Rizzo Alibrandi Pugliese Toppetti(ASI) Un 2014 in controtendenza quello del gruppo di Ponte Felcino (Perugia), con il fatturato a 2,6 miliardi di euro, un patrimonio consolidato di 517 milioni e un utile netto di 66 milioni. Nei piani investimenti e attività per essere sempre più un volano a sostegno delle economie delle regioni in cui opera.

Caserta, 11 giugno 2015 – Giro d’affari a 2,567 miliardi di euro (in crescita del 2,8 per cento rispetto al 2013), patrimonio netto consolidato a 517 milioni di euro, utile netto a 66 milioni di euro. Questi i principali dati economici di PAC 2000A Conad presentati oggi nel corso dell’annuale assemblea dei soci tenuta a Caserta.

Il 2014 ha registrato l’ennesima flessione dei consumi (-1 per cento) e, per il secondo anno consecutivo, il risultato negativo della grande distribuzione. Nonostante ciò il gruppo si conferma una realtà in costante evoluzione, capace di resistere alla crisi, sviluppare nuovi progetti e promuovere innovazione nel rapporto quotidiano con i clienti.

I punti di vendita presenti nelle regioni in cui opera con i propri soci imprenditori – Umbria, Lazio, Campania e Calabria – sono 1.123 su una superficie di 635 mila mq: 6 Conad Ipermercato, 59 Conad Superstore, 395 Conad, 307 Conad City, 171 Margherita Conad e 185 discount Todis in cui lavorano, complessivamente, 14.388 addetti, in crescita del 5,7 per cento rispetto al 2013. Un incremento significativo nell’anno che ha registrato un tasso di disoccupazione del 12,7 per cento, il più alto dal 1977 (fonte: Istat).

La quota di mercato è cresciuta al 22,6 per cento (fonte: Guida Nielsen Largo Consumo II semestre 2014). PAC 2000A è leader in Umbria, con una quota del 29,7 per cento, nel Lazio (con Conad del Tirreno, 23,3 per cento) e in Calabria (19,4 per cento). In Campania detiene una quota del 18,2 per cento ed è la seconda insegna della regione.

Dietro questi dati ci sono un modello imprenditoriale che si è rivelato vincente in questa fase congiunturale e un sistema di valori radicati e distintivi nel panorama della grande distribuzione nazionale. Tanto che nella classifica 2014 di Mediobanca delle principali società italiane (riferita ai bilanci 2013) il gruppo ha scalato nove posizioni passando al 65esimo posto e occupando il sesto posto in quella dei retailer.

Un modello imprenditoriale che promuove lo sviluppo di un’imprenditorialità diffusa, fatta di 910 soci che hanno scelto di associarsi a PAC 2000A e che conoscono dall’interno le comunità in cui operano, al punto di coglierne per primi esigenze e particolarità.

“Il risultato che abbiamo ottenuto, pur in uno scenario di perdurante recessione, è frutto dell’impegno di soci e collaboratori, nonché della capacità del gruppo di fare sistema”, sottolinea il direttore generale di PAC 2000A Conad Danilo Toppetti. “Non dobbiamo tuttavia fermarci, ma guardare oltre e crescere, promuovere nuovo sviluppo, perché i clienti cambieranno di nuovo pelle e il quadro di riferimento si modificherà. Il contributo che diamo al sostegno delle economie regionali è significativo, in termini di nuova occupazione, di investimenti economici e di attenzione al sociale. Il concetto di localismo che abbiamo sviluppato fa sì che gli investimenti in ognuna delle regioni in cui operiamo restino in loco, affinché il surplus sia reinvestito innescando un circolo virtuoso anche nell’indotto”.

I principali indicatori economici del Paese fanno ritenere che la recessione sia alle spalle, ma il periodo di transizione per ritornare a livello ante crisi sarà lungo. Il gruppo si è perciò dato un piano triennale di sviluppo che, al termine, prevede siano superati i 3 miliardi di euro di fatturato riqualificando la rete di vendita, cogliendo le nuove opportunità che il mercato offre, orientando i punti di vendita verso le preferenze dei clienti (prodotti salutistici, pet food, ampliamento del format parafarmacia, distributori di carburanti...), migliorando l’offerta e incrementando la produttività.

“Siamo stati efficaci e efficienti in una fase critica per un numero crescente di famiglie, che ci hanno ripagato con la loro fiducia”, fa notare il presidente di PAC 2000A Conad e di Conad Claudio Alibrandi. “La nostra leadership è una conquista collettiva che ha alla base soci imprenditori e collaboratori motivati, frutto di un impegno quotidiano e della capacità di trasferire in ogni punto vendita lo spirito di coloro che sanno bene come l’interesse collettivo dia ancora più valore all’impresa locale e al nostro modello cooperativo”.

Sul fronte della convenienza e del risparmio per i clienti, PAC 2000A lo scorso anno ha attivato una serie di iniziative e dato corso alle attività promozionali nazionali che hanno generato 647 milioni di euro di risparmio per i clienti nel solo largo consumo confezionato. Clienti che hanno usufruito anche di altra convenienza: quella dei 6 distributori di carburanti in funzione a Trentola Ducenta (Caserta), Pagani (Salerno), Castel del Piano (Perugia), Lauria (Potenza), Giugliano in Campania (Napoli), Gualdo Tadino (Perugia) – a cui si è aggiunto nei primi mesi del 2015 quello di Corciano (Perugia) –, che hanno fatto risparmiare agli automobilisti 8,2 milioni di euro, e delle 15 parafarmacie. Entrambi i servizi hanno svolto anche un’importante funzione calmieratrice sui prezzi della concorrenza.

Un ruolo di primo piano continua ad averlo la marca Conad, a cui è affidato il compito di rafforzare la fedeltà all’insegna, contribuire alla determinazione del margine di categoria e soddisfare le esigenze dei clienti, che apprezzano la qualità da leader coniugata ad una convenienza del 25-30 per cento. Le linee di prodotti Conad primeggiano nel 45 per cento delle categorie in cui competono, percentuale che sale al 73 per cento se si considerano anche le seconde posizioni.

Le vendite dei 2.340 prodotti a marca Conad hanno inciso per il 22 per cento del fatturato complessivo del gruppo, sviluppando un giro d’affari di 304,8 milioni di euro, oltre il 7 per cento in più rispetto al 2013.

Molti dei prodotti venduti nei punti di vendita di PAC 2000A sono locali e il radicamento in ognuna delle quattro regioni in cui opera è talmente forte da renderlo un vero e proprio fattore di distintività. Sono 2.256 i fornitori locali dai quali il gruppo acquista prodotti per un fatturato complessivo di 791,5 milioni di euro (+3,6 per cento rispetto al 2013), confermandosi un interlocutore importante per tanti piccoli e medi produttori che altrimenti non avrebbero alcuna possibilità di accedere al mercato della grande distribuzione, anche nazionale.

Si mantiene infine alto l’impegno sociale e per il territorio, su fronti che spaziano dalla ridistribuzione delle eccedenze alimentari alla scuola, dalla cultura allo sport – con una forte attenzione ai settori giovanili e alle discipline sportive cosiddette minori ­–, dalla ricerca medica alle attività sociali sul territorio.

Nel corso del 2014 l’investimento complessivo ha superato 1,7 milioni di euro.