maltempo(UNWEB) Dopo un periodo segnato da elevate temperature e scarse precipitazioni, le forti piogge e le grandinate “a macchia di leopardo” che hanno colpito nelle ultime ore con varia intensità diverse zone dell’Umbria, hanno causato allarme, disagi e qualche danno anche al settore agricolo.

È quanto riferisce Coldiretti Umbria in seguito ad alcune segnalazioni da parte degli agricoltori, nel ricordare come le precipitazioni si abbattono su un territorio già fragile con la presenza in Umbria del 100% dei Comuni a rischio idrogeologico.

Le violente piogge di ieri - spiega Michele Filipponi, dell’azienda Scorsolini Maria Rita e Filipponi Giuseppe nel Comune di Ferentillo, frazione Macenano - hanno causato allagamenti nei campi e intorno all’azienda. Danneggiate pesantemente le strade limitrofe, con problemi pure per raggiungere i nostri animali che si trovano in montagna: la grandine poi ha colpito duramente olivi, viti e colture foraggere.

È proprio la grandine ad essere particolarmente temuta in questo periodo - sottolinea Coldiretti - soprattutto per ortaggi in campo e frutta, ma anche per vigneti e oliveti, con i chicchi che provocano danni irreparabili alle coltivazioni mandando in fumo un intero anno di lavoro. Per questo - aggiunge Coldiretti - proseguirà nelle prossime ore il monitoraggio della situazione in tutto il territorio regionale dove è scattato l’allarme.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici con l’eccezionalità degli eventi atmosferici divenuta ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che - precisa Coldiretti - si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

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