868. L’intervento di recupero consisterà nella pulizia del monumento e nella successiva pavimentazione dell’aiuola esistente intorno al monumento.
Porta di San Pietro o di Duccio: Porta San Pietro è detta anche Porta Romana, poiché rivolta in direzione di Roma, vi passava la via Regale e/o Papale, percorsa dai pellegrini.
Si apre nella cinta medievale e presenta da due facciate: una interna e una esterna. La più antica, di origine trecentesca e rivolta verso l’interno, ha due porte, dalle quali deriva l’antica denominazione “Porta alle Due Porte”. La facciata esterna, di Agostino di Duccio e del perugino Polidoro di Stefano è un’opera rinascimentale concepita come arco di trionfo, rinforzata dalle due torri laterali aggettanti. L’intervento di restauro prevede, oltre alla ripulitura, il consolidamento di piccole fessure e la protezione della pietra. Oltre al lavoro di recupero della Porta si interverrà anche sulla riqualificazione del sito con la collocazione di punti luce che diano più rilievo al monumento stesso, una nuova pavimentazione in arenaria e travertino e la sostituzione dei dissuasori in travertino o ferro, perimetralmente all’asse stradale.

ART BONUS 2015 - Già per il 2015 l’Amministrazione aveva fatto ricorso al mecenatismo dei cittadini, favorito dall’Art Bonus, con un successo che ha portato al recupero e restauro di quattro monumenti. La prima ad essere completamente restaurata è stata la Vera del Pozzo Etrusco, inaugurata lo scorso 21 gennaio, dopo l’intervento che ha visto l’apposizione di una nuova pavimentazione in travertino anticato nella zona di rispetto e il posizionamento di un nuovo arredo urbano e di elementi informativi (due panchine monolitiche in massello di travertino con integrata illuminazione a livello della pavimentazione e due totem con pannelli che illustrano la sezione del Pozzo etrusco ed il suo collegamento con il Palazzo), nonché di una serie di dissuasori a paletto atti a non permettere l’accesso alla zona circostante la vera a moto e auto.
Oltre alla Vera, sono stati finanziati il restauro della Fontana di Via Maestà delle Volte, per un importo di 25.000 euro e delle statue e dell’arco del Frontone – Teatro dell’Arcadia, con i fondi raccolti grazie a Camilla Cucinelli e Riccardo Stefanelli, in occasione del loro matrimonio per un importo di 50mila euro.
In questo caso, i lavori di restauro sono partiti lo scorso aprile per la Fontana di Via Maestà delle Volte e sono in fase di ultimazione. L’inaugurazione del bene recuperato è, infatti, già prevista per il prossimo 28 giugno, alla presenza, insieme al Sindaco Romizi, di Camilla Cucinelli e Riccardo Stefanelli.
Gli interventi, in questo caso, hanno riguardato la rimozione dei depositi superficiali e la disinfezione, per poi proseguire con i lavori sul paramento in travertino e il restauro del paramento in mattoni, la sostituzione dei laterizi mancanti o rotti e il miglioramento dell’illuminazione della piazzetta antistante.
Per il Frontone, invece, l’inizio dei lavori è previsto per il prossimo settembre, con termine presumibilmente entro novembre.
Anche il restauro (con rimozione dell’annerimento da polvere e smog) del Pozzo di San Francesco (15mila euro) è stato interamente finanziato grazie alla generosità di un unico soggetto privato, mentre resta ancora da completare il finanziamento della Fonte dei Tintori, per la quale è stato stimato un intervento del valore complessivo di 150.000,00 euro e sono stati erogati fondi per 27.510,00 euro. Per la Fonte l’intervento prevede la pulizia dalla vegetazione incolta che ormai nasconde il monumento alla vista, la ripulitura delle parti in pietra e laterizio dallo smog e dalle macchie causate da muschi, alghe e licheni. Quindi, la stuccatura e la risistemazioni delle porzioni di pietra mancanti.
Complessivamente, dunque, ad oggi sono stati donati grazie ad Art Bonus 160.510,00 euro da 334 mecenati.

CHE COS’E’ E COME FUNZIONA ART BONUS - Art Bonus è la norma destinata a promuovere la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo attraverso la partecipazione attiva di tutti i cittadini e delle imprese (Art. 1 del D.L. n.83/2014 convertito in legge n. 106/2014).
Si tratta, quindi, di una grande opportunità per le imprese, sia dal punto di vista fiscale che da quello dell'immagine e del marketing; ma è anche un'occasione, per ogni perugino, di contribuire al recupero di uno dei monumenti che l'Amministrazione Comunale ha scelto per riportare all'originario splendore parti significative della città.
Il credito d'imposta spetta nella misura del 65% delle erogazioni liberali effettuate.
La legge di stabilità 2016 ha stabilizzato e reso permanente l’Art bonus, agevolazione fiscale al 65% per le erogazioni liberali a sostegno della cultura.
In relazione alla qualifica del soggetto che effettua le erogazioni liberali sono previsti limiti massimi differenziati di spettanza del credito d'imposta.
In particolare:
per le persone fisiche ed enti che non svolgono attività commerciale (dipendenti, pensionati, professionisti), il credito d'imposta è riconosciuto nel limite del 15% del reddito imponibile;
per i soggetti titolari di reddito d'impresa (società e ditte individuali) ed enti non commerciali che esercitano anche attività commerciale il credito d'imposta è invece riconosciuto nel limite del 5 per mille dei ricavi annui.

Il versamento può essere effettuato:
a. con destinazione generica.
b. con destinazione specifica, in tal caso l'importo ricevuto verrà utilizzato per l'intervento indicato.
Per godere del beneficio fiscale il versamento deve essere obbligatoriamente effettuato tramite bonifico bancario intestato a:
COMUNE DI PERUGIA
Corso Vannucci N. 19 – PERUGIA
P.Iva 00218180545 - C.F. 00163570542
COORDINATE BANCARIE:
Tesoriere Comune di Perugia
UNICREDIT Spa Corso Vannucci 39
IBAN: IT07D0200803027000029502587
Nella causale del versamento scrivere obbligatoriamente:
ART BONUS art. 1 L.106/14 cod. ...... (indicare il codice del progetto prescelto) ed il codice Fiscale del donatore.
cod.01: Fonte dei Tintori
cod.02: Pozzo di San Francesco (già finanziata)
cod.03: Statue ed Arco del Frontone - Teatro dell'Arcadia (già finanziata)
cod.04: Vera del Pozzo Etrusco (già finanziata)
cod.05: Fontana di via Maestà delle Volte (già finanziata)
cod.08: Porta della Conca
cod.09: Porta della Palombetta
cod.10: Arco della Mandorla
cod.11: Fonte Lomellina
cod.12: Pozzo di via del Castellano
cod.13: Edicola di Piazza Monteluce
cod.14: Monumento ai Caduti di Ponte San Giovanni
cod.15: Acquedotto di via Appia
cod.16: Porta di San Girolamo
cod.17: Chiesa di Sant'Angelo in Ponte Felcino
cod.18: Fontana del Piscinello
cod.19: Monumento al Perugino
cod.20: Porta di San Pietro o di Duccio

Ulteriori informazioni sul sito del Comune di Perugia all’indirizzo: artbonus.comune.perugia.it.

Il sindaco Romizi, durante l’incontro di oggi, ha voluto innanzitutto ringraziare gli uffici per il lavoro svolto, ma soprattutto gli oltre 300 cittadini che hanno voluto accogliere la scommessa art bonus nel 2015. Perugia – ha chiarito Romizi – è una delle prime città italiane che ha avuto la prontezza l’anno scorso di utilizzare questa opportunità concessa dal Ministero. Quest’anno la scommessa è stata rilanciata ed anzi potenziata.
Mentre nel 2015, infatti, l’Amministrazione fu costretta, stante la ristrettezza dei tempi, a scegliere “in casa” i beni da finanziare e ad individuare interventi economicamente “limitati”, quest’anno invece non si è “regolata”, mettendo nel programma quelle che ha definito delle “belle bestie”, scelte grazie al contributo diretto dei cittadini.
“Inoltre abbiamo deciso di uscire dal solo centro storico per arrivare anche nelle aree periferiche in considerazione del fatto che art bonus ha come finalità ulteriore quella di prenderci cura dei beni comuni”.
Con orgoglio, dunque, il sindaco ha riconosciuto che Perugia è, sul tema, punto di riferimento assoluto a livello sia regionale che nazionale.
La filosofia di fondo del progetto è sì di restaurare dei beni, ma anche di recuperare e valorizzare le aree circostanti a tutto tondo, soprattutto nei pressi delle vie di accesso alla città. Per questo continuerà l’impegno dell’Amministrazione di riuscire a finanziare integralmente la Fonte dei Tintori (art bonus 2015).
Il tema 2015 – ha esposto il sindaco – era l’acqua; nel 2016 sono le Porte. L’obiettivo, in sostanza, è di iniziare un lavoro sistematico di recupero delle mura cittadine, patrimonio identitario dei perugini.
Perché spendersi nel mecenatismo, ha domandato Romizi. Per avere città più belle e per attrarre dalla fiscalità generale importanti risorse.
Ma c’è un motivo in più.
Il Ministero sta prevedendo delle risorse per co-finanziare gli interventi più rilevanti di art bonus; dunque tramite gli sforzi dei cittadini si potrà avviare un percorso virtuoso che consentirà di attrarre imperdibili risorse ministeriali.
“Sono ottimista perché questo contagio e questo protagonismo virtuosi si sono attivati da tempo. Si tratta di un sentimento che esiste e che è compito di un’Amministrazione comunale contribuire ad incentivare”.
Il sindaco ha specificato che art bonus e Perugia 1416 sono due modi diversi per riaccendere il sentimento di appartenenza alla città ed ai rioni; ciò è confermato dal fatto che nel periodo antecedente la rievocazione storica, i cittadini si sono impegnati fortemente per cercare di ripulire i propri quartieri in una sorta di gara nella gara.
“Mi auguro, quindi, che questa sana competizione possa emergere anche ora. E’ una “chiamata alle arti”, come dice la campagna art bonus, rivolta a tutti i cittadini, un progetto in cui crediamo veramente, perché le nostre mura ci hanno protetto in passato ed ora abbiamo il dovere di rispondere, riportandole all’antico splendore.”

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